ALLENARE (2) v.

0.1 alen', alena, alenando, aleni, aleno, allena, allenando, allenar, allenare, allenate, allenato, allenò.

0.2 Da lenare.

0.3 Poes. an. sang., 1270-71: 1.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. sang., 1270-71; Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Scemare.

0.8 Chiara Coluccia 09.09.1999.

1 Scemare.

[1] Poes. an. sang., 1270-71, 5, pag. 69: E no(n) allena poi che sia co(n)teso / p(er) aqua nè p(er) çelo, tanto cale.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 17, pag. 114.13: E negato a' cacciati in tutta Grecia rifugio, per lo interdetto da quelli di Lacedemonia fatto, tutti fuggiro a Tebe, nel quale luogo fuoro sì allegramente ricevuti, e fatti tanti servigi, che non solamente allenò loro il dolore del paiese che perduto avieno, ma ritornò loro la speranza di poterlo racquistare.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 128 (?).6, pag. 203: Luna e stella mi par tenebrata, / salvandone una, che già non s'allena / e per vertute nel cielo è formata; / per lei lo sole si commove e mena.

[4] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 7.47, pag. 53: La doloroza pena / ov'[e]o sono distretto interamente, / la qual mi dà sovente / morte passïonal tuttor vivendo, / e c'un'or' non m'allena, / da quella ch'i' amo in me pro[pïo] scende, / che ciascun'ora accende / gravozo in me languir, lasso!, dolendo, / ché crudeltà mi mostra in sua senbiansa / e con fèr'orgogliansa, / servendo lei, disdegna il meo servire...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.38, pag. 266: sì forte t'ha legato, / che tutto te se' dato, ià non pòi contradire; / ben so che a morire questo amor sì te mena, / da puoi che non allena, né cessa suo calore.

[6] Girardo da Castelfior., XIV in. (tosc.>ven.), 6.12, pag. 206: E fatto m'ha sì conto / de quella a cui servir mai non m'aleno, / che d'ella non ten freno / a darme stato d'amoroso abento.

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 54, pag. 118.6: Dopo tutto questo, il Sospiro, ch'appoco insieme cominciava ad allenare, fece maggiore allenamento, e rimase. || Il volgarizzatore fraintende Sen., Ep., VI, 54, 6: «suspirium illud, quod esse iam anhelitus coeperat, intervalla maiora fecit et retardatum est».

[8] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 166.14: Quella, portata per l'aria col carro che le fu dato, capitò in Scizia; e in su l'altezza dell'aspro monte chiamato Caucasso allenò i colli de' serpenti: e vide la Fame, ch'ell'andava cercando, in uno campo pieno di pietre...

[9] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott.158.6, pag. 348: con gravosa pena / piangendo van lor dolorosi danni, / e 'l pianger di Maria nïent'alena; / sì che passarono 'nnanzi a la porta: / parie la donna, più che viva, morta.

[u.r. 15.01.2018]