0.1 alenare, aleniato, alianar, alianare, alianate, aliando, alienaa, alienada, alienade, alienando, alienano, alienante, alienar, alienarà , alienaranno, alienare, alienarli, alienasse, alienasseno, alienassero, alienata, alïenata, alienate, alienati, alienato, aliene, alieneno, alienerà , alienerò, alieneronno, alienino, alienò.
0.2 Lat. alienare (LEI s.v. alienare).
0.3 Doc. venez., 1282: 1.
0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. sen., 1289; Cronica fior., XIII ex.; San Brendano pis., XIII/XIV; Lett. sang., 1331; Stat. lucch., XIV pm.; Doc. cors., 1370.
In testi sett.: Doc. venez., 1282; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1372.
0.7 1 [Dir.] Trasferire la proprietà di un bene. 2 Traviare, estraniare, rendere avverso. 2.1 Allontanare. 3 Smarrire nei sensi o nello spirito, diventare o far diventare estatico.
0.8 Pär Larson 16.11.1998.
1 [Dir.] Trasferire la proprietà di un bene.
[1] Doc. venez., 1282, pag. 13.28: Tute le me' posesion laso valmentre a tuti me' fraelli con questa condicion qu' ele no se posa vendre ni alianar ni enpignar for ca per dote.
[2] Doc. sen., 1289, pag. 49.18: Et che i detti quatro peçi de la terra nè alcuno d'essi non possano essare venduti nè pengnorati nè cambiati nè in alcuno mo' alienati se no con paravola et provisione di domino veschovo di Siena et del singnore de lo spedale sancta Maria et del priore dei frati di sancto Agostino...
[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 96.9: E volle che per tucte le chiese dello Imperio il Papa facesse le electioni, e tucte possessioni e dignitadi di Sam Piero le quali avea vendute o in altro alienate o baractate, per la cagione della discordia ch'avea auta colla Chiesa o per niuna altra cagione, liberamente le fece rendere...
[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 232.25: restituì alla chiesia de Roma le possession e lle regalie del beado san Piero, le qual per la soa o per altra discordia, abua chola chiesia, era stade alienade; e le possession dele altre chiesie e de altri sì chierisi chomo layci, le quale per caxon dela guerra soa, la qual lu aveva chola chiesia, era stà tolte, fidel mente dispuose che fosse restituide.
[5] Stat. sen., 1305, cap. 20, pag. 30.24: quando fusse bisogno di véndare alcuna cosa stabele. In però che coloro li quali provedarano sopra ciò e cercarano, potrano mellio inquirere e dire la vertà; e non possa èssare venduta o vero in altro modo alienata senza coscienzia e paràula del Rettore e del Capitolo del detto Spedale.
[6] Doc. venez., 1316 (3), 90, pag. 147.33: item voio et ordeno ch'el sia in libero albitrio e discrition deli sovrascriti mie' comessarii o dela maçor parte de queli, de tegnir vendre et alienar la mia posession ogna fiada che ben li parese e simelmentre de poder co(n)prar oltra posession e vendre a so bem plaser...
[7] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 24, pag. 135.53: Ordiniamo, che lo Capitano overo Rectori non consentano nè permettano, che lo diritto di soldi X per botte, che si ricoglie per la Università di Villa di Chiesa, si venda nè oblighi, nè in alcuno modo alienare si possa.
[8] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 148, par. 14, vol. 2, pag. 540.21: E anche mò a niuno huomo sia licito vendere, comparare e alienare le cose mesurevele overo cosa ad alcuno devuta a mesura dare, se non con le ditte mesure...
[9] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 249.16: Un altro esemplo: «Per lusinghe, per viltade, per poco senno ài tu, Intarlato tirannello d'Arezo, perduto, alienato, distrutto il giardino imperiale nella città delle volpi nell'amore, nell'avere, nelle persone».
[10] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 31.13: furono tutti i prencipi de' loro avversarii, e con loro, non come de' minori ma quasi principale, Dante, sì come capitali nemici della republica dannati a perpetuo esilio, e li loro stabili beni o in publico furon ridotti, o alienati a' vincitori. Questo merito riportò Dante del tenero amore avuto alla sua patria!
[11] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 27, pag. 593.19: anche s'alcuno averà commettudo alcun maleficio o averà alienato i benni suoi ançi lo maleficio e, nel tempo del maleficio, essi benni averà detenuto et posseduto, quella alienatione fia avuta simulata e ficticia, etiamdeo se per nome de colui a cui ello averà alienato se constituisse de possedere...
[12] Doc. cors., 1370, 18, pag. 22.4: a quitare, liberare et absolvere de tuto zoe che receverà overo averà raxone vendere et alenare et a far ogni cossa che intorno le predicte cosse far se potesseno...
[13] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 395.27: Semplice femmina usa maggiore cautela nel vendere d'una gallina, che un grande savio di ragione in alienare un castello.
2 Traviare, estraniare, rendere avverso.
[1] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 10, pag. 77.25: Ma quanto è di mutare le menti, nullo amico di Dio deene dubitare; perocchè già non sarebbe Iddio buono, e non sarebbe da servirgli, s'egli lasciasse li suoi servi così alienare, e pervertire. Ma, come detto è, per li peccati, e massimamente per questa mala fede, Dio giudica così chi crede loro, o è per altro modo suo nemico.
[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 74. (1376), pag. 305.26: Non mirate perché vedeste apparire le cose molto contrarie, e che l'aiuto umano ci venga di meno, e che quelli che ci debbono aitare più ci manchino, facendo contra di voi. Non temete, ma più vi confidate; none alienate né impedite el vostro dolce e santo desiderio, ma più s'accenda l'uno dì che l'altro.
[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 384.27: Già il re Siface dopo l'avere parlato con Scipione essere alienato; Massinissa con aperta ribellione essere infestissimo nemico.
[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 14, pag. 469.19: a Roma ce li conviene mandare, e è di lei il giudicio e l'albitrio del senato e del popolo di Roma, la quale si dice avere alienato da noi il re compagno e lui strabocchevolmente avere sospinto nell'arme.
[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 51.31: Lo Dio nostro giusto et verace per sua gran sentensia ci mandò in questo luogo. Pene non sostengniamo. La prezentia di Dio vedere non potiamo, tanto ci alienò dagl'altri spiriti che rimaseno. Andiamo vagando et discorrendo per diversi parti d'aire, del fermamento et dela terra, sì come li altri spiriti che sono mandati.
3 Smarrire nei sensi o nello spirito, diventare o far diventare estatico.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 87.41, pag. 347: La Iustizia sì è presa / da lo Senno del sapire; / una rascion gli è commesa, / che non dega preterire: / la scienzia far tacire / ed onne atto alienare / e le vertute essaltare; / si non, serìa escommunicato.
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 82-93, pag. 296, col. 1.1: Visione estatica. Si è quando la mente no è alienada da stupore, ma è alienaa d'alcuna revelazione, la quale la tira e ocupa sì tutta, ch'altra revelazione né possança no adovera.
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 11, pag. 74, col. 2.6: Et per grandissima ebrietà di dilecto amorose lachryme distillando e cordiali voci in acto languendo riducono. Et in uno spirituale somno corporalmente veghiando stanno alienate: e in tutti li sentimenti truovo la loro potentia in parte smarrita, essendo l'anima per alcuno spirituale oggecto dal corpo abstracta.
[4] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), c. 1, pag. 345.35: l'auctore vedendo il subito apparimento di Vergilio, pauroso nell'animo et alienato per la oppositione delle tre bestie, non riconoscendolo ricorse al parlare humano, quasi dica: chiunche tu se' increschati di me.
[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 5, par. 1, pag. 688.26: con timido passo a quelle si fece vicino; e poggiato in terra il noderoso bastone, sopra la sommità di quello compose ambo le mani, e sopra esse il barbuto mento fermato, come se quivi non fosse, fiso la cantante, alienato, mirava...
[6] Simone Fidati, Lett., a. 1348 (tosc.), pag. 517.13: Ciechi de gli occhi della mente, inimici della vera sapientia, alienati da conducimento della vera fede, obtenebrati et ebbri del mondano vino.
[7] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 716, pag. 46: Volzi qui li ochi e vedi le mie pene, / apri le orechie et aldi el grave planto / de quela che tanto dolor sostiene. / Ma tu se tanto aleniato e franto / dal gran dolor, che forse tu non sai / chi è cholei che te invocha chotanto.
[8] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 79, pag. 154.25: E però Io, per alcuno spazio, sottrago l'unione, facendola tornare al vasello del corpo suo: cioè che 'l sentimento del corpo, che era tutto alienato per l'affetto dell'anima, torna al sentimento suo.
[9] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 14, pag. 117.15: Vibio Virrio nel torno di ventisette senatori seguirono alla casa, e con lui avendo mangiato, e in quanto fare poterono alienate le menti dal vino e dal sentimento del soprastante male, tutti presero il veleno.
[u.r. 13.12.2017]