ALIENO agg.

0.1 aliena, alïena, aliene, alieni, alieno.

0.2 Lat. alienus (LEI s.v. alienus).

0.3 Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Novellino, XIII u.v. (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Estraneo, di altri, diverso, straniero. 2 Lontano, spiritualmente opposto.

0.8 Pär Larson 12.11.1998.

1 Estraneo, di altri, diverso, straniero.

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 13b.26, pag. 90: unde, parlando, dir quazi pavento, / ché dare spiramento / è dificile me, e mitigare, / però che, se penare / mettesse 'n ciò, sre' vano al tutto pria, / appresso poi serìa, / la fine, ad onta (divizo) aderensa: / unde alïena sre' me provedensa. || Ageno: 'controproducente'

[2] Gl Novellino, XIII u.v. (fior.), 6, pag. 139.4: Nota che Salamone sapientissimo studiosamente lavorò sotto 'l sole: con ingegno di sua grandissima sapienzia fece grandissimo e nobile regno. Poi che l'ebbe fatto, providesi di non volere che 'l possedessero aliene rede, cioè strane, fuori di suo legnaggio; et a cioe tolse molte mogli e molte amiche, per avere assai rede.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 162.6: Di questi e degli altri Dii simili, dice Dio per Geremia quasi indegnato contra li peccatori: Voi servirete a' dii alieni, li quali non vi daranno requie dì, notte. || Cfr. Ier 5, 19: «sicut dereliquistis me et servistis deo alieno in terra vestra, sic servietis alienis in terra non vestra».

[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 67.26: che altro suonano le parole del Salvatore nello evangelio, se non uno sermone da' sensi alieno? il quale parlare noi con più usato vocabolo chiamiamo «allegoria». Dunque bene appare, non solamente la poesì essere teologia, ma ancora la teologia essere poesia.

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 20, pag. 649.26: Nì alcuna comunità o singulare persona de li dicti luoghi presumischa alcuni soldati o gente aliena o de la provincia congregare, fermare o tenere, cum soldo o sença soldo, a guerra acta o disposta, etiamdeo sotto colore de guarda de terra o de sua persona, nì alcuna gente, in le dicte provincie e terre...

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), XCII, pag. 19: Odito agio da savio: chi mura in terra aliena / Che dice la loro lege ad gran rascione plena, / Fatiga deve perdere et calce et prete et rena; / Ad chi fo lo terrino la lege lo rassena!

[7] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 281.9: Ma quelli atti che l'amante sa che piacciano all'altro, dee studiare di farli per lo modo piacevolmente e valentemente. Amante ch'è cherico, abito di laico non prenda, né faccia opere laicali, imperciò che nessuno, per prendere abito alieno e modo, non potrà ad amanza savia piacere.

[8] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 21, pag. 58.9: E questo è per ciò che «allegoria» è detta da un vocabolo greco, detto «alleon», il quale in latino suona «alieno», o vero «diverso»: e perciò dissi questo libro esser poliseno, per ciò che tutti questi sensi, da chi tritamente volesse guardare, gli si potrebbono in assai parti dare.

[9] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 29, pag. 427.20: fu uno chiamato Mezetulo non alieno dal sangue della reale famiglia, il quale sempre inimichevolmente dello imperio con varia fortuna con coloro che allora il tenevano combattè.

2 Lontano, spiritualmente opposto.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 12.32: Si in alieno fideles non fuistis, quod vestrum est, quis dabit vobis? quasi dica: Se del bene transitorio, il quale debbe essere da voi alieno, non siete fedeli dispensatori; non siete degni, che vi sia dato il vostro, cioè il bene eterno, il quale per voi propriamente è fatto.

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 10, pag. 415.16: Se nelli beni di fuora, che non sono propri, nè veri vostri beni, ponete il cuore, voi non siete degni di ricevere de' veri beni dentro spirituali, li quali propriamente deono esser vostri. Alieni, e fuori di noi sono li tesori dell'oro, e dell'argento, ma la nostra possessione propria sì è lo bene spirituale...

[3] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 86.11, pag. 392: Ben son degne d'onore / e di laudar tuct'ore / le vergine sacrate, / però che per amore / di Cristo redemptore / servar verginitate / con sì gran puritate che la mente / fu strana certamente et aliena / d'ogne terrena e carnal volontate.

[u.r. 13.12.2017]