ALLETTERATO agg./s.m.

0.1 allecterato, alletterati, alletterato, allitterati.

0.2 Lat. mediev. allitteratus.

0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.).

0.7 1 Dotto, istruito. 2 Sost. 2.1 Chi sa leggere (opposto all'analfabeta).

0.8 Pär Larson 20.11.1998.

1 Dotto, istruito.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 8, pag. 14.18: Quivi facendo cavare la reina per gittare la prima pietra del fondamento, fu trovato uno capo di bue; e ciò vedendo uno sacerdote, ch'era molto alletterato, disse alla reina: «Qui non è buono fondare, imperciò che il bue che porta il giogo significa che questa terra, che tu vuogli fare, sarebbe sempre ad altrui soggiogata».

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 31, terz. 75, vol. 2, pag. 85: Poco vi stette, che fu conosciuto / per ignorante, non alletterato, / e 'l Papa poi, che si fu avveduto...

2 Sost.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), Predica 3.51, pag. 9.34: Or diresti tu: 'Come mi di' che sono stolti tutti quegli che fanno il peccato? Noi veggiamo de' grandi allitterati che stanno in peccato, e ecco l'usuriere, che parrà ch'abbia tutto 'l senno del mondo; altrimenti come farebbe l'usura?' Dicono i savi che questo senno e questo conoscimento è in due modi: uno in genero e uno in particulare. Di questi allitterati e degli altri molti, ben sono savi...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, proemio, pag. 334.1: l'avarizia sempre cresce; allora ama l'avaro più le sue ricchezze, quando elli non puote più lavorare in aquistare ricchezze; l'avarizia non rispiarma li alletterati, nè gl'idioti.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 2, vol. 3, pag. 26.13: con tutto che in latino, come la mandòe, fosse più nobile e di più alti verbi e intendimenti per li belli latini di quella, ci parve di farla volgarizzare, acciò che seguisse la nostra materia volgare, e fosse utile a' laici come a li alletterati.

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 45, pag. 307.5: la seconda cosa fia per paura che la gente avrà di lui, però ch'elli farà grande e rigida sentenza sopra loro; la terza, ch'egli tirerà a sé tutti gl'alletterati, però ch'egli saprà tutte e sette l'arti sì naturalmente ch'egli farà maravigliare chiunque l'udirà parlare...

[5] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 330.37: Iuliano fu ferito e non seppe da cui et poi ritornò a' suoi ferito e la ferita li fece tanto sangue che morie. E era grande allecterato e picciolo di persona e molto forte e sicuro e fue catholico e poi fu apostata che rinnegò la chiesa e fecele molti mali e fece uccidere molti cristiani.

2.1 Chi sa leggere (opposto all'analfabeta).

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. XXXV, p. 357: accioché gl'alletterati ricevessero diletto, e consolazione, et havessero vere cognoscenza della detta storia, compuosi la presente opera...

[u.r. 11.05.2006]