ALBERELLO (2) s.m.

0.1 alberelli, alberello.

0.2 Da albero 2. || Cfr. LEI s.v. albaris, col. 1471; tuttavia l'etimo proposto non pare convincente. Si cfr. la precisazione «albarellum de terra» nel passo del 1196 cit. al punto seguente (inutile, se il vaso fosse per definizione di terracotta). Si può pensare a un vaso originalmente fatto di legno lavorato al tornio: cfr. la nota di Enrico Bianchi in «Lingua Nostra», I, 1939, p. 77, con cui concorda Prati, VEI, s.v. (che riprende la nota dello stesso in «Archivio Glottologico Italiano» XXXIV, pp. 36-37, ed è criticato in LEI cit., col. 1473). Si suppone così che albarello sia di formazione analoga a bossolo, da bosso con un suffisso diminutivale.

0.3 Boccaccio, Corbaccio, 1354-55: 1. || In un doc. pisano del 1196 è menzionato un «parvum albarellum de terra cum globo»: l'ultima parola indicherà probabilmente un coperchio in forma di palla (cfr. Larson in «Studi Linguistici Italiani», XXIV, 1998, p. 114). Sella Em. s.v. registra due ess. di albarelli 'vasi di farmacia' in testi latini trecenteschi di Modena (1305) e Ravenna (1357).

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Corbaccio, 1354-55.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Vaso da contenervi medicinali o colori.

0.8 Pär Larson 05.11.1998.

1 Vaso da contenervi medicinali o colori.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 94.20: a distillare, a fare unzioni, a trovar sugne di diversi animali e erbe e simili cose s'intendea; e senza che la casa mia era piena di fornelli e di lembicchi e di pentolini e d'ampolle e d'alberelli e di bossoli, io non avea in Firenze speziale alcuno vicino né in contado alcuno ortolano che infaccendato non fosse...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII. 3, pag. 456.8: lasciamo stare d'aver le lor celle piene d'alberelli di lattovari e d'unguenti colmi, di scatole di varii confetti piene, d'ampolle e di guastadette con acque lavorate e con oli, di bottacci di malvagia e di greco e d'altri vini preziosissimi traboccanti...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 161, pag. 395.7: una bertuccia, ovvero più tosto un grande bertuccione, il quale era del detto vescovo, avendo veduto gli atti e' modi del dipintore quando era sul ponte, e avendo veduto mescolare i colori e trassinare gli alberelli e votarvi l'uova dentro, e recarsi i pennelli in mano e fregarli su per lo muro, ogni cosa avendo compreso, per far male, come tutte fanno...

[4] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Gv 19, vol. 9, pag. 580.10:E Nicodemo venne insieme con Iosef, il quale Nicodemo in prima era andato a Iesù di notte, e portò seco uno alberello con aloe e con mirra, quasi libbre cento. || Cfr. Io 19, 39: «Venit autem et Nicodemus [[...]] ferens mixturam murrae et aloes quasi libras centum».

[u.r. 13.12.2017]