ALBIRE s.m.

0.1 albire.

0.2 Prov. albire (cfr. LEI s.v. arbitrium, 3, 757.46 e 758.6).

0.3 Guittone, Rime, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 Att. solo in Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Facoltà di decisione.

0.8 Veronica Orazi 11.02.2002.

1 Facoltà di decisione.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 3.15, pag. 8: Provo vo con ver saggio / maggiormente isdegnosa / ver l'amoroso usaggio, / che non fo l'Orgogliosa: / ché solo chi ve mira / giá mai de la vostr'ira non se parte; / e, se n'aveste albire, / farestelo venire in mala parte.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 5.18, pag. 12: Amor, perch'altra usanza / me non porea far degno prenditore / del gran riccore ch'aggio al meo disire? / Avegna ch'en albire / lo mi donasse grande fallimento, / or l'ho preso e posseggio, al meo parvente, / standone degno, ché for zo no sento / che 'l core meo sofferissel neente.

[u.r. 13.12.2017]