0.1 allibramento.
0.2 Da allibrare.
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior): 1. || Cfr. il Breve degli Officiali del Comune di Siena del 1250: «illos sic allibratos scribi faciemus per notarium nostrum in libro allibramenti Comunis per contratas» (Banchi, Breves Officialium, p. 90).
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Ute Limacher-Riebold 02.03.1999.
1 Iscrizione nel libro del censo.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 21, pag. 423.11: Questo è quello primaio e chiarissimo dimostramento che veragemente mostṛ fatto il comandamento che ogne uomo s'allibrasse, che Cesare d'ogne uomo fosse prencipe e segnore, e' Romani di tutte le cose del mondo fossero segnori: nel quale allibramento colui, che tutti gli uomini fece, volle essere trovato uomo, e tra gli uomini scritto.
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 352, vol. 1, pag. 253.33: Et sia tenuto et debia, la podestà, constregnere tutte et ciascune femine, messe in possessione de le cose et beni del marito suo morto, o vero vivo, per contumacia o vero sententia, o vero per altro modo, pagare ogne datio per le sue dote et donagione per le noze, non ostante alcuno capitolo di constoduto, per cagione de le cose ne la possessione de le quali messe fuoro, et le quali detengono, secondo che fuoro allibrate nel tempo dell'allibramento...
[1] ? Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), 1.6, cap. 21, pag. 423.26: la quale specialmente volle che fosse quando venne che si dicesse cittadino di Roma, e all'allibramento essere dello allibramento di Roma.
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 360, vol.1, pag. 257.19: Et de le cose, le quali li fratelli tutti avaranno allibrate nel allibramento del comune, non oda o vero udire permetta, la podestà, alcuno di loro, el quale dicesse esse o vero alcuna d'esse non essere comunali.
[u.r. 11.05.2006]