ALTERAMENTE avv.

0.1 alteramente, alteramenti, altieramente.

0.2 Da altero.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 In modo altero, con elevatezza di modi e d'animo. 2 In alto, in posizione elevata (in contesti fig.).

0.8 Veronica Orazi 28.02.2002.

1 In modo altero, con elevatezza di modi e d'animo. || Con valore prevalentemente positivo.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 28, pag. 76.25: la dritta ragione insegna, che, secondo la diversità delle persone, l'uomo si die portare in diverse maniere con loro. E perciò che troppa amistà e troppa gran compagnia mostrare ad ogni uomo, fa l'uomo ispiacevole e vile; ei re e i prenzi si debbono più alteramente contenere che li altri, acciò che l'uomo lor porti più onore e più reverenza, e che la dignità de la loro grandezza non sia abbassata nè avvilata.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 2, cap. 9.12, pag. 63: E dico, che s'ella sarà filgluola / Di duca o di marchese, / O d'alchuno altro simile barone, / Porrà considerare / Li costumi di sovra, / E sè ad essi tanto confermarsi / Quant'ella porrà più, / Però che di costumi / Non può tropo avanzare. / Ma sì qui si guardi; che no·lle conviene / Cotanto alteramente / Menar sua contenenza; / E ben porria più largo diportare / Alchuna cosa lo spontaneo freno.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 110.2: da poy que issu sappi que unu juvini Celtiberu lu riquidia di batalya, essenduli ià misa la tavula per maniari, lassaula e ficissi purtari l'armi da fori di lu pallizzatu e cumandau ki lu su cavallu li fussi menatu amuchatamenti, per tali que Metellu lu consulu non lu jmpedicassi a lu combatiri; et aiungendu quillu Celtiberu qui cavalgava multu alteramenti, e combatiu con sicu et aucisilu.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 37.101, pag. 54: Et per pianger anchor con piú diletto, / le man bianche sottili, / et le braccia gentili, / et gli atti suoi soavemente alteri, / e i dolci sdegni alteramente humili, / e 'l bel giovenil petto, / torre d'alto intellecto, / mi celan questi luoghi alpestri et feri...

2 In alto, in posizione elevata (in contesti fig.).

[1] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 2.12, pag. 573: ché là ond'i' sole' aver tormenti e pianti / aggio sì bon' sembianti d'ogni lato, / che salutato son bonairemente, / grazi' e merzede a tal signor valente / che m'ha sì alteramente sormontato / e sublimato in su quel giro tondo, / che 'n esto mondo non mi credo pare.

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 287.4, pag. 361: Sennuccio mio, benché doglioso et solo / m'abbi lasciato, i' pur mi riconforto, / perché del corpo ov'eri preso et morto / alteramente se' levato a volo. / Or vedi inseme l'un et l'altro polo, / le stelle vaghe et lor vïaggio torto, / et vedi il veder nostro quanto è corto, / onde col tuo gioir tempro 'l mio duolo.

[u.r. 22.05.2006]