ALLEGGIARE v.

0.1 aleggerà , aleggia, aleggiarono, aleggiate, alegia, alegiarsi, alegiavano, alleggeranno, alleggi, alleggia, alleggiando, alleggiar, alleggiare, alleggiarle, alleggiarmi, alleggiaro, alleggiarono, alleggiarsi, alleggiasse, alleggiata, alleggiati, alleggiato, alleggiava, alleggiera, alleggierà , alleggiò, alleggiolli, allegia, allegiar, allegiasse, allegiate, allegiò, allezar, 'leggiar.

0.2 Lat. alleviare (LEI s.v. alleviare, 2, 123.21).

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 4.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Pucciandone Martelli (ed. Avalle), XIII sm. (pis.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

0.7 1 Diminuire l'entità di qsa. 1.1 Fig. Sgravare, diminuire l'intensità di un sentimento, una sensazione negativa o dolorosa (legame, pena, sofferenza, timore, fatica). 1.2 Portare conforto, sollevare. 2 Togliere, dismettere qsa che si indossa (indumento, arma). 3 Alleggerire (un'imbarcazione) del carico. 4 Incoraggiare, indurre? 5 Alleggiare la carne: signif. incerto: concedere, concedersi libertà eccessive? 6 Signif. non accertato.

0.8 Veronica Orazi 23.04.2002.

1 Diminuire l'entità di qsa.

[1] Stat. fior., c. 1324, cap. 88, pag. 111.29: E che nel nuovo estimo che si farà, per vigore del capitolo del Costituto del Comune di Firenze fatto, i Priori e 'l Gonfaloniere non possano alcuno menomare, overo provedere, e alleggiare, che per minore estimo si paghi, che allibrato fosse, non ostante concessione allora fatta overo che si facesse per vigore d'alcuno capitolo, overo reformagione...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 66.14: Sia licito a me che debbo perire per le forze del fuoco, perire per lo tuo fuoco, e alleggiare la pistolenza per l'autore. || Ov., Met, II, 280-81: «liceat periturae viribus ignis / igne perire tuo clademque auctore levare!»

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 25, pag. 114.25: E quando cresce in barbe, vuolsi un poco sollevare, e alleggiare col sarchiello, sicchè in quelli spazj, che son tra l'uno e l'altro, il porro già levato in suso sie costretto d'ingrossare.

1.1 Fig. Sgravare, diminuire l'intensità di un sentimento, una sensazione negativa o dolorosa (legame, pena, sofferenza, timore, fatica).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 61.9, pag. 205: Lo savio il dice, ed è ver paragone, / omo, in sua passïone, / membrar lo scampo, come sïa presto: / ché mal per mal no aleg[gi]a, ché mag[g]iore / aluma foco e ardore, / e per sovrabondanza trasnatura / senno e misura, reo face peggiore...

[2] Pucciandone Martelli (ed. Avalle), XIII sm. (pis.), 77, pag. 151: Mercié, madonna, agiate provedença / d'allegiar lo meo gravoso male!

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 162.14, pag. 326: Se ttu 'l fai, d'ogni mal m'avrà' guerita / E alleg[g]iata d'ogne mia pesanza».

[4] Federico dall'Ambra, XIII ex. (fior.>ven.), 2.11, pag. 233: Dunqua meo core com tanto folleggia / che vole star in sua suggezïone / e del mio greve stato non m'alleggia?

[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 64.42: La seconda cosa, che molto conforta in tribulazione, si è pensare al merito, e al guiderdone di paradiso, che siccome disse san Paulo, molto s'alleggierà il travaglio quando l'uomo ha speranza d'averne grande merito.

[6] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 13, pag. 103.16: Vomire, sì come dicie Avicienna, sì è ispeziale medicina a purghare lo stomaco de' malvagi omori, e la testa, e poi apresso tutto il corpo; onde chi -l fae seconda mente ch'elli dee, sì conserva la santade e la virtude del corpo, che aiuta e conforta la virtù delo stomaco a quociere la vivanda, perciò ch'elli sì purgha i malvagi omori ch'alo stomaco sono contrarii e alegia la testa e fa buono vedere e rende l'apetito e la volontà del mangiare a coloro ch'ànno abominazione...

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 22.22, vol. 1, pag. 365: Come i dalfini, quando fanno segno / a' marinar con l'arco de la schiena / che s'argomentin di campar lor legno, / talor così, ad alleggiar la pena, / mostrav'alcun de' peccatori 'l dosso / e nascondea in men che non balena.

[8] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 5, ott. 3.8, pag. 383: speranza d'altra parte li suoi guai / faceva alquanto più lievi passare; / così di cose varie si gravava / dentro al pensiero, e simil s'alleggiava.

[9] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 47.13: però disse bene Almansore, che usare l'uomo colla donna rallieva il corpo et rallegra l'animo, rimuove l'ira e 'l pensiero, il capo alleggia e conforta i sensi...

[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 22 parr. 10-14, pag. 346.3: Questo punto se intende cossì: che questo, che mostravano tal volta el dosso per alegiarsi la pena...

1.2 Portare conforto, sollevare.

[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 64, pag. 489: Adunque com' farag[g]io, amor mio bello, / se voi non m'aleg[g]iate anzi ch'i' cag[g]ia?

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 353.14: e certo in quello tempo, nel quale egli fu spogliato d'uno ottimo suo figliuolo giovane, il quale allora era più da alleggiare con conforti che da aggravare con pestilenze.

[3] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I. 13.7, pag. 15: ov'io l'ho miso / spesso, segnato con etterna stampa, / ch'invan, caro signore, ogn'altra vampa / ver me saetti del tuo paradiso: / questo m'alleggia, questo m'ha conquiso, / questo m'uccide, questo ancor mi scampa.

2 Togliere, dismettere qsa che si indossa (indumento, arma).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 228.14: Sole quasi mezzo la notte che venìa e quella ch'era passata, e per iguale spazio era di lungi dall'una e da l'altra: alleggiaro e corpi del vestire, e risprendero del sugo della grassa uliva, e incominciaro lo giuoco dell'ampio desco.

[2] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 19, pag. 129.2: Et presero lo suo cavallo et li fanti lo menano a una bella stalla et lui disarmarono. Et quando elli fue aleggerato dell'arme, et Galeotto riguarda et vide due delli compagni della Tavola Ritonda dentro da l'uscio.

3 Alleggerire (un'imbarcazione) del carico.

[1] Stat. pis., 1322-51, Aggiunte, pag. 580.11: Et qualumque piactaiuolo u vero schafaiuolo sarà chavato, cho' la sua piacta u vero schafa, della tascha predicta per andar allebbiare alcuno naviglio, aver possa per la dicta allebbiatura soldi sette di denari pisani ...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 267.4: levare e lasciare chi loro piace, per potere delle imbarcate merci, [e] sì del navilio, come della compensazione del getto in mare quando più fortuneggia, alleggiare la barca...

4 Incoraggiare, indurre?

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 12.26, pag. 166: Voi, donna, m'aucidete / e allegiate a penare: / da poi che voi vedete / ch'io vo dotto parlare, / perché non mi mandate / tuttavia confortando, / ch'eo non desperi amando...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 2, pag. 618.23: Le cui crudelitadi G. Mario per invidia alleggia: però che per troppa cupidezza di perseguitare li nimici, scrollò l'ira sua malvagiamente, tagliando per villana crudelezza il nobilissimo corpo di Gajo Cesare...

5 Alleggiare la carne: signif. incerto: concedere, concedersi libertà eccessive?

[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 65.2: Per ciò vi dovete guardare di troppo mangiare e di troppo bere, per la carne temperare. Ben è folle chi la sua carne troppo allegiasse: non è maravillia se l'uomo pecca, ma de lo ricadere mi maravillio.

6 Signif. non accertato.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 11, par. 7, pag. 232.35: Ché sse 'l principante il popolo alleggiasse o predichasse lo stato di povertà e digittato...

[u.r. 15.01.2018]