ALLACCIARE v.

0.1 adlacça, alaçare, alaçato, alaçça, alacce, alaccia, alaccialo, alacciano, alacciare, alacciati, alacciato, alacciava, alacciavano, alaccio, alacciò, alacciolsi, alacciossi, allaça, allaçado, allaççare, allaççase, allaccata, allaççata, allacce, allaççe, allaccese, allaccia, allacciano, allacciao, allacciare, allacciarmi, allacciarsi, allacciasi, allacciata, allacciate, allacciati, allacciato, allaccio, allacciò, allàcciom', allacciòno, allaccise, allacia, allaciati, allacissi, allaczati, allaza, allazao, allazare, allazari, allazatalela, allazato, allazza, allazzari, allazzata, 'lacciato.

0.2 Da laccio.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 2.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Lambertuccio Fresc., XIII sm. (fior.); Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Legare con un laccio. 1.1 Mettere le briglie (a un cavallo). 1.2 Fig. Ridurre qno in soggezione, in condizione di non poter reagire, all'impotenza. 1.3 Unire a qsa che si va costruendo, nel processo della sua costruzione. 1.4 Legare i lacci (di un indumento) per fermarlo addosso a qno o a sé. 1.5 [Nell'edilizia]. 1.6 Bendare (una ferita). 1.7 [Vet.] [Masc.] Legare (una vena, col filo). 1.8 Allacciare i giudizi: formulare giudizi (?). 2 Prendere al laccio. 2.1 Fig. Conquistare (la fiducia, il favore, l'obbedienza di) qno con l'inganno.

0.8 Pietro G. Beltrami 10.10.2006 [prec. red.: Veronica Orazi, Chiara Coluccia].

1 Legare con un laccio.

[1] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 80, pag. 141.8: Ed elli disceseno incontenente e allacciòno li loro cavalli a uno albore...

[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae II.64, pag. 253: E quel che, come un nodo un cervio allaccia, [uno animal s' allaccia,] / Con funi, con parole [Co la lingua possente] legò 'l sole / Per giugner de' nemici suoi la traccia...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 31, pag. 332.35: e similmente ristrignersi la persona, fare epa del petto, non in su' lombi ma in su le natiche cignendosi come gatti allacciarsi anzi legarsi...

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 18, pag. 119.24: improvedutamente gli [[al leone]] venne messo il piè in uno de' detti lacci, per modo che sua forza né ingiegno né suo argomentare non valeva nulla, perciò che quanto più tirava più s'alacciava.

- [In contesto fig.].

[5] Petrarca, T.C. (Vat.Lat. 3196), 1357-74, 151, pag. 253: So di che poco canape s' allaccia / Un' anima gentil, quando ella è sola...

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), Prefazione, pag. 3.17: chi a servitudine d'amore è legato, altro non può la sua mente pensare se non di far sempre ne' suoi atti cosa per la quale maggiormente possa essere allacciato dalle catene di quello...

1.1 Mettere le briglie (a un cavallo).

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Lu modu..., pag. 570.38: Ancora si divi allazari [[il cavallo]] in tempu friscu e nebulusu, kí, si si piglassi in tempu di forti caldu, si purria dampnari in alcunu so menbru, tantu si miniria.

1.1.1 Porre una corda intorno al collo (del cavallo).

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 20, pag. 149.4: Dapoi ch(e) p(er)veneranno ad etade li cavalli ch(e) deiano p(ar)tire da le ma(m)me <et> devese domare li pollitri ch(e) se menano dallo armento devese ligieram(en)te allaççare de laccio grosso et forte convenevelem(en)te f(ac)to de lana voi de pili de cavallo...

1.2 Fig. Ridurre qno in soggezione, in condizione di non poter reagire, all'impotenza.

[1] Tomaso di Sasso (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), canz..17, pag. 91: Moro considerando / che sia l'amore, che tanto m'allaccia...

[2] Lambertuccio Fresc., XIII sm. (fior.), 101a.20, pag. 261: E, se l'atende, - o tende - in campo lacc[i]a, / Carlo, che sian de l'acc[i]a; / per certo, - vi racerto, - mal s'alacc[i]a...

[3] Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.), 3.14, pag. 352: e quando m'al[l]acciao, / credetti che facesse a voi volere / ciò che mi fosse gioia e gran piacere.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 90.136, pag. 372: Se non te piace, che posso valere? / De tal mesura la mente m'allaccia / l'amor che sì m'abbraccia, tolleme lo parlare, / volere ed operare, perdo tutto sentore.

[5] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 149, pag. 329: Loco stay la Luxuria, ke quasi on'homo adlacça / et de bructura inpada...

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 9, vol. 1, pag. 36.4: Vidi addunca comu la miseria cuntracta da Adam ni liga et allacia in peccatu.

[7] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33., pag. 291.11: lo viento me resospese nella forza de Calipsa, la quale con soa arte me allazao insembla co li miei compagni...

1.2.1 Fig. Tenere a freno.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 65, vol. 3, pag. 452.18: Più grande regno governa chi allaccia sua volontà, che chi avesse la signoria da occidente infino in oriente, e da mezzodì infino settentrione.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 245.105, pag. 288: e, non farò silenzo, / Iacopo di Donato [[...]] e, non alaccio / il mio dir per gli casi intervenuti, / Ugo e messer Giorgio in quelli sprazzi, / ch'han fatto tristi i maggior conosciuti.

1.2.2 Pron. Legare la propria sorte (a qno o qsa).

[1] Arrigo Baldonasco (ed. Panvini), XIII sm. (tosc.), 1.55, pag. 395: Donqua, Signor, vo' spiaccia / veder qual lui s'al[l]accia, / perchè à 'n tutto fallito / ed è così agiechito, / che seguitore / non fidi ben suo core / fin c'arà pensamento.

[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 5.59, pag. 505: ki de pigritia s' allaça, / degn' è de penare.

1.2.3 Unire strettamente (una persona a un'altra).

[1] Contr. madre e figlia, XIV (fior.), 48, pag. 17: «Madre, coteste parole / paionmi da quocere accia, / ché ll'Amor, più che non suole, / coll'amante pur m'alaccia...

1.3 Unire a qsa che si va costruendo, nel processo della sua costruzione.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 6.4009, pag. 361: Di chi con l'arco in cielo pur minaccia, / Le femora conforman le saette; / E Capricorno le ginocchia allaccia. || (Dell'azione dei Segni zodiacali nella formazione del corpo umano).

1.4 Legare i lacci (di un indumento) per fermarlo addosso a qno o a sé.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 372.9: Lo figliuolo del re si fece alacciare l'elmo al più tosto ch'elli puote...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 35, pag. 252.1: Rancellina stava sopra lo muro de la città, e raguardava la sua prodezza, la quale Rancellina li aveva allacciato l'elmo all'uscire de la porta, e baciatoli li suoi belli occhi più di trenta fiate.

[3] Cione Bagl. (ed. Marti), XIII/XIV (tosc.), 12, pag. 772: Embraccio el scudo, allàcciom'el cappello...

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 213.8: et quandu li vinni ad allazzari l' elmu, li parlau in kistu modu...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 29, pag. 106.10: e che io con le propie mani t' avessi allacciato l' elmo...

1.5 [Nell'edilizia]. || Signif. esatto non det.

[1] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 93.6: Giovanni Belchari, Vigi Grilli, Bancho Falchi, maestri su. Giovannino d' Alberto, Gierino Marchi, Bartolo Vannugi, Biagio Biagi, per manovali su. Alla ruota giù di sotto: Lapuccio Benucci, Bartolo d' Ellero, Bughante Boncienni. Giunta Alberti a allacciare. A seghare marmi: Baldino Nepi, Alesso Naldi. A portare pietre, IJ. A murare alla chiesa, cioè alle colonne...

1.6 Bendare (una ferita).

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 17, pag. 174.34: miedici, li quali li Grieci aveano co lloro, dolcoratale quella feruta de suavi oguyenti et allazatalela bene commo convenne, lo re Menelao ancora retornao a la vattaglya...

1.7 [Vet.] [Masc.] Legare (una vena, col filo).

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 39, pag. 599.37: Allaza e fagla la vina mastra du lu latu di la coxa, comu in lu capitulu di li spavani si conteni la cura.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 111, pag. 236.5: resallate le plage d(e) le grappi allaççase et talgase la mast(ra) vena da la p(ar)te d(e)nanti d(e) la cossa

1.8 Allacciare i giudizi: formulare giudizi (?). || Es. sospetto; e art. masch. plur. è presente nel testo, ma sporadico.

[1] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 411.16: in quello cotale luogo s' alacciavano spesso e giudici nel fatto dell' amore... || Cfr. Ov., Ars, I, 83: «Illo saepe loco capitur consultus Amori».

2 Prendere al laccio. Prendere e allacciare.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 25, pag. 34.18: Non vi lassate prendare nè allacciare come bestie...

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 23, pag. 281.10: Non vi lasciate prendere, nè allacciare come bestie...

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 3, pag. 245.13: Nella via dond' io andava, dice il Profeta, m' hanno nascosti i lacciuoli per prendermi e allacciarmi...

2.1 Fig. Conquistare (la fiducia, il favore, l'obbedienza di) qno con l'inganno.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 621, pag. 549: Tal hom va ben seguro, q' elo vien alaçato, / e tal cre' altri enganar, q' elo vien enganato...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 56, vol. 3, pag. 433.15: Lo malvagio uomo allaccia il suo amico, e lo inganna di sua bocca.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 4, par. 16, pag. 507.27: Lo 'ngannatore spirito suole talora molte verità innanzi dire, acciocché alla fine possa per alcuna falsità l' anima allacciare.

[4] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 717, pag. 280: «Tu me parli ad engano, ço m' è viso, fantina; / arguaiti e tradiçon me par' aver tanti, / ke de mala cristianitae te vego aver xemblanti; / lo meo animo tu te sforçi alaçare, / cun diti de filosofi me crei enganare...

[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 46, pag. 175.1: e ki canuschanu la veritate et abandugninu li lacci de lu diabulu, de li quali su allaczati a ffare la voluntate de lu demoniu

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 20, pag. 576.10: ma con giuochevole sguardo a tutti igualmente dono vana speranza, con la quale nelle reti del mio piacere tutti gli allaccio...

[7] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 4, pag. 376.23: E ancora David [[...]] allacciato della bellezza di Bersabea, la quale dal suo solajo vide, ch' ella si lavava, commise l'adulterio, e appresso il micidio.

[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 168, S. Caterina, vol. 3, pag. 1493.7: E mi par vedere che tu ci vuogli allacciare per mortale scaltrimento, da che tu ti sforzi di trarrerci per essempli di filosofi".

[u.r. 12.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]