ALLUMINATO (1) agg./s.m.

0.1 alluminata, alluminati, alluminato, alluninatu, alumenato, aluminato.

0.2 V. alluminare 1.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

0.7 1 Illuminato, investito di luce. 1.1 [In senso morale e spirituale]. 2 Dotato della vista. 2.1 Sost. Chi è dotato della vista, vedente.

0.8 Alessandro Pancheri 10.03.1998.

1 Illuminato, investito di luce.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III cap. 14, pag. 237.9: Dico che l'usanza de' filosofi è di chiamare 'luce' lo lume, in quanto esso è nel suo frontale principio; di chiamare 'raggio', in quanto esso è per lo mezzo, dal principio al primo corpo dove si termina; di chiamare 'splendore' in quanto esso è in altra parte alluminata ripercusso.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), 142. c. 22, pag. 500.5: Vidi la figlia di Latona ec.. Dice, che vide la Luna alluminata senza quella ombra, della quale fece questione sopra, capitolo II Paradisi; però che ora considerava ogni cosa in sua propria essenza.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 50, terz. 12, vol. 3, pag. 57: Ed e' rispose: Datemi un sicuro, / e farogli vedere a mano, a mano, / s'egli è in luogo alluminato, o scuro.

1.1 [In senso morale e spirituale].

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 38 vol. 2, pag. 19.19: Or non dico, perchè lo stato della prelazione sia rio, anzi è buono; ma dico, perchè richiede l'uomo molto perfetto, ed alluminato; e perchè massimamente è luogo, ed offizio di Dio, e di grande riverenza.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 48, pag. 143.23: Io quando mi ricordo di coloro cui amo e da cui sono amato, sempre mi sete ne l'anima mia, disiderando che Cristo vi si dia con ogni alluminata verità, e che esso vi faccia tutte virtuose e sante; tutte mi sete nell'anima.

[3] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 34 bis, pag. 151: Ave, virgo Maria, / la sanctissima pia. / Ave, virgo beata, / gemma alluminata, / regina incoronata, / chiara stella da dia.

2 Dotato della vista.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I cap. 15, pag. 643.25: L'umilitá è cieca di vedere gli altrui difetti, ma è molto alluminata in vedere i suoi.

2.1 Sost. Chi è dotato della vista, vedente.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 23, pag. 248.13-4: Dissimile sarà che uno bello omo, cum belli atti e cum belli regimenti, amarà una sozza femena, cum laidi atti e co· llaidi regimenti, e ella non amarà lui, e econtra; e c'uno savio se inamori d'una pazza, e econtra una pazza d'uno savio; e uno alumenato d'una cieca, e econtra una cieca d'uno alumenato; e 'l signore de l'ancella, e econtra la donna del servo.

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 19, pag. 27: V. Nasce[r] folle de sapiu, questo è bene probatu: / De baptiçatu nascere filiu non baptiçatu, / Et de corrocta vergene, de cecu alluminatu; / De lingaio non curete, se·ll'omo è sforlingatu.

[3] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 10.6, pag. 44: Pandaro disse: - Troiolo, i' conosco / che tu di' 'l ver, ma spesse volte avvene / che quei che sé non sa guardar dal tosco, / altrui per buon consiglio salvo tene, / e già veduto s'è andare il losco / dove l'alluminato non va bene; / e benché l'uom non prenda buon consiglio / donar lo puote nell'altrui periglio.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 91, pag. 209.4: Minonna Brunelleschi da Firenze fu ne' miei dì, e fu cieco, come che in molte cose passava gli alluminati, per tale che niuno suo vicino era, che, se aveva a mettere cannella in botte di vino, non mandasse per lo Minonna, che la mettesse; e io più volte il vidi, che mai non versava gocciola di vino, giucava a zara, e andava solo sanza niuna guida.

[u.r. 16.05.2006]