0.1 alascia, alasciano, allasciò.
0.2 Da lasciare.
0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).
0.5 Locuz. e fras. allasciare il ventre 2.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Non impedire (o, non impedendolo, favorire) un movimento (in partic. con valore modale). 1.1 Pron. Perdere tensione (verso uno scopo); desistere. 2 Fras. Allasciare il ventre: provocare un effetto lassativo.
0.8 Veronica Orazi 15.02.2002.
1 Non impedire (o, non impedendolo, favorire) un movimento (in partic. con valore modale).
[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 20.14: E perochè vide che 'l cinghiale non avea che mangiare, s'allasciò cadere quelle frutte ch'egli avea raccolte in grenbo, e il cinghiale ne cominciò a mangiare.
1.1 Pron. Perdere tensione (verso uno scopo); desistere.
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 32.38, pag. 119: Le doglie a l'omo face / pacïente portare, / né disperar no· lascia; / fino, valente face / cui stringe d'aquistare, / e già mai non s'alascia.
2 Fras. Allasciare il ventre: provocare un effetto lassativo.
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 159.1: Altre maniere di sosine, sì come avosine, dicono molti filosafi ch'elle alascianoil ventre, sì come disse Ghallieno; e Diacoridese dicie ch'elle ristringono.
[u.r. 13.12.2017]