ALLEGARE (2) v.

0.1 alegado, alegano, alegar, alegarono, alegati, alegò, aligata, allega, allegado, allegandosi, allegar, allegare, allegarono, allegaronsi, allegarsi, allegarvi, allegasene, allegasse, allegata, allegate, allegati, allegato, allegatosi, allegavano, alleggere, alleggaro, alleghati, allegherà , alleghi, allegò, allegossi, allica, alligare, alligati, alligato.

0.2 Lat. alligare (LEI s.v. alligare).

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 3.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.).

In testi sett.: Ugolino Buzzola (ed. Orlando), XIII sm. (emil.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Il signif. 'allearsi' in 1.1 è attestato con numerosi esempi solo in Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

0.7 1 Unire con un legame (qsa a qsa altro), costringere con un legame, legare (anche fig.). 1.1 Far lega (con qno), allearsi. 2 Far lega fondendo i metalli. 3 Provocare nei denti la sensazione che siano legati.

0.8 Chiara Coluccia 12.10.1999.

1 Unire con un legame (qsa a qsa altro), costringere con un legame, legare (anche fig.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 16, pag. 306.1: Ed anco è buono allegarvi il fuoco alla pietra, per vedere là 've ella cade.

[2] Ugolino Buzzola (ed. Orlando), XIII sm. (emil.), 12, pag. 69: Chi spera grano d'amorosa spica / com'io, ch'atendo del turbato chiaro, / non pur aspetta suo colore pallica; / anzi, dal core vertù vi s'allica...

[3] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), c. 1, pag. 351.1: Però che conciosiacosachè pella procuraçione e mal conforto del dimonio questi mortali vitij e massimamente l'avariçia siano dischorsi sopra la terra et siano allegati all'anima de' mortali...

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 5, par. 9, pag. 176.12: «Cierto me non tanto solamente essere allegato, ma morire sono apparecchiato in Jerusalem per lo nome del nostro singnore Giesù Cristo».

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 290.11: Le quale sorelle, quando la fortuna aduceva li naviganti in quella ysola, non tanto per loro bellecze quanto per incantaccione de l'arte loro, le allegavano per tale modo che no se potevano may partire da epse poy ch'era dentro, non curavano de null'altra cosa e se alcuno era ribello a lo suo commandamento incontenente lo transformavano e redocevano per loro incantaccione in bestie.

1.1 Far lega (con qno), allearsi.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 127 rubr., vol. 2, pag. 328.14: Come Spinetta marchese s'alegò co' Fiorentini contra a Castruccio, ma tornò a vergogna de' Fiorentini.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 118, vol. 2, pag. 322.19: E nonn è da maravigliare, che i Genovesi erano i più ricchi cittadini e' più possenti in quello tempo che fossono tra' Cristiani, né eziandio tra' Saracini; e coll'una parte e coll'altra erano allegati i signori e comunanze di grandissima potenzia, come è fatta menzione.

2 Far lega fondendo i metalli.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 20.2: Mo' avemo nui allegado de intrame IJ le sorte e avemo marche 3, in le qual de' aver onçe 12 d'arçento a 4 onçe per marcha et avemo veçiudo per raxion che ben avemo alegado a dreto e per questo modo devemo allegar, che tutavia devemo alegar a 2 a 2 e devemo començar tutavia de quello ch'è menor che la moneda che nui devemo fare e tanto, quant'è 'l da menor infina la moneta che nui vollemo fare, tanto devemo tuor del maçor, e s'elli fosse 3 bollçoni o 4, o 5, tutavia se die allegar a do a do, lo menor cum lo maçor.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 522.22: dice tre carati d'oro fine, del quale il fiorino de l'oro di Firenze è allegato fin a di XXIIIJ carati.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 342.28: È di nicistade a mercatanti sapere allegare argento et oro per fare monete d'oro o d'argento o piccioli...

3 Provocare nei denti la sensazione che siano legati.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), Provenzano, 88, pag. 911: A Cristo mercé kiamamo, / ke dïa la ragione / a quei k'ama el Komune / più ke sé o i parenti: / mangia 'l padre tal bokone / k'al figliuolo allega i denti.

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 7, pag. 18.9: «I padri nostri manicaro l'uve acerbe, e' denti de' figliuoli ne sono allegati».

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. I, pt. 1, cap. 9, pag. 16.7: cioè 'i padri mangiaro l'uva acierba e i denti de' figliuoli s'alegarono', cioè i padri feciono male e i figliuoli ne saranno puniti...

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 1, pag. 232.16: E per questo dice la Santa Scritura: «I padri vostri mangiarono l'uve acerbe che a voi hanno allegati i denti.»

[5] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), L. 1, cap. 3, pag. 84.34: Non «hanno mangiato e padri l'uva acerba, e' denti de' figlioli se ne sono allegati?».

[6] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger. 31, vol. 7, pag. 160.2: 30. Ma ciascuno morrà nella sua iniquità; e ogni uomo il quale mangerà l'uva acerba, allegherà li suoi denti.

[u.r. 15.01.2018]