0.1 alaga, alagando, alagarea, alagaréno, alagasse, alagavano, alaghò, allaga, allagado, allagando, allagano, allagante, allaganti, allagar, allagare, allagarono, allagasse, allagata, allagati, allagato, allagava, allagheranno, allagherebbe, allaghi, allaghò, allagò, allagoe.
0.2 Da lago (DELI 2 s.v. allagare).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).
0.7 1 Invadere d'acqua, inondare (anche fig.). 1.1 Bagnare abbondantemente. 1.2 Essere immerso, soffocare (in un liquido, fig. e in contesto fig.).
0.8 Chiara Coluccia 14.09.1999.
1 Invadere d'acqua, inondare (anche fig.).
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 5, pag. 119.34: E se questo bracio de mare non fosse, potareanose scontrare li fiumi asieme, e alagaréno e farénose uno braccio de mare de se medesmi; lo quale per forza entrarea e·llo mare magiure o alagarea la terra, che non se potarea abetare altro ch'a summo li monti, e ine non bene.
[2] Legg. S. Caterina, XIV in. (tosc.), str. 5.5, pag. 486: Or m'intendi, sire, / di ciò che mi dici non sono vaga, / Geso Christo non voglo disdire: / un fiume di gratia che mmi allaga / che dentro al core mi fa risbaldire, / che mmi dona ciò che mmi bisogna, / sì ch'io poco curo tua rampogna; / dolorosa fia la tua vergogna, / chè vorrai e non potrai morire ».
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 12.18, vol. 3, pag. 191: Come si volgon per tenera nube / due archi paralelli e concolori [[...]] e fanno qui la gente esser presaga, / per lo patto che Dio con Noè puose, / del mondo che già mai più non s'allaga...
[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 5, 94-108, pag. 87, col. 2.20: e dixe che 'l demunio fe' levare vapuri in l'aere, li quali resoludi sparseno tanta aqua che quella contrada dove era lo corpo de custui allagò e siando allagado, l'acqua che tende al più basso logo menò questo corpo in l'Archiano...
[5] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 69, pag. 20: E 'n quel punto allagò sí la contrada / che ricoperse d'intorno ogni strada, / e disertando va alberi e biada / quanto prende, / cacciando a terra tutte le chiudende, / e fra le vigne duramente offende, / e talor case, dove l'acqua scende, / sí ruvina.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 339, vol. 2, pag. 508.14: Ma bene ebbe tanto ardire Castruccio e tanto gran cuore, che istando in Signa cercò con grandi maestri se si potesse alzare con mura il corso del fiume d'Arno a lo stretto della pietra Golfolina per fare allagare i Fiorentini, ma trovarono i maestri che 'l calo d'Arno da Firenze infino là giù era CL braccia, e però lasciò di fare la 'mpresa.
[7] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott.208.3, pag. 361: Fiume di sangue e acqua quella piaga / versava con grande rigol e onde / sì che la croce e la terra n'allaga / e l'umana natura se n'infonde.
[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 29.81, pag. 420: Quel sommo Ben, che move i ciel, secondo / che girar vedi, con vertù e con lume, / e che ha dato legge a tutto il mondo, / vuole che, per natura, questo fiume / si spanda semel l'anno per Egitto / e che allaghi il paese, per costume.
[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 63, terz. 83, vol. 3, pag. 207: Nota Lettor, che fra gli altri trattati, / che fe Castruccio, crudeli, ed alpestri, / perchè i Fiorentin fossero annegati, / fu, ch'el cercò con solenni maestri, / di rimurar la Pietra Golfolina, / acciocchè 'l fiume d'Arno in quà balestri, / per allagar la Città Fiorentina...
[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott.230.7, pag. 366: Dolente più che madre o nud[r]itrice, / di lacrime quel santo viso allaga / e po' bagiando gìe ciascuna piaga.
1.2 Essere immerso, soffocare (in un liquido, fig. e in contesto fig.).
[1] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 14.3, pag. 676: Io trovo che l'un cieco l'altro guida: / e trovo gente de suo danno vaga, / la qual en asto nel profondo allaga, / ed a se stessa subiugare aìda.
[2] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 2. (a. 1374), pag. 15.17: Non è dubbio che, per vedere el maestro suo, ella allaga di sangue.
[u.r. 13.12.2017]