ALBERGATORE s.m.

0.1 abergadore, abergator, abergatore, abergatori, aberghatore, alberchatore, albergadore, albergaô, albergaor, albergato', albergatore, albergatori, alberghatore, alberghatori, allibergature, arberghadore.

0.2 Da albergare.

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1279-80; Doc. sen., 1277-82; Doc. pis., 1298; Doc. pist., 1300-1.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, (1353).

0.7 1 Chi possiede o gestisce un albergo, chi dà ospitalità a pagamento. 1.1 Chi dà ospitalità. 2 Chi riceve ospitalità o dimora in un luogo. 3 Fig.

0.8 Chiara Coluccia 02.11.1999.

1 Chi possiede o gestisce un albergo, chi dà ospitalità a pagamento.

[1] Doc. fior., 1279-80, pag. 500.30: E de avere lb. V di ravg. questo die: paghò Bono arberghadore da Tolentino per una condanascone fantta contro di lui di lb. cinquantta, la quale fece messer Allesandro da Bevagna...

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 368.12: Ancho XII den. nel dì ad Arigetto albergato' per chasaticho di panni che ne chomprò da noi.

[3] Doc. pis., 1298 (2), pag. 199.14: Mainetto di Berto Barone da Pogibonisi mi de' dare salda ragione da mei a ·llui, per sei e per lo padre l. IIII, e diemine pagatore allora Simoncino albergatore e Bartalo (?) da Montargione chatuno in solido, e fue di dicembre MCCLXXXIII...

[4] Doc. pist., 1300-1, pag. 196.22: MCCCj. Diedi a mess(er) To(n)magio veschovo di Pistoia, p(er) lui a Nicchola Raggieri d'Alangna (e) a Giugliocto d'Alangna corieri di mess(er) lo Papa, (e) p(er) loro a Drudecto alberghatore, dì xxiij di ge(n)naio, lb. vj s. iiij.

[5] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 317.27: Ma qualunque generazione tu porte in dito o al collo, sicuramente potrai andare a qualunque terra tu vorrai, e ne le regioni inferme non ti noceranno, e sarai innorato da li albergatori, e farannoti dare qualunque cose giuste che tu adomanderai.

[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 34, vol. 2, pag. 247.34: Anco, statuto et ordinato è, che neuno albergatore o vero albergatrice o vero alcuna altra persona, debia ricettare o vero a[l]bergare alcuno coniellatore...

[7] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.162, pag. 311: Lo mondo è re' albergaô, / chi, a tuto omi lecaor, / dà primer un bel disnar, / poi li despoja per scovar.

[8] Stat. pis., 1321, cap. 33, pag. 220.6: et li quali di buona oppinione siano avuti in della cità di Pisa, et ai mercatanti. Et nullo per sensale aroe lo quale sia albergatore d'alcuno, u factore. Et cotale albergatore u negotiatore d'alcuno, per sensale u in sensale non chiamerò, nè chiamare permecterò, in alcuno modo.

[9] Stat. fior., c. 1324, cap. 1, pag. 11.16: tutte l'altre infrascritte Arti de la città di Firenze, le quali sono queste: cioè l'Arte de' Vinattieri, l'Arte degli Albergatori Maggiori, l'Arte di coloro che vendono sale e olio e cascio, l'Arte de' Galigai grossi, l'Arte de' Corazzai e Spadai, l'Arte de' Chiavajuoli e Ferrajuoli nuovi e vecchi...

[10] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 14, par. 2, vol. 1, pag. 62.21: E ancoché la podestade e 'l capetanio e ciascuno de loro l'ultemo dì del suo regemento ponano en sequestro apo l'abergadore êllo cuie albergo deggono stare al tenpo del scendecato overo apo altro albergadore, cho' a luie piacerà, idonio enpertanto, tucte ei suoie cavalgle asegnate e stimate êllo livro del comuno de Peroscia e fare e curare sì e 'n tal modo che quillo cotale albergadore overo ospitatore el dicto dì overo ennante venga denante dai signore priore de l'arte...

[11] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 78.7, pag. 99: E la sera giunse in una albergheria, / ed immantenente che s'è dismontato / dice la don[n]a de l'albergatore: / - Mes[s]er, voi m'asomigliate a B[iancifiore].

[12] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 181.1: Che neuno albergatore faccia compagnia con alcuno sensaio o riceva da lui cavelle.

[13] Doc. orviet., 1339-68, (1353), pag. 133.13: El cieriiu del'abergatori cinqua(n)ta e sette lb. LVII.

[14] Stat. fior., 1357, Rubricario, pag. 336.36: Rubrica. XXX. Di non dare all'albergatore nella casa del quale panni si vendessono se non danari XII.

[15] Doc. pis., 1368, pag. 356.1: Questo diricto solea tenere dall'opra e dagl'altri consorti Gherardo Ghini e Nicoluccio alberghatori e rendeanone l'anno lire.

[16] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 129, pag. 303.11: E poi l'altro dì tolse due denari, e diegli all'albergatore e disse: Abbi cura di costui...

1.1 Chi dà ospitalità.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 10, pag. 600: Quili qe è là dentro molt à malvas segnor: / là no se trovarà nul bon albergaor, / leto ni banca qe sïa da onor, / vairi ni armelin, coltra né cuvertor...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 24.134, pag. 594: Tu perdonasti a ssan Matteo, / quello ke stava a tteloneo, / e tTu vocasti san Çacheo / ke fosse Tuo albe[r]gatore. / Tu perdonasti a ssanto Pietro, / quello ked era cusì To amico, / ma a la croce non fo cun Teco, / nanti fo Tuo renegatore.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 3, par. 4, pag. 49.10: Abraam fue albergatore di pellegrini, e Iddio era con lui.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 205.13: L'amore di questo pensiere, lasciata la patria e' popoli Curii, fece ch'egli passò nella città dell'albergatore d'Ercole.

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 79.17: Albergatore e ricevitore di tutti dee essere volentieri.

[6] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Rom. 16, vol. 10, pag. 81.12: 22. Salutovi io Terzo, in Dio, il quale scrissi a voi questa epistola. 23. Salutavi Caio, mio albergatore, e tutta la Chiesa; salutavi Erasto camarlingo della città, e Quarto fratello. || Cfr. Rm 16, 23: «salutat vos Gaius hospes meus».

2 Chi riceve ospitalità o dimora in un luogo.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 28, pag. 102: La nassïon de l'omo sí è de tal color / K'el fi inzenerao il brut interïor / De sangu' ked è mesgiao de puza e de sozor: / In bruta albergaria perman albergator.

[2] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. II., pag. 433.8: Cotale el figliuolo di Priamo albergatore dava le vele a le Annivole armevoli e andavane co la rapita moglie, e cotale era quelli chente Ypodiana ne menava in sul vincitore carro co le pellegrine ruote. || Traduce il lat. hospes.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 216, pag. 560.25: Entrato in casa un povero albergatore per cenare e per posarsi quella sera, gli vide molte reti, con che elli pescava, e da altra parte vide molte fanciulle femine; onde domandò l'oste di suo stato, e come era abiente, e se quelle erano sue figliuole.

[4] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 54, vol. 6, pag. 588.17: Ecco che verrà l'albergatore forestiere, ovvero l'abitatore, il quale non era meco; e lo forestiere, che fu di quinci adietro tuo, sarà giunto a te. || Cfr. Is 54, 15: «ecce accola veniet qui non erat mecum».

3 Fig.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 130, pag. 518.7: tu gli levasti la luce dello 'ntelletto, e la ragione, per la quale conoscere doveva me, femina vile, non essere da essere amata da lui; tu di migliaia di sospiri l'hai fatto albergatore: tu degli occhi suoi hai fatto fontane di dolenti lagrime...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 41.4, pag. 340: ell'è bene essa che n'ha tolto il core / e a lei volto ogni nostro pensiero; / e ciaschedun di noi albergatore / di pianti e di sospiri e di severo / tormento ha fatti e d'ogni altro dolore: / con tanta forza sé fa disiare / con la bellezza che in lei appare!

[3] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Tit. 1, vol. 10, pag. 340.20: 8. Ma conviensi che sia albergatore, benigno, temperato, giusto e ricevitore de' santi, 9. e amatore di colui che va secondo la buona dottrina... || Cfr. Tit 1, 7-8 «oportet enim episcopum [[...]] esse [[...]] hospitalem, benignum, sobrium, iustum...»

[4] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Piet. 4, vol. 10, pag. 438.9: però che la carità copre la moltitudine de' peccati. 9. Siate albergatori insieme senza mormoramento. 10. Ciascuno, sì come hae ricevuto grazia, la dispensi nell'altro, sì come buoni dispensatori della grazia di molte forme di Dio. || 1 Pt 4, 9: «estote [[...]] hospitales invicem sine murmuratione»

[u.r. 18.04.2006]