0.1 alpe, alpi.
0.2 Lat. alpes (LEI s.v. alpes).
0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Galletto, XIII sm. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350; Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. alpe appennina 1.2; alpe d'Appennino 1.2; alpi a Pennino 1.2; alpi appennine 1.2; alpi appennino 1.2; alpi di Casentino 1.2.
0.7 1 Montagna, catena montuosa. [In senso proprio, plur. più raramente sing.:] la catena montuosa che si estende a nord della penisola italiana. 1.1 [Come sinon. di luogo selvaggio o inospitale]. 1.2 La catena appenninica. 1.3 Terreno in montagna a bosco o a pascolo.
0.8 Milena Piermaria 17.02.2000.
1 Montagna, catena montuosa. [In senso proprio, plur., più raramente sing.:] la catena montuosa che si estende a nord della penisola italiana.
[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 88, pag. 526: El mondo non è causa sì forte né sì greve, / né qe se trove scrita en libro ni en brieve, / s'ela plas ale femene, ke a l'om no sëa leve: / p[l]ui son plene de rei arte qe le alpe de neve.
[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2394, pag. 258: Così fui giunto, lasso, / e giunto in mala parte! / Ma Ovidio per arte / mi diede maestria, / sì ch'io trovai la via / com'io mi trafugai: / così l'alpe passai / e venni a la pianura.
[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 15, pag. 311.18: Ma i Tedeschi e' Cimbri, essendo intera la loro gente, passate l'Alpi vennero in Italia.
[4] Galletto, XIII sm. (pis.), Canz. 2.42, pag. 287: Lo meo cor non fa fallo / se da me si diparte / e saglisce in voi al pè; / mai mi confort'a fallo: / non v'ho loco né parte; / e pió c'arcione in alpe / m'ha 'l piè legato e serra...
[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 19, pag. 68.14: e se ellino volessero levare sua oste [[di Cesare]], tollessero la lege a Pompeio et agli altri duca; e se non volessero ciò fare, di dieci legioni rimandarebbe l'otto, e le due lassassero a la guardia dell'Alpi in fino al mare d'Inghilterra, o almeno li rimanesse una legione da l'Alpe in fino a Vinegia...
[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 220.8: e conzò fosse chossa che llo imperador de Franza in Ytalia andasse, per uno zudio, el qual avea nome Sedachia, el fo abeverado, e in le alpe lu finì el dredan dì.
[7] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 18.3265, pag. 319: Nasce nell'Alpe del settentrïone / Cristallo fatto dell'antica neve / Secondo la comune opinïone...
[8] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 17, 1-12, pag. 328, col. 1.12: chiarezza la quale debolmente, çoè successivamente le si lassa aprendere'. E nota che de l'alpe de che fa l'A. menzione, si è quella ch'è tra Fiorenza e Bologna...
[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 63.17: E a Sitia non giovarono i suoi freddi: Caucaso arde, e Ossa con Pindo, e Olimpo maggiore d'ammendue, e l'alpi che sono in aria, e appennino pieno di nebbie. || Cfr. Ov., Met., II, 226: «aeriaeque Alpes et nubifer Appenninus».
[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 136.31: Ca issu Hannibal spandiu dannanti li pedi di Prusia li duy Spangni pilyati da Hannibal et levati a lu populu di Ruma, et li putiri di Franza et di Lumbardia reducti in sou put[i]ri di Hannibal e li altizi di li Alpi aperti per lu novu passayu sou...
[11] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 6.14: Poi appresso per diverse avventure Antenore con una grande compagnia d'una gente, che si chiamavano Eneti [[...]] sì ne venne nel più profondo golfo del mare Adriano, e cacciò li Euganei, i quali abitavano tra 'l mare e l'Alpe... || Trad. «inter mare Alpesque».
[12] Poes. an. perug., c. 1350, 148, pag. 19: Tanti d'Arezzo che mo fan capitolo / tal di contado con borgesi misti / tal fuor di l'alpe che mi placa 'l vitolo.
[13] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16 parr. 43-48, pag. 286.5: E non vol dir altro si non quale è quella regione che recipe lo dicto fiume chiamato Montone e che 'l porta a mare: questa è Emilia, che recipe questa aqua da la sinistra costa de l'alpe del monte Apenino e condùcesse a le mura de Ravenna.
[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 203.30: Puoi [[Annibale]] passao l'Alpi de cà in Pedemonti e venne in Lommardia, e là sconfisse Sempronio consolo de Roma ad uno fiume che se dice Tesino...
- [Con agg. esornativo:] alpe montanina.
[15] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 9.2, pag. 413: D'agosto sì vi do trenta castella / in una valle d'alpe montanina, / che non vi possa vento di marina, / per istar sani e chiari come stella...
1.1 [Come sinon. di luogo selvaggio o inospitale].
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 182.8: Ma pur cità dico che specialissimo è lloco o' ghaudio e pacie trovare senpre si dea, e ove dea refuggire chi ghaudio e pacie chiere; e, ss'è loco a guerra reputato alcuno, no è cità, ma alpi, ove alpestri e selvaggi se sogliano trovare homini come fere.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 8, pag. 53.15: Elli se n'andò in Italia, e sì mise tre legioni in iscritto, le quali avevano vernato in Aquilea; et elli n'aveva già due, e misele con queste, e furo cinque legioni; e misele verso Francia, e passò alpi e diserti.
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 12, pag. 101.6: ma non pareva a Cesare vittoria se non quella di vincere Pompeo. Et incontanente si mise al camino per alpi e per boschi, senza nullo sogiorno, tanto che fu a Brandizio per tôrre a Pompeo termine e speranza d'avere soccorso...
[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 8.57, pag. 224: Ahi, che non fuste nati / di quelli, iniqui schiavi, e vostra terra / fusse in alcuna serra / de le grande Alpi che si trovan loco! / e là poria pugnare / vostro feroce affare, / orsi, leoni, dragon' pien' di foco.
[2] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 27, pag. 218.4: Ancora il dicie per un'altra chagione migliore, che ll'Alpi dividono la Toschana dalla Romagnia...
- Locuz. nom. Alpe appennina, alpi appennine, a Pennino, (d') Appennino.
[3] Libro fiesolano, 1290/1342 (fior.), pag. 50.6: Per la qual cosa Anthon[i]o senatore con una militia di kavaliere cavalcone verso Fiesole. Onde quando Catellina lo 'ntese escio con sue seghuaci e andonne verso l'alpi appennine e ive si pusaro.
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. II, cap. 6, vol. 1, pag. 72.11: Avisiamo che passasse l'alpi a Pennino per la contrada di Casentino, e paduli poteano simile essere tra l'Ancisa e 'l piano di Fegghine...
[5] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 14, pag. 372.21: Prima ci dà l'altore i confini di Romagnia, cioè il Po e l'alpi Appennino...
[6] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 14, pag. 370.19: Fatta questa boccha di mare e divisa tutta quanta quest'alpe appennina...
[7] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 14, pag. 370.5: Ché dal principio suo, ov'è sì pregnio....Raconta questo spirito el nascimento di questo fiume d'Arno e dicie che nascie nell'alpe d'Appenino, la quale alpe comincia nella Magnia e viene oltre per la Lombardia...
- Locuz. nom. Alpi di Casentino (il gruppo appenninico di tale zona).
[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 30, pag. 152.5: e però dicie el maiestro Adamo ora nel testo, che ora muore di sete, e dicie, che si ricorda de' ruscielletti, che eschono degli Alpi di Casentino...
1.3 Terreno in montagna a bosco o a pascolo.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.26, pag. 154.10: Quanta bella e utile città e abbondevole si confonde! Piangano i suoi cittadini, formati di bella statura oltre a' Toscani, posseditori di così ricco luogo, attorniato di belle fiumane e d'utili alpi e di fini terreni...
[2] Doc. fior., 1334-45, pag. 156.14: Buoi, a I strada a II Cianpi Ducci a III fossato da Lamone a IIII Cianpi Ducci. 1 pezzo d'alpe che tocchò in parte nella divisa che si fecie dì I di g[i]ungno 1339...
[3] Doc. fior., 1334-45, pag. 155.37: Chonperammo, dì 30 di g[i]ungno anno 1339, da Michele di Dino Charboni quatro poderi chon chasa chasolari orti e arote e l'alpe tutti posti nel tenitorio di Chasalglia chome diremo apresso...
[u.r. 11.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]