ALCORANO s.m.

0.1 alcoran, alcorano, alcoranu, algorano.

0.2 Ar. al-qur'ân (DEI s.v. alcorano).

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 Il Corano, libro sacro dell'Islam.

0.8 Pär Larson 05.11.1998.

1 Il Corano, libro sacro dell'Islam.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 45, pag. 80.6: E quando fue partito 'l consiglio, si raunaro i demonî di ninferno e fecer nuova legge contraria a quella di Dio, e tutta d'altre credenze, e chiamârla Alcoran, e insegnârla a Maommetti perfettamente, perché l'avesse bene a mano. E poi dissero: - Va e predica questa legge, e dì che sia data da Dio; e noi saremo sempre teco in tutte le tue operazioni.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 442.7: quello che è naturale, in ogni luogo è uno medesimo. Onde dice: le Barbere, le quali sono sì partite da' nostri costumi, e· lle Saraine, che sono così date alla lussuria, che dovunque la volontà giugne, quivi per l'Alcorano di Maometto si dee soddisfare alla lussuria, sì vanno coperte le mammelle e 'l petto; e voi, che dovete vivere per legge Romane, avrete bisogno d'essere scomunicate e piuvicate in piazza.

[3] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 11.25: Magumetto [[...]]. Comandò che non beano mai vino; e ancora l'osservano i Saracini: chi osserverà queste leggi, poste nel suo Algorano, arà paradiso.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 9.110, pag. 364: In vèr Ierusalem poi mossi i piedi; / apresso questo, in Arabia discesi / dove di Caterina il corpo credi. / L'arabico linguaggio quivi appresi; / la legge Alcoran di Macometto / di punto in punto per latin distesi.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 18, par. 2, vol. 2, pag. 42.25: Dichi lu iudeu: - Tu non cridi lu Alcoranu di Macomectu corruscanti intra li sarachini; eu non criyu lu evangeliu corruscanti intra li cristiani; cridi tu a Macomectu, et eu cridirò a Iesu Cristu.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 88.14: Iubaltare lo castiello hao nome. Lo paiese hao nome Alcacuc. In questo castiello Macometto scrisse la soa leie e deola a Saracini e fece lo livro lo quale se dice Alcorano.

[u.r. 13.12.2017]