ALFABETO s.m.

0.1 affabeto, alfabeti, alfabeto, alfabetto, alphabeto.

0.2 Lat. alphabetum (LEI s.v. alphabetum).

0.3 Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.); Stat. sen., c. 1303.

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Locuz. e fras. per alfabeto 1.1.

0.7 1 Serie ordinata di segni rappresentanti i suoni di una lingua. 1.2 [Detto di parole:] locuz. avv. Per alfabeto: disposte progressivamente in base alla corrispondenza delle prime lettere con l'ordine della serie alfabetica. 2 Serie di parole in ordine alfabetico, indice alfabetico. 3 Rudimenti linguistici, abbicì. 4 Serie (arbitraria) di numeri messa in relazione con una serie alfabetica.

0.8 Alessandro Pancheri 10.03.1998.

1 Serie ordinata di segni rappresentanti i suoni di una lingua.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 216.40: Al numero etiamdio deli alimenti, zoè dele letere in l'alfabeto, el fondà monestieri, e in cadun per ordene una letera fabricada d'oro, vaiando plu che C libre de tornisi, elo laghà...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 420.13: e di tutte le lettere de l'alfabeto V sono vocali, a, e, i, o, u; tutte l'altre sono consonanti...

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), pag. 298.10: Modius cioè moggio è misura perfetta, e compiuta nel modo suo, e contiene libbre 44 cioè staia 22. E imperò è figura dell'opere di Dio, che son tutte perfette. XXII opere fece Dio in sei dì. E XXII sono le generazioni da Adam infino a Jacob. E XXII sono i libri del vecchio Testamento. E XXII sono le lettere dell'alfabetto.

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 40, pag. 290.15: e convienti prendere la prima lettera ch'è g ed è la settima lettera dell'abicì, e così il settimo dì all'uscita di gennaio è dì oziaco. E così vanno tutti per ordine, ma non si vuole contare nell'alfabeto h.

1.2 [Detto di parole:] locuz. avv. Per alfabeto: disposte progressivamente in base alla corrispondenza delle prime lettere con l'ordine della serie alfabetica.

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 12, pag. 296: Però Garzo dice: / l'omor della radice / che de cim'è nutrice, / [...] / Conviemmi inframettere, / per alfabeto mettere / alquanti versi, / ancor che sien diversi / proverbi per rima: / per A comincio prima.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 1, vol. 1, pag. 98.17: E ancora vi rimasono l'alte torri, overo templi, segnati per alfabeto, che così gli troviamo in antiche croniche, le quali non sappiamo interpetrare: ciò sono S e casa P e casa F.

2 Serie di parole in ordine alfabetico, indice alfabetico.

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 21, pag. 349.5: E che quando si scrive el nuovo capitolo, debbiasi scrivere la rubrica e fare el capoverso, acciò che quelli cotali capitoli si possano trovare; e poscia la sua rubrica si ponga nell'alfabeto de le rubriche.

[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 176.22-3: Im prima providdero et ordenaro e' savi predetti che l'enfrascritti salari sieno correcti et acconcinsi nell'alfabeto, nel modo et ne la forma infrascritto, cioè, che dove dicie el detto affabeto de' denari diposti overo in accomandigia dati XVIII den., dicha II sol.

[3] Stat. sen., 1308-67, tavola delle rubriche, titolo, pag. 157.1: Queste sonno le rubriche, o vero l'alfabeto, degli Statuti dell'Arte de la Lana di Radicondoli.

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 169.126, pag. 175: Chi vuol sapere onde tal caso vene, / e cerca Iupiter Marte e Saturno, / guardando il cielo con gli altri pianeti; / chi dice mal<e>, chi si conforta bene; / chi dice che combatte Enea e Turno, / chi ritruova le stelle in alfabeti; / chi dice l'aere aver fatto reti / di coruzion<e> dove chi sta non campa; / chi dice che s'avampa / la terra d'un calor, che questo infonde.

[5] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Prol. Ger, vol. 7, pag. 6.3: Per la qual cosa egli non profetoe, se non in Giuda e in Beniamin; e le rovine della sua cittade tutte le pianse per quattro alfabeti, lo quale alfabeto noi rendemmo a misura di versi.

3 Rudimenti linguistici, abbicì.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 221.28: De questa onta la quale fece a suoi diei fu punito, ca in soa vita visse con paura e po' la morte soa sio figlio venne in tanta miseria, che viveva de insegnare li guarzoni lo alfabeto. Forza più non sapeva. Vedi maraviglia!

4 Serie (arbitraria) di numeri messa in relazione con una serie alfabetica. || (Petrucci).

[1] F Alcandreo volg., XIII ex. (fior.): Se vo' sapere in qual parte parte del sengni[o] l'uomo sia nato compita il nome suo e quello dela madre secondo questo alfabeto. || Petrucci, Astrologia, p. 21.

[u.r. 13.12.2017]