0.1 alaçi, alaggere, aleça, alecé, aleçer, aleçere, aleçerè, aleçi, aleçine, alecta, alecte, alecti, alecto, alegano, alegendo, alegeno, alegere, alegeronno, alegesse, alegeste, alegga, aleggano, alegganse, aleggase, alegge, aleggente, alegger, aleggerà , aleggere, aleggeronno, aleggerse, aleggessero, aleggete, aleggia, aleggiamo, aleggiare, alèggiare, aléggiare, aleggie, aleggo, aleggono, alegiare, alegiere, alegio, alegono, alengo, alese, aleso, alesse, alessela, alesseno, alessero, alessono, alessoro, alete, aleti, aleto, alette, aletti, aletto, alexe, alez, aleze, alezé, alezéno, alezer, alezere, alezí, alezudha, alezudho, alieçer, aliegere, aligesseno, alleçere, allecto, allege, allegendo, allegeno, allegere, alleggano, alleggaro, alleggea, alleggeano, alleggere, alleggerebbe, alleggiàn, alleggiano, alleggiendo, alleggieranno, alleggono, allegiare, allegiendo, allegiesti, allegiete, allesse, allessero, alleti, allette, alletto, aleggiti, aleggome, asletto.
0.2 Lat. allegere (LEI s.v. allegere).
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. fior., a. 1284; Stat. sen., 1280-97; Stat. prat., 1334; Doc. pist., 1339; Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Stat. cort., a. 1345.
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Doc. venez., 1300 (6); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Stat. castell., XIV sm.
0.5 Si è scelto per ragioni pratiche di registrare sotto questa entrata tutte le forme inizianti con a-, anche quando è probabile si tratti di varianti fonetiche di forme con e- che andrebbero perciò raccolte sotto eleggere. Per le forme aferetiche del tipo 'leggere (leggere) v. eleggere.
0.7 1 Operare una scelta, scegliere (fra due o più possibilità); volere per sé qsa piuttosto che altro; preferire. 1.1 Pron. Aleggersi a qsa: dedicarsi a qsa. 2 [Dir.] Scegliere qno per un incarico, nominare, eleggere. 2.1 [Relig.] Ammettere qno giudicato degno (nella gloria del paradiso, tra i fedeli).
0.8 Veronica Orazi; Chiara Coluccia 23.04.2002.
1 Operare una scelta, scegliere (fra due o più possibilità); volere per sé qsa piuttosto che altro; preferire.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 264, pag. 534: Ond' eu prego li omini qe 'sti sermoni leça, / de mal d' autri no alegrese, de quanto auda o veça; / mai çascun hom sea savio e 'l so fato perveça, / e poi la meior parte per si tiegna et aleça.
[2] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 13 (50), pag. 239.32: Se noi p(re)gemo voi, parave che no avessemo fidança d(e)la v(ost)ra cu(r)tisia; se noi no p(re)gemo, serave tenuta una p(re)sumtio(n)e. (E) i(n)p(er)cò, allegendo la plu segura pa(r)te, facemove p(re)gi p(er) essere auditi.
[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 70, pag. 109.28: E vo' che sappie per certo che a neuno apro questa porta, né 'l lascio in paradiso andare, se prima non è prudente, cioè savio e iscalterito in su le cose c'hae a fare, in conoscere il bene dal male per diritta ragione, e aleggere il bene nelle sue operazioni, e fuggire il male c'ha conosciuto.
[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 46.23: «Felicità e sanità volemo; alleggiàn dunque quello, che pervegniamo ad essa». Dicie che, giusto, homo vene operando giustisia...
[5] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 132, pag. 632: Li benëiti apostoli, quel glorïos convento, / lì se' su doxo troni tuti d'oro e d'arçento, / laudando Iesù Cristo ke en terra en lo so tempo / li aleso per compagnoni for de cotanta çento.
[6] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.59, pag. 137: Aleggome en sepoltura / un ventre de lupo en voratura, / e l'arliquie en cacatura / en espineta e rogaria.
[7] Novellino, XIII u.v. (fior.), 71, pag. 291.17: Ancora si legge di Seneca ch'essendo maestro di Nerone sì llo batteo quand'era giovane, come suo scolaio; e, quando Nerone fu fatto imperadore, ricordossi di Seneca, delle battiture che lli avea date: sì llo fece pigliare e giudicollo a morte. Ma cotanto li fece di grazia, che li disse: «Aleggiti di che morte vogli morire»...
[8] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 80, pag. 385.4: O non vedi che alcun'otta è tanto il dolore mentale, ch'alleggerebbe l'uomo o la donna spesse volte la morte per lo dolore del marito?
[9] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 511.19: Ancor quivi stanno coloro che mai in loro vita altro cibo non volsaro mangiare se non quello che per suo dilecto s'aleggia, ghodere e delectare se volsaro a loro piaccere, senza mai compassione o pietà vissaro.
[10] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 2, pag. 18.20: Bisogno ha dunque che aleggiamo in suo luogo uno di questi, che sono e furono congregati insieme con noi, per tutto quello tempo che Gesù conversò in terra con noi, incominciando dal battesimo di Giovanni insino alla sua Ascensione...
[11] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 139-148, pag. 684, col. 2.3: Qui tocca la casone di contrarii che s'oporano al ditto Enrigo, e dixe ch'è quella 'cega cupidisia' che açega li mundani, che sempre alegeno lo peçore, unde tutti se fa simili a quello fantino ch'è sí diverso che caça via la balia e more de fame...
1.1 Pron. Aleggersi a qsa: dedicarsi a qsa.
[1] F Meo Abbracciavacca, XIII sm. (tosc.): Poi conoscensa ferma lo piacere, / venendo diziansa, / l'omo s'alegge ad esso per talento, / e non è, se poi dole, innel volere, / ma tardando li avansa, / soffrendo diziozo, lo tormento. || CLPIO, L 076 MeAv.31. Cfr. inoltre Contini, PD, I, p. 339.
2 [Dir.] Scegliere qno per un incarico, nominare, eleggere.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 11 (42), pag. 238.26: Da grande amore se pa(r)te et è da tignire fo(r)te a plaxere qua(n)do la cità d(e) multe p(er)sone allege l'una e tolse de scì e mittese in altroi potestà scì como à facto Sena la quale i(n) p(re)sente à clamà voi i(n) soe recto(r)e e sciore, sperando p(er) li vostri meriti recevere accrexem(en)to d(e) bona ventura.
[2] Stat. fior., a. 1284, I, par. 41, pag. 42.16: Anche ordiniamo che, nelo alleggimento de' capitani nuovi, debbiano quelli capitani, che saranno allora all'oficio, chiamare e alleggere XVIIJ di quelli dela Compagnia, o XXIIIJ al più, che siano più sofficienti et megliori per chiamare i capitani...
[3] Stat. fior., 1280-98, par. 55, pag. 67.29: Anche ordinaro i detti capitani, cho' sopradetti uomini, che quando alchuno co[n]sigliere fallasse d'essere al consiglio, quando fia richesto, o uno o più che fallasse, overo che non ve ne venisse veruno, che i capitani i quali fiano per lo temporale debbiano alleggere e chiamare, i lluogho di quello cotale consigliere, due degli altri dela Compangnia di quegli ch'a lloro parranno più utili, cioè per ongnuno due.
[4] Stat. sen., 1280-97, par. 132, pag. 38.21: E 'l consellio sia tenuto d'aléggiare IJ massari, che debbiano vedere la ragione del camarlengo vecchio, infra XV dì che fusse entrata la sua signoria...
[5] Doc. venez., 1300 (6), pag. 30.14: de una voluntade inse(n)bre sì volse et sì alese soi çudesi albitri ço foe ser Marin Blondo e ser Marco da Fan e Marin dali Boi vostri fedeli e marchadanti in Segna...
[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 47, pag. 246.10: Quando s'alleggea papa, sì llo alleggeano insieme i cherici col popolo di Roma, e poi lo 'mperadore il confermava.
[7] Stat. sen., 1305, cap. 6, pag. 10.13: E se 'l Rettore alcuno de li castaldi trovarà non soffecente o vero frodante alcuna cosa ne l'officio, possa rimóvare colui da l'officio, et a lui dare chella disciplina la quale a lui parrà di dare; e possa pónare uno altro nel luogo di chello rimosso, alegendo chello al modo usato.
[8] Stat. prat., 1334, cap. 10, pag. 11.18: Decimo Capitulo. Item, ch'e Camarlinghi che saranno in kalen di ogosto siano tenuti d'alegere due Camarlinghi e due Consillieri, in termine d'ogni sei mesi si debbiano mutare; e rendere ragione li vecchi a' nuovi.
[9] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 207.21: e reffermòse che durante la guerra de Toscana nullo che fosse Ghebelino né figluolo de Ghebelino possa essere priore né camorlengo de alcuna Arte e, a quisto provare, basteno VJ testimonia de fama; e chi l'arcevesse contra el ditto modo, pena V C l[ibre], e chi l'alegesse, pena CC libre co 'l capitanio, se fosse negligente, pena V C libre.
[10] Doc. pist., 1339, 10, pag. 72.15: Li dicti ystimatori e misuratore fuoro alecti per li signiori Anziani e Gonfalonieri della giustizia.
[11] Stat. perug., 1342, III.188.3, vol. 2, pag. 266.22: E ke nullo el quale da oggie ennante s'alegesse per lo comuno de Peroscia podestà d'alcuno castello overo villa del contado de Peroscia possa en lo castello overo en la villa, onde sirà electo podestà, ponere overo avere cotale vicario forestiere overo non allibrato, e se 'l cie ponesse, la università nol degga recevere, né tenere.
[12] Stat. cort., a. 1345, cap. 1, pag. 127.17: Et quando sonno per fare la lectione del priore, debia fare oratione e tutti quegli de la conpagnia, acciò che Dio li dia ad alegiare tal persona, che Dio ne sia laudato.
[13] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, Rubriche, pag. 729.34: 18. Della pena di quelli chi occupano o tegnone occupati per tirania alcuna terra de la Ghiesia o chi in quella usurpano jurisdicione e di quelli li quali gli alegeno e chi sono electi contra la forma de la constitutione.
[14] San Brendano ven., XIV, pag. 46.16: Or in quela fiada san Brandan de tuta la so congregazion si alese VII frari molto boni...
[15] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 217.6: Ma se lo ministro morisse infra l'anno o ello intresse a più alta vita, i compagnuni, dreo la sepultura de quello meesemo o de l'andamento de la religione, generalmente sia convocai lo proximo dì della domenega e un altro a sie aleça in ministro; ma in alleçere servi lo modo scrito de sovra.
[16] Stat. castell., XIV sm., pag. 140.18: Puoi vadano a sedere el priore vecchio e 'l priore nuovo colli ofitiali vecchi en luogo secreto ed alegono el sopriore, i conselieri et camorlenghi e lli fermiri e quelli sieno chiamati p(er) lo p(ri)ore vecchio, presente tutto el capitulo.
2.1 [Relig.] Ammettere qno giudicato degno (nella gloria del paradiso, tra i fedeli).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 180, pag. 157: Perzò in paradiso mirando me delegio / Vedher splendor clarissimo, ni mai dolor aspegio: / Oi De, com pò ess gramo lo miser maledegio, / Lo qual in queste glorie no fa k'el sia alegio.
[2] Orso Orsini, XIII ex. (rom.>tosc./sett.), 12, pag. 366: Non è mercantia che voia zance / e fermo so' de questa opinione: / ch'aletto sia dove so' li santi / chi tene la iustitia che no ma(n)chi.
[3] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 164.34: El servo no(n) sa li secreti del signiore suo, et p(er) ciò voi site amici, p(er)ch'io v'ò revelato ciò ch'io ò dal Padre mio; e voi sapete che voi non alegeste me, ma io elessi voi (e) chiamai voi.
[u.r. 12.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]