ÀLITO s.m.

0.1 aito, alito.

0.2 Lat. halitus (DELI 2 s.v. alito).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

0.6 N Per 2 la doc. è esaustiva.

0.7 1 Emissione di fiato; il fiato espirato. 2 Soffio di vento.

0.8 Chiara Coluccia 26.10.1999.

1 Emissione di fiato; il fiato espirato.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 294.14: e cosse i pesci del mare andando a galla sopra l'acqua; e uomeni, se non se coloro che alla lungi pottero fuggire, affogò, perchè riscaldate le membra dentro, ispesso alitando, e raddoppiando l'alito, trafelavano.

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 47, pag. 51.1: Di tutto ciò che m'ài fatto piglierò oggi vendetta, e l'ira mia sazierò del tuo sangue -. Rispose Salamone, non possendo apena riaver l'alito per la paura c'avea, e disse: - Uccider mi puoi tu, ma vivo non m'arrenderò io a te -.

[3] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 21.6, pag. 63: Li dent'i·le gengìe tue ménar gresso, / ché li taseva l'alito putente; / le selle paion legna d'alcipresso / inver'lo tuo fragor, tant'è repente.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 29, pag. 236.20: Quello uccide co la lena li uccelli ne l'aire quando volano: tutte le bestie coll'alito uccide, se non la donnola, e quella uccide lui.

[5] f Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): Tirando l'uomo a sé l'alito sì lo refrigera, e quando il getta fuori sì è caldo. || GDLI s.v. alito.

[6] Virtù del ramerino, 1310 (fior.), pag. 755.13: VIIII. X. S'alquna corruzione d'alito avesse l'uomo overo che chiamare non potesse, faccia bracia di ramerino ed in quella bracia ardi del pane et di quello pane arostito usi di mangiare.

[7] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 2, pag. 26, col. 1.27: El corpo debba stare diricto con la boccha chiusa ritenendo quanto più si può ritenere la spiratione de l'alito.

[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 155.12: Spesse volte stavano fermi quivi, Tisbe dall'una parte, e Pirramo dall'altra; e avvicendevolemente l'uno ricevea dall'altro l'alito della bocca, e diceano: o invidioso muro, perchè contrastai a noi amanti?

[9] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 426.16: e l'aere per lui si commove: elli hae cresta con piccola bocca, e stretti canali della gorgia, per li quali trae l'alito, e mette la lingua; la forza hae non nelli denti, ma nella coda...

[10] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 135.16: Date le ferite all'acque, acciò ch'io le lavi, e se alcuno estremo ed ultimo alito v'è rimaso, che io lo recolga co la bocca.

[11] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 29.14: Ancora dico, che vi guardiate molto di mangiar tanto che voi non abbiate alcuno appetito di mangiare; lo quale appetito viene meno passato una ora, perciò che 'l peggiore mangiare che sia, è quello che fa graveçça a lo stomaco, overo per lo quale l'alito doventa angoscioso, et maximamente alla cena.

[12] Gl Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 80, col. 2.34: Et colui che nel sognio gli pare entrare e d'andare per luogora molto strette et per fori, significa che llo istrumento de l'aito .i. dell'alito àe grande infermitade, la quale infermitade li tolle e lli vieta d'atirare a ssé quanta aere gli fa bisognio.

[13] Fazio degli Uberti, Rime d'amore, a. 1367 (tosc.), 5.16, pag. 13: Ma pur sarò di lei in fin che l'alito / potrò nel petto per forza raccogliere...

2 Soffio di vento.

[1] f Giordano da Pisa, Prediche, XIV in.: Ad ogni vento si volge, ad ogni alito si muove. || Crusca (3) s.v. alito.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 23.114, vol. 3, pag. 387: Lo real manto di tutti i volumi / del mondo, che più ferve e più s'avviva / ne l'alito di Dio e nei costumi, / avea sopra di noi l'interna riva / tanto distante, che la sua parvenza, / là dov'io era, ancor non appariva: / però non ebber li occhi miei potenza / di seguitar la coronata fiamma / che si levò appresso sua semenza.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 109.16: lo nero alito, ch'esce della bocca stigia, guasta l'avvelenate erbe.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 189.11: sopra la quale li uccelli non potevano volare senza pena; tale alito venendo fuore della foce, scuro spargevasi nell'aire ismisuratamente in alto.

[u.r. 13.12.2017]