ALBERGATRICE s.f./agg.

0.1 albergatrice, albergatrici.

0.2 Da albergare.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 Colei che dà ospitalità, ospite. 1.1 Colei che gestisce un albergo, che dà ospitalità a pagamento. 2 Agg. Che offre ospitalità e accoglienza.

0.8Veronica Orazi; Paolo Squillacioti 11.02.2002.

1 Colei che dà ospitalità, ospite.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 100, pag. 404.7: Di questa padule chiamata Stige molte cose si scrivono da' poeti, la quale essi dicono essere una padule infernale ed essere stata figliuola del fiume chiamato Acheronte e della Terra. E, secondo che dice Alberico nella sua Poetria, questa Stige fu nutrice e albergatrice degli idii del cielo, e per essa iurano essi idii e non ardiscono, quando per lei iurano, spergiurarsi, sì come dice Virgilio...

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 151.3: Nella aitezza dello campanile staievano santo Pietro e santo Pavolo como venissino da cielo, e dicevano così: «Agnilo, agnilo, succurri alla albergatrice nostra». Puoi staieva pento como de cielo cadevano moiti falconi e cadevano muorti in mieso de quella ardentissima fiamma.

1.1 Colei che gestisce un albergo, che dà ospitalità a pagamento.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 34, vol. 2, pag. 247.34: Anco, statuto et ordinato è, che neuno albergatore o vero albergatrice o vero alcuna altra persona, debia ricettare o vero a[l]bergare alcuno coniellatore; et chi contra farà sia punito et condennato per ciascuna volta in X libre di denari et meno, considerata la qualità del fatto...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 19, vol. 1, pag. 82.6: in Siena ebbe una grande e ricca albergatrice chiamata madonna Veglia. Albergando in suo albergo uno grande legato cardinale che tornava delle parti di Francia a la corte a Roma, la detta donna gli fece grande onore, e non gli lasciò pagare nulla spensaria.

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 305.1: Onde si legge nelle cronache, che al tempo di papa Leone, nelle terre di Roma furono due albergatrici, che dando agli uomini certo cacio incantato gli facevano diventare somieri. E nella Vita de' Santi Padri si legge, che fu menata a un santo padre da' parenti una fanciulla ch'era diventata una cavalla.

[4] Stat. fior., 1338/70, cap. 26, pag. 289.3: e torre mallevadore da ciascuno albergatore et albergatrice, e che facesse del mestiere dell'arte, di libre XXV fiorini piccoli, d'oservare i loro comandamenti e tutti gli statuti dell'arte e di fare l'arte sua bene e lealmente.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III. 9, pag. 247.15: il quale quantunque ella molto ben conoscesse, nondimeno domandò la buona donna dell'albergo chi egli fosse. A cui l'albergatrice rispose: «Questi è un gentile uom forestiere, il quale si chiama il conte Beltramo, piacevole e cortese e molto amato in questa città...

2 Agg. Che offre ospitalità e accoglienza.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 19, pag. 415.3: sotto il principato di Cesare, e lo imperiato di Roma, per tutto il die, cioè per tutto il tempo dello imperiato di Roma, Cristo e di lui i cristiani, cioè unto e di lui gli unti, della Taberna meritoria, cioè della albergatrice e larga Ecclesia sempre abondevolemente e incessantemente debbono procedere, e che saranno restituiti per Cesare tutti i servi che il suo segnore conoscessero...

[u.r. 18.04.2006]