ALLECERARE v.

0.1 aleceròne, allecerare, allecerati, allecerato.

0.2 Etimo incerto. || Prob. da licere, lecere sost. (non presente nel TLIO), ma cfr. Ageno Gloss. e Ugolini Gloss, con altre ipotesi.

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Licenziare, congedare. 2 Sost. Atto, effetto del licenziare, del congedare.

0.8 Veronica Orazi 18.02.2002.

1 Licenziare, congedare.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 62.124, pag. 256: «Quilli che so coniogati / non serò da star con frati: / serò da te allecerati, / averòi so mio guidato».

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 44.19, pag. 173: La seconda orazione, / donne dé'esser pregato, / ch'esso venga ad avetare / lo cor nostro consecrato; / e servise puoi sì mundato, / ch'esso ce possa rennare: / serìa laido allecerare, / puoi ch'è fatta la 'nvetata.

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 18.50, pag. 130: Comiatato, sì mustro l'anvito, / che so' scalzo e mal vestito, / e 'l corpo mustro afrigolito, / perché del suo me sia donato. / Ma a quil che covelle me dona / mustroli leta persona; / ma molto m'agronno se sona / la voce ch'e' sia allecerato.

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 178.5: MCCCX In quisto millessimo, dì XIIIJ de luglo, el comuno de Peroscia aleceròne onne gente ch'era venuta enn aiutorio e onne vicinança, salvvo CC cavaliere e una quantità de balistriere, el quagle remassero a la guarda de Marsciano.

2 Sost. Atto, effetto del licenziare, del congedare.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 67.79, pag. 280: «Vedennote pentuta, sì ce voglio artornare, / ancor me fosse fatto villano allecerare: / non voglio che tuo pare facesse lamentanza / ch'eo facesse fallanza de lo legale amore».

[u.r. 15.01.2018]