ALFINO s.m.

0.1 alfini, alfino, arfili; f: alfile.

0.2 Ar. al-fil 'elefante' (DEI s.v. alfino). || Le forme con n dipendono dal fr. ant. aufin.

0.3 Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.).

In testi sett.: f Comm. Arte Am. (D), a. 1388 (ven.).

0.7 1 [Gioco] Alfiere, pezzo del gioco degli scacchi.

0.8 Veronica Orazi 12.02.2002.

1 [Gioco] Alfiere, pezzo del gioco degli scacchi.

[1] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 456, pag. 511: Tutto 'n quel luogo il metti / Là dove tu l'ametti: / Ch'egli è d'Amor partito / Chi 'l su' cuor à partito, / Ch' e' non tien leal fino / Chi va come l'alfino, / Ma sol con que' s'acorda / Che 'l su' camin vâ corda.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 214.11, pag. 140: Nì pensan lo numero dig çentili, / nì quanta çente la citade porta, / che sono tre pedoni e dui arfili...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 96, pag. 482.30: Ristringe adunque Filocolo il re del castellano nella sua sedia con l'uno de' suoi rocchi e col cavaliere, avendo il re alla sinistra sua l'uno degli alfini...

[4] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 4, pag. 130.17: Ancora è da sapere, che l'Alfino ritto il quale è nero, andando dal propio quadro, dove egli sta, allato al Re verso la parte ritta, e poi correndo verso la manca, finalmente ritornando dal lato ritto verso il manco, in VI. stalli et andamenti ha cerchiato tutto il tavoliere...

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 14, pag. 113.12: «Il pedone dinanzi al rocco dal lato del re figura i· lavoratore, quello ch'è dinanzi al cavaliere dal lato ritto figura il fabbro, quello ch'è dinanzi all'alfino figura lanaiuolo, pilicciaio, notaio e becaio...

[6] f Comm. Arte Am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 337-38], pag. 102v.19: Altri expone del'alfile, el quale ha do' bechi. Ma non piase molto queste do' exposition, la prima ha mior sententia. Una altra più sottil rason de scachi se porave endur a çò che li maistri de scachi dise che li scachi è tucti pesadi: lo pedon sì è lo minimo, avegna che l'un sia mior del'altro, l'alfile vale un pedon e meço, la ferença do', lo cavalier tre, lo rocho quatro, sì che l'un, çò è lo pedon, piere, çò è val men del doppio, çò è che a ffar cambio el piere et è men da fir appresiado de quel che val più. || Corpus OVI.

[u.r. 04.08.2022; doc. parzialm. aggiorn.]