ALTAMENTE avv.

0.1 aitamente, altamente, alta mente, altamenti, altamentre, altissimamente, altumenti, artimenti.

0.2 Da alto 1.

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Contini), XIII pm. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Lodi Vergine, XIV in. (ver.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. allogare altamente 1.4.1; amare altamente 4.6; essere innamorato altamente 4.6; levare altamente 1; locare altamente 1.4; maritare altamente 1.4.1.

0.7 1 In posizione elevata; a (grande) distanza da terra. 1.1 [Rif. al regno dei cieli]. 1.2 In posizione eretta (detto di animale, nell'espressione portarsi altamente). 1.3 [Di voce o suono, con verbi che ne indicano l'emissione:] con volume o tono elevato (o quanto meno percepibile). 1.4 Fig. In stato onorevole e prospero (spesso nella metaf. del servizio d'amore, rif. alla elevatezza di madonna o alla gioia da quella donata). Fras. Locare altamente qno (detto di Amore). 2 Con notevole estensione in altezza. 2.1 Estens. In gran quantità, con abbondanza, molto; grandemente, in sommo grado. 2.2 Fig. [Del dire o narrare:] estesamente, ampiamente; con dovizia (anche eccessiva) di termini. 3 Con notevole penetrazione, profondamente (in contesto fig.). 3.1 Fig. [Della capacità di comprendere:] a fondo, pienamente. 4 Fig. In modo degno di persona elevata, nobilmente. 4.1 [In relazione ad abilità guerresche (anche in contesto fig.):] con fierezza e coraggio, valorosamente; con destrezza, abilmente. 4.2 [In relazione a feste o riti:] con eleganza, con magnificenza; sontuosamente, solennemente (di una cerimonia religiosa). 4.3 [Rif. al portamento, spesso nelle espressioni andare, venire altamente:] con fare altezzoso; con atteggiamento superbo, magnificamente. 4.4 [Con verbi di espressione]. Cantare, dire, parlare, predicare, scrivere altamente: con elevatezza di pensiero, di contenuti, di stile; con tono nobilmente elevato; con dolcezza di canto (detto di uccello). 4.5 [Relig.]. 4.6 Fras. Amare (essere innamorato) altamente: amare una persona di condizione più elevata (per condizione sociale o nobiltà d'animo); amare con elevatezza di sentimenti. 5 [In dittol. sinon. con aspramente, per errore di traduzione o fraintendimento dell'originale].

0.8 Veronica Orazi; Elena Artale 01.10.2002.

1 In posizione elevata; a (grande) distanza da terra.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 18 (70), pag. 243.16: p(er) fargli grando honore avemoli fatti cavareri e misse alle nostre fo(r)che altam(en)te, scì che tuti li malifatori che volesseno fare semblante vegano done le quae denno recevere.

[2] Poes. an. urbin., XIII, 10.24, pag. 557: Quella ke lo portò nel ventre / vedealo pendare altamente, / und'era trista e ddolente / sença alcun consolatore.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 166.11: E acciò che la lunga via non ti spaventi, piglia e carri; piglia e dragoni, e quali tu temperi altamente con freni. || Cfr. Ov., Met., VIII, 795: «quos frenis alte moderere».

[4] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 10.1, pag. 165: La prima porta sta molto altamente / con gran monte de solfano e de pene, / ed è guardà molto fortemente / de guardian che fa stare Lucifero...

- [Rif. al volo, anche fig.].

[5] Colori rettorici, XIV m. (fior.), pag. 36.16: ma se volessi altamente in Rettorica volare, addomanda Tulio Campagnino, del Castello d'Arpino, principe d'eloquenzia e onore del sermone latino...

[6] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 7, 4.5, pag. 86: sì come tu facesti quel garzone / c'udiva volentier la buona favola / di quel matto villan c'andar lassòne / quel sì bello usignuol fuor di suo tavola, / el qual sì altamente po' volòne...

- Fras. Levare altamente.

[7] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 66.5: e prima arrappò della casa lo candelliere pieno di risplendienti lampane; e levatolo altamente, sì come suol fare colui che si sforza d'ammazzare lo toro colla scure del sagrificio, lo percosse... || Cfr. Ov., Met., XII, 248: «elatumque alte».

1.1 [Rif. al regno dei cieli].

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 43.11: e rasciugherà loro li occhi, sicchè giammai non piagneranno, nè non sentiranno nè male, nè dolore, ma per più altamente saranno con Dio iusto, e benigno, e pio in pace e in riso nella gloria di paradiso in saecula saeculorum.

1.2 In posizione eretta (detto di animale, nell'espressione portarsi altamente).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 95, pag. 309.41: Il buon puledro, siccome Vergilio disse, e 'l quale è di buono armento, si porta nel campo altamente, e piega bene le gambe, ed è ardito a passare un fiume... ||Cfr. Sen., Ep., XV, 95, 68: «altius ingreditur».

1.3 [Di voce o suono, con verbi che ne indicano l'emissione:] con volume o tono elevato (o quanto meno percepibile).

[1] Poes. an. urbin., XIII, 10.29, pag. 557: Voleali aiutare e nno potea, / ka quella gente non volia, / unde altamente lo plangea / e ddicea: «Fillo mïo amore.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 133.2, pag. 56: E Cesare parlò molto 'nfiammato, / altamente chiamò Metello e disse: / «Donqua se' solo a la difension dato?

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2172, pag. 106: Ch'el non ge romaxe nisun, / Che altamente non cridas / Digando: «Ben vegna lo baron Plaçidas».

[4] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 13, 22-36, pag. 242, col. 2.4: E però introduxe vosi a dire quello che disse nostra Donna. a la cena, quando Cristo fe' de l'acqua vino. Altamente, ... cum voxe alta.

[5] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 214.33: sì diga V patrenostri a reverencia de le V piage e de quello sangue precioso del Signore Salvadore, in silentio cum i compagnuni tuti; [[...]] et in fine de quili V diga altamente: «Et ne nos inducas in tentationem»...

- Parlare molto altamente contro (a) qno: rivolgersi a qno con voce molto alta e con foga, inveire contro qno.

[6] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 22, pag. 478.32: Ma quando Medea vidde che llo re e gli altri baroni e tutta l'altra gente guardavano a grande meraviglia, e che Gianson aveva mangiato i cuori de' suoi propii figliuoli, allora parlò Medea verso lo re Pelleus molto altamente e contra gli altri baroni...

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 779, pag. 310.27: uno Alesso di Francesco Borghini de' Baldovinetti, [[...]], si dolse il febbraio passato, come appare nella rubrica 775, parlò molto altamente contro a' capitani, di che ne fu condannato...

1.4 Fig. In stato onorevole e prospero (spesso nella metaf. del servizio d'amore, rif. alla elevatezza di madonna o alla gioia da quella donata). Fras. Locare altamente qno (detto di Amore).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 875, pag. 58: Pensai o' è l'enperador / E 'l papa e li vavasor / E re e dus, marqes e conti / Qe destrençëa plan e monti, / Q'eu me 'n recordo morti tanti / Qe de vivi non so' cotanti, / Qe stava al mondo sì altamente / Q'eu no 'l savrïa dir a mente.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 26, pag. 176: il vostro cuor valente / poggia sì altamente / in ogne benananza / che tutta la sembianza / d'Alesandro tenete, / ché per neente avete / terra, oro ed argento...

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 21.1, pag. 47: Amor tanto altamente / lo meo entendimento / ave miso, che nente / aggio ardimento di contare e dire / como di lei m'ha priso...

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 28.33, pag. 105: Certo amor mi tenea / d'ogn'om più altamente: / ed ora m'ha ffallato, / ché del propio ch'avea / di sé, mi dà d'altro fatto parvente.

[5] Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.), 2.39, pag. 352: Be[n] mi laudo d'Amor, che m'à donato / voler cotanto altero intendimento, / che m'à di tale donna innamorato, / ched è somma di tutto piacimento. / Poi che sì altamente m'à locato...

[6] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 74.3, pag. 597: Lasso! ch'amando la mia vita more; / e già non oso sfogar la mia mente, / sì altamente m'ha locato Amore!

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 9, pag. 469.4: Ma con non certo vento di fortuna menate di qua e di là, coloro li quali altamente levaro, poi abbandonati con uno ricorrimento disprovveduto, li attuffano miserevolemente nel profondo delle pestilenzie. || Cfr. Val. Max., VI, 9, 7: «quos sublime extulerunt».

1.4.1 Fras. Maritare (allogare) altamente: unire in matrimonio con persona di condizione elevata.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 37, pag. 179.13: E sì come avete potuto questa mattina udire, non si finiva questo anno che io intendea di maritarla altamente, però che vedea già la sua età richiedere ciò.

[2] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 69.3, pag. 96: E 'l padre lo volea consolare, / e dis[s]e: - Figliuolo, tu se' cosa vana: / piùe altamente ti voglio alogare, / e nonn- avere cura d'esta cristiana, / e per lei non te ne consumare:...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 13, terz. 4, vol. 1, pag. 147: E poichè della guerra e' fu vincente, / disse il Romeo: Tu hai quattro figliuole, / che maritar si vogliono altamente.

2 Con notevole estensione in altezza.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 240.24: Lo lieve vento avea fatta partire la nave: lo dio soprastava altamente; e premente la ripiegata nave col suo collo, raguardava l'acque marine; || Cfr. Ov., Met., XV, 697: «deus eminet alte».

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 1, vol. 2, pag. 151.16: 21. Multu eciandeu fu di nutabili et grandi severitati quillu judiciu di lu populu quandu issu condannau a certa pena Marcu Emiliu Percinna acusatu da Luciu Cassiu, però ca issu avia facta una villa troppu altumenti in lu campu Alsiensi. || Cfr. Val. Max. VIII, 1, Damn. 7: «nimis sublime extructae villae».

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 105, pag. 416.20: E allora vanno in quella parte; ed essendo smontati, ed e' furo menati in uno grande e bello giardino, il quale pareva altamente murato d'intorno.

- [Di un cumulo di foglie:] con un certo spessore.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 125.17: va lo stridore, e le foglie empiono altamente la terra, movendosi l'arbore... || Cfr. Aen. IV, 443-444: «it stridor, et altae / consternunt terram concusso stipite frondes».

2.1 Estens. In gran quantità, con abbondanza, molto; grandemente, in sommo grado.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 32, pag. 97.3: E sì ve facemo asapere ke quella vostra terra è ben guarnita de tute quelle cose k' a vita de l' omo pertine, e grandemente et altamente...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 1-18, pag. 529, col. 1.17: Ponete. Quasi dicat: 'ell'è altissimamente desposto'.

[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 94.11: li quali sono i libri poetici e le loro dottrine, da' quali libri e dottrine fu altissimamente nutricato, cioè ammaestrato, il nostro Dante.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 82, vol. 1, pag. 808.6: co' suoi Fiaminghi si tornò in Fiandra, acresciuto altamente il suo onore e la fama di suoi Fiaminghi.

- Comperare altamente: acquistare a caro prezzo (in contesto metaf.).

[5] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 9, pag. 165.15: Onde essendosi dato esso in prezo per richonperarci e darci salvazione, grande ingiuria li si fa quando le chose dove sta la nostra salute essendo sì altamente chonperate...

2.1.1 Fig. [Rif. ad una sensazione, ad un sentimento:] con intensità, fortemente.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 1, red. C.67, pag. 98: pensando in ella più son confortato / d'avere per sua grande caunoscenza / la mia intendenza, / cioè gioia d'amor sì altamente / com'ella sente / per lo suo presio avere sormontato / ogn'altro presio che si trovaria.

[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 5.19: E così ebbe lo 'nperadore moglie, e amolla molto altamente, tanto che niuno uomo può più amare sua moglie; e ella amò lui altressì.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 547.22: E lo fine, al quale la presente Commedia compose, [è] per porgere speranza alla umana generazione delli doni di vita eterna; sì che chi così altamente ne tocca, non è da credere ch'elli non ne senta altamente.

[4] Matteo degli Albizzi, XIV sm. (fior.), 2.12, pag. 10: Come contento sono ogi altamente, / Poi ch'io son gunto a quei che dolze lauro / Orna le tenpie del suo gran valore.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 23.8, pag. 26: Poi seguirò sì come a lui ne 'ncrebbe / troppo altamente, e che di ciò m'avenne, / di ch'io son facto a molta gente exempio...

2.1.2 Generosamente, copiosamente (in relazione ad una ricompensa, anche nella metaf. del servizio d'amore).

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Contini), XIII pm. (tosc.), 8, pag. 112: Ma eo no 'l celaraio, / com'altamente Amor m'ha meritato, / che m'ha dato a servire / a la fiore di tutta caunoscenza / e di valenza, / ed ha bellezze più ch'eo non so dire...

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 11, pag. 121.22: «Sì gran cosa non siria per me a voi mossa giammai, ma se 'l dannaggio mio altamente volete restorare, eo mi proffero a fare vostro volere».

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 195, pag. 337.20: «Ai siri cavaliere, lasciami andare nel mio palagio, inpercioe ch'io sì vi prometto sopra mia buona fè che voi ne sarete alta mente meritato, piue che nnon fue unqua neuno cavaliere».

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 168, pag. 146.22: Apreso dise: - Bel tredolce amico Sarafe, già no pos'io morire di morte insino a tanto che io il vi guiderdoni altamente, ché voi fate più per me che voi no dovreste fare...

[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 19, pag. 87.18: A killu molineru sì rimunerau artimenti di omni cosa chi volzi, ad zo chi dunassi exemplu a li altri, chi fachissiru simili, et fussiru animati li altri, per via di beneficii, di fari comu fichi killu.

[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 1, pag. 638.3: Un cavaliere serve al re di Spagna; pargli male esser guiderdonato, per che il re con esperienzia certissima gli mostra non esser colpa di lui ma della sua malvagia fortuna, altamente donandogli poi. -

2.2 Fig. [Del dire o narrare:] estesamente, ampiamente; con dovizia (anche eccessiva) di termini.

[1] ? Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 7, pag. 447.9: E acciò che più altamente uno poco ti ridica, li Judei dipo' la passione di Cristo abbandonati al tutto della grazia di Dio, [[...]] arsero di grandissima volontade di rubellarsi. || Cfr. Orosio, Hist., VII, 9, 2: «ut paulo altius repetam».

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 114, pag. 375.21: Tu mi domandi, perchè in alcun tempo fu usata corrotta maniera di parlare, e come gl'ingegni degli uomini s'inchinarono ad alcuni vizj, onde alcun tempo si parlava altamente, e chiaramente, alcuno altro lentamente in guisa di canzone... || Cfr. Sen., Ep., XIX, 114, 1: «ut aliquando inflata explicatio vigeret».

3 Con notevole penetrazione, profondamente (in contesto fig.).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 100.13, pag. 133: e lla nova stagion che d'anno in anno / mi rinfresca in quel dì l'antiche piaghe; / e 'l volto, et le parole che mi stanno / altamente confitte in mezzo 'l core, / fanno le luci mie di pianger vaghe.

3.1 Fig. [Della capacità di comprendere:] a fondo, pienamente.

[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 28, pag. 205.25: Qualunche è quelli che vuole comprendere li secreti di Dio tanto altamente, mi dica com'elli venne in questo mondo, egli stessi che domanda, e quello ch'egli era prima che nascesse.

4 Fig. In modo degno di persona elevata, nobilmente.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 13.16, pag. 142: Chome a colui ch'è pien d'ongni virtute, / Ed al qual non si può alchun difetto / Notare, è aconpangniato così altamente...

[2] Libro segreto di Simone, 1349-80 (fior.), [1378], pag. 523.13: e sassi manifestamente essere chosie, però che sempre in ciòe operai altamente, chon ongni franchezza, rimosso da mme timore, amore, appetito di bene propio, raguardando sempre ischiettamente e nettamente al bene chomune tanto.

[3] Sennuccio dal Bene, a. 1349 (fior.), 8.39, pag. 46: Questo signor, creato da giustizia, / eletto per virtù tra ogni gente, / usò più altamente / d'animo valoria ch'altri mai fosse.

4.1 [In relazione ad abilità guerresche (anche in contesto fig.):] con fierezza e coraggio, valorosamente; con destrezza, abilmente.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 11, pag. 122.23: Non fo mai sì gran guerra, come essa fo, e che per ciascuna parte sì altamente mantenuta e menata a fine fosse, come essa fu.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), pag. 183.36: Ma noi troviamo ne la storia che Troylus lo fece molto altamente tanto come quella battaglia durò...

[3] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 1, pag. 9.5: Unde, se io no me·lli fesse denançi, lo nostro Signore Dio l'arave per male; e perçò à luogo a provedere a questo grande herrore, e sì me le voio fare denançi altamente, sempre abiando lo conseglio del sancto Padre miser lo Papa.

[4] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 3, pag. 106.24: Et disseno quelli che 'l videro che mai non videro huomo che così altamente cominciasse sua cavallaria...

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 485, pag. 448.24: Ello non era zià ziogo le soe prodeçe, et se ello in avanti se porà mantignir sì altamentre in lo so afar como ello à fato inmo', dise che zià mai meser Lanciloto non averà lo honor de questa bataia...

4.1.1 [In partic., del vendicarsi onorevolmente]. Fare altamente la vendetta, prendere vendetta altamente, vendicare altamente.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 55, pag. 158.6: e creio poter dicere per tuti l'amici, ke nui semo presti de le persone nostre e de l'avere de prendere vendeta sì altamente e sì grandemente como convegna e sia placere de voi...

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 4, pag. 17.13: Or dicie lo conto che dappoi che T. fue cavaliere ed egli sì fecie la vendetta del suo padre molto alta mente, chè uccise tutti e otto li cavalieri li quale fuerono ala morte delo ree; e anche non si chiama contento di questa vendetta.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 5, vol. 1, pag. 249.13: Quivi ebbe grande battaglia; e fu altamente vendicata la morte del legato e degli altri compagni, e la ferita del consolo. || Cfr. Liv., III, 5, 11: «consularis exercitus egregia pugna consulis volnus, legati et cohortium ultus est caedem».

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 12, vol. 2, pag. 29.17: Da vivere hanno poco, e soccorso non atendono: voi siete signore di fare altamente la vostra vendetta, e veggovi trattare di lasciarli andare...

4.2 [In relazione a feste o riti:] con eleganza, con magnificenza; sontuosamente, solennemente (di una cerimonia religiosa).

[1] Disciplina Clericalis, XIII ex. (fior.), pag. 80.14: E que' dissero: Messere, ke è cciò, ke voi avete ricevuto costui così alta mente?

[2] Lodi Vergine, XIV in. (ver.), 22, pag. 79: De pree precïose margarita / altamente vui si' encoronaa, / e segundo ke la raxon è scripta / sovra tuti li angeli si' exaltaa.

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 108, pag. 108.15: E quand'e' ll'ebe così di tutte cose adornato come voi avete udito, sì gli disse: - Giosepo, io t'ò unto e sacrato vescovo così altamente come tu ài veduto e 'l mio popolo che qui è.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 36, vol. 1, pag. 179.7: e se la festa non si rifacesse altamente da capo, la città n'avrebbe grande pericolo; e ch'egli andasse e 'l facesse sapere a' consoli. || Cfr. Liv., II, 36, 2: «nisi magnifice instaurentur ii ludi».

- Finemente (detto di rifinitura).

[5] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 75, pag. 153.9: Ed ivi sì truova uno cavaliere e una damigiella ed aviano uno corno a ccollo, lo più bello che ffosse mai al mondo, ed iera lo corno d'ariento tutto fornito a verghe d'oro, e lo scaggiale, là ov'egli iera appiccato lo corno, sì era tutto di fino oro, ed iera molto bene fornito lo corno ed alta mente.

4.3 [Rif. al portamento, spesso nelle espressioni andare, venire altamente:] con fare altezzoso; con atteggiamento superbo, magnificamente.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 11, pag. 120.14: esso prese uno messaggio, che Gefroi avea nome, e 'l mandò a Tebaldo e li fe' asapere ch'esso parlamentare co· llui volea, e Tebaldo al parlamento altamente venne, al quale el re Lois fe' grande onore, e esso a llui.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 115, pag. 381.17: E non solamente le pareti, e le volte delle case sono coperte di sottile ornamento, ma eziandio la beatitudine di tutti coloro, che tu vedi andarealtamente, è imbiaccata, e ornata di fuori. || Cfr. Sen., Ep., XIX, 115, 9: «quos incedere altos vides».

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 115.27: Ella se ne ride. Ma ridasene quanto puote, ed allegrisi de' miei danni. Stea lieta, ed altamente giaccia nel vermiglio letto dello sciamito di Tiria. || Cfr. Ov., Her., XII, 179: «rideat et Tyrio iaceat sublimis in ostro».

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 6, vol. 1, pag. 131.29: «Questi, diss'egli, è l'uomo che ci ha diretati e cacciati di nostro paese, ed ora viene altamente addobbato delle nostre insegne. || Cfr. Liv., II, 6, 7: «magnifice incedit».

4.4 [Con verbi di espressione]. Cantare, dire, parlare, predicare, scrivere altamente: con elevatezza di pensiero, di contenuti, di stile; con tono nobilmente elevato; con dolcezza di canto (detto di uccello).

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 19 parr. 4-14.9, pag. 73: E io non vo' parlaraltamente, / ch'io divenisse per temenza vile; / ma tratterò del suo stato gentile / a respetto di lei leggeramente...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 72.19: odi i sermoni così lunghi, e con tante ragioni, e così pieni di verità; odi le cose sporre e dire così suttilmente e altamente, e non ti azzichi!

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 28, pag. 63.24: Questa parola, secondo il mio parere, fu detta altamente per Eppicuro, perocchè colui, che non conosce il peccato suo non si cura di correggersi. || Cfr. Sen., Ep., III, 28, 9: «egregie mihi hoc dixisse videtur Epicurus».

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 5, par. 1, vol. 1, pag. 81.2: Quandu lu intellectu di lu scripturi vinchi la materia di la scriptura, lu plui nobili scripturi scrivi plui altamenti, comu Lucanu et Titu Liviu scrissiru plu altamenti li gesti di li romani.

[5] San Brendano ven., XIV, pag. 242.24: E questo osielo comenzà a cantaraltamente e sì ben, che quasio ne insiva lo spirito de lo corpo, e per li so' dolze versi e' sonava a dir questo verso...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 134, S. Lamberto, vol. 3, pag. 1179.9: Ed egli non solamente perdonò loro misericordevolemente, ma predicolli del bene de la pazienzia molto altamente. || Cfr. Legenda aurea, CXXXV, 8: «eis sublimiter predicavit».

- [In partic., in relazione ad una predizione profetica].

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 15.40, pag. 45: Ma quella che più altamentescrisse / la Tiburtina fu, ch'a Ottaviano / chiaro di Cristo la venuta disse.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 101.22: E veo tanto a dicere Aito Luoco quanto che aito favellare, ché santo Ianni aitamenteparlao in soie profezie.

- Ringraziare altamente: ringraziare convenientemente.

[9] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 46, pag. 285.15: E se savese sì altamente lu' regratiare cum serave convenevele e como eo som tenuto, per quelo ch'è piaçuto a lue comendare mie più ch'eo no som degno, molto porave a lue rendere gratie e comendare lue de grande et riche opere...

[10] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 7, vol. 2, pag. 11.11: E conciofossecosachè il senato gli avesse altamente ringraziati, e la fama ne fosse sparta per la città, la plebe subitamente si raunò a Corte... || Cfr. Liv., V, 7, 6: «quibus cum amplissimis verbis gratiae ab senatu actae essent».

[11] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), Prologo, pag. 15.9: E allora mandò lo libro, e Sidrac con esso, e una pistola che contenea così: Noi re Trattabar ringraziamo altamente voi, re Botozo, del vostro onore e del vostro domandamento.

- [Con il fine di elogiare qno]. Lodare (magnificare) altamente; ragionare altamente di qno: celebrare, esaltare.

[12] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 545, pag. 801.4: Questa fu l'amica de Ovidio, la quale co molti versi altamente lodava e infra la gente oltre le bellissime esaltava...

[13] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 34, pag. 236.18: Adriano imperadore, udendo ragionare tanto altamentedella condizione di Secondo e com' egli per forza si faceva mutolo...

[14] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 105, S. Pietro in Vincoli, vol. 2, pag. 877.11: il quale liberòe Erode de' legami de la prigione e, magnificatolo altamente, sì 'l mandò per re in Giudea. || Cfr. Legenda aurea, CVI, 12: «et magnifice sublimatum regem in Iudea misit».

4.4.1 [In relazione alla tragedia e al suo stile (secondo la tripartizione aristotelica degli stili)].

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 372.17: Li poeti tragedichi risuonano altamente, e l'ira si conviene a li poeti che portano li calzamenti coturni, e 'l calzamento soc[c]o si dee avere ne' mezzani versi...

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 40, gl. a, pag. 26.31: Tre sono li modi del poetare, cioè tragedia comincia altamente e finisce vilmente, come fece Lucano; comedia fa il contrario, come fece Plauto...

4.5 [Relig.].

- [In relazione all'eminenza degli insegnamenti sacri].

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 84, pag. 406.6: in salutari eruditione, però che oggi gli ammaestrò più altamente e più sommamente che giammai facesse, e di parole e d'assempro di sé: ammaestrogli altamente dell'amore e de la carità e come si dovessero amare insieme, e come dovessero essere pazienti...

- [In relazione alla perfezione della contemplazione mistica].

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 10, pag. 24, col. 22.8: Et sé nella sua mente perfectamente humiliando: e nell'anima altissimamente contemplando: la quale per nulla actione debilitava.

- [In relazione alla superiorità dell'essere umano (dotato della facoltà razionale) in quanto creatura di Dio].

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 1, pag. 608.27: Dio buono ci ha cosí distinti, e divisi dalle cose che non sentono, dandoci il sentimento; dagli animali venenati e mansueti, da mangiare e da non mangiare, dandoci la ragione e 'l conoscimento e lo intelletto. Anche noi cristiani dovemo piú altamente pensare, cioè che noi non siamo infra gl'infedeli, pagani, saracini e giudei, i quali non si battezzano...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 58, col. 2.24: Imperciocchè con ciò sia cosa che la mente umana sia più eccellente che tutte le altre creature visibili, in lei abita più altamente e pienamente la sopraccelestiale sapienzia, imperciocch'ell'è imagine di Dio...

4.6 Fras. Amare (essere innamorato) altamente: amare una persona di condizione più elevata (per condizione sociale o nobiltà d'animo); amare con elevatezza di sentimenti. || I due signif. non sono distinguibili in modo netto.

[1] re Giovanni (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), [disc.], 18, pag. 86: Dolze tempo e gaudente / inver[i] la pascore! / ogn'om che ama altamente / si de' aver bon core / di cortese e valente / e le[a]l servitore / inver donna piagente, / cui ama a tut[t]ore.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 11.51, pag. 66: Dunque m'allegro certo a gran rasione; / ch'io mi posso allegrare, / poi sono amato ed amoaltamente.

[3] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 6.8, pag. 125: Però lo mio talento / m'a[v]e miso in errore, / ca non volse soffrire / di non voler sì altamente amare.

[4] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 19.1, pag. 137: E' sonoaltamente innamorato, / a la merzé d'una donna e d'Amore, / che non è al mondo re né imperatore, / a cui volesse io già cambiar mio stato...

5 [In dittol. sinon. con aspramente, per errore di traduzione o fraintendimento dell'originale].

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 100, pag. 327.39: Ragguarda l'opere di Tullio, tu truoverai, che la composizione del su' parlare è unita, e d'un tenore, morbida, e delicata, e sanza riprensione. Ma per contradio Assinius Pollio parlò aspramente, e altamente, e muta il suo parlare là, ove l'uomo non si prende guardia. || Cfr. Sen., Ep., XVI, 100, 7: «At contra Pollionis Asinii [[scil. compositio]] salebrosa et exiliens».

[u.r. 17.01.2018]