0.1 albari, albaro, álbaro, alberi, albero, albore, alboro, arbore.
0.2 Lat. albarus (LEI s.v. albarus).
0.3 Doc. pist., p. 1291: 2.
0.4 In testi tosc.: Doc. pist., p. 1291; Stat. sen., 1301-1303; Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.).
0.6 N Per 2 e 2.1 la doc. è esaustiva.
0.8 Chiara Coluccia 11.12.2000.
[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, pag. 43.5: nel quale albero ancora di tua mano con lettere intagliate è scritto...
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 3, par. 2, pag. 684.2: Nelle piagge del quale, fra gli strabocchevoli balzi, surgeva d'alberi, di querce, di cerri e d'abeti un folto bosco e disteso infino alla sommità del monte.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 12, pag. 258.11: Innestasi il ciriegio in sè, nel pruno, e nel platano, e altri dicon nell'albero.
[4] Doc. sen., 1371-73, pag. 37.20: e sia regolato da' bracciali in giù come quello di San Piero Maggiore, di noce; e da' bracciali in su regolato di noce riquadrato con una cornice di noce di sopra, e di sotto alla detta cornice un fregio di tarsia come in quello di San Miniato dalle Torri, e la panca dinanzi da inginocchiarsi regolata di noce, come quello di San Miniato dalle Torri, tutto l'altro legname vuol essere d'albero, asse di mezzo.
[5] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 92.36: Appellò genneio inpercioché ll'anno si comincia e ae due re, l'un anno vae l'altro viene, februario è decto a la purgatione dell'anime, che mecteano alquante granella di sale per fumigatione de' morti, sì come noi facemo ne la festa d'ognasanti e Ramundialis, moglie de Flamine summo sacerdote, tollea lo ramo dell'albore e portavalo in mano, sì come noi facciamo la domenica di palma l'olivo.
[1] Doc. pist., p. 1291, pag. 132.2: It(em) una archa d'albaro tene(n)te da xxxvj o. It(em) v scrigni (vel) soppedani d'albaro.
[2] Doc. pist., p. 1291, pag. 132.4: It(em) una arcile d'albaro.
[3] Stat. sen., 1301-1303, pag. 29.7: D'ogne sacco di sembola, J denaio. D'ogne soma di tavole di noce, d'oppio o d'álbaro, IIIJ denari. D'ogne soma di tavole e molli di castagno, IJ denari.
2.1 Recipiente di legno di pioppo. || (Manni, p. 319).
[1] Doc. pist., 1300-1, pag. 278.27: Ebi da prete Bertino di S(an)c(t)'Ilari, p(er) lui Lippo (e) Specto Federighi da Piuvicha, p(er) albari, dì xvj di fe(r)raio, lb. iiij s. j.
[u.r. 13.12.2017]