ALFONSINO s.m.

0.1 affussini, alfonsine, alfonsini, anfrosini, anfrusini, anfusini.

0.2 Da Alfonso antrop.

0.3 Stat. pis., a. 1327: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., a. 1327; Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.).

0.6 N Cfr. Martinori, Moneta, p. 6, sui denari alfonsini: «denari coniati da Alfonso IV (1327-1336) in Villa di Chiesa ove era la zecca degli Aragonesi».

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Numism.] Moneta coniata da Alfonso IV d'Aragona.

0.8 Veronica Orazi; Paolo Squillacioti 12.02.2002.

1 [Numism.] Moneta coniata da Alfonso IV d'Aragona.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 25, pag. 44.32: et queunqua ve ll'ae, sì ne lli debbia levare, cioè contra la suprascripta forma. Et che contra facesse, paghi di pena soldi XX d'alfonsini minuti a vuo' del Segnore Re per ogni volta.

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 9.18: Sono per lbr. 351 s. 1 d. 3 d'anfusini di s. 23 d. 6 per fior. d'oro, ragionati a lbr. 14 s. 14 a fior. la dozina, che i detti Michele e compangni per ragione di vecchia compangnia asengnarono a paghare in Chastello di Chastro a' detti di nostra compangnia a cinque loro creditori a cchui si trovarono a ddare in Chastello, dì 30 di giungno 1335 quando saldarono loro ragione, sì com'al detto libro apare.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 119.26: Ispendesi in Sardigna, spetialmente in Castello di Castro, una moneta d'argento che si chiamano anfrusini, che sono di lega d'once 11 d'ariento fine per libbra, ed entrane in uno marchio di Castello com'escono della zecca 72 de' detti grossi anfrusini a conto, e spendesi in Castello per denari 18 piccioli anfrosini l'uno. Ed e' detti anfrosini piccini sono di lega d'once.

[u.r. 16.07.2014]