ALTERATIVO agg.

0.1 alterativa, alterative.

0.2 Da alterare.

0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che produce alterazione. 2 Suscettibile di alterazione.

0.8 Veronica Orazi 28.02.2002.

1 Che produce alterazione.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 308.7, pag. 126: Li ciel muovon le cose elementanti / e nnaturanti che danno le piove, / e muovon la vertute alterativa, / e la vertute attiva e la passiva / che fanno generar sì cose nuove.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 17, par. 8, pag. 109.11: E questa medesima cosa è a vedere a ccolui che vuole intendere del prin[cipio] e chause alterative nella bestia, siccome della chausa motiva secondo lui, e così somilglantemente in tutto l'ordine de' moventi e de' movuti.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 29, parr. 65-69, pag. 438.1: Dico che quisti, li quali credono mutare li metalli de lor sozure, sonno sozi essi, lavorando al foco con aqueforte, e cum fusine, e cum mantici e cum cosse alterative.

2 Suscettibile di alterazione.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 5, 85-99, pag. 124, col. 1.14: E se la stella, che è corpo celleste, ch'è ingenerabelle et incorrutibelle et intransmutabelle de soa natura, sí come nel preallegato libro «De Celo et Mundo» se prova, se n'alegrò e devenne piú chiara, che dovea fare io che sum de natura alterativa et atto a recevere omne influentia?

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 104.17: e se la stella, che è corpo celeste ingenerabile, incorruttibile, intrasmutabile di sua natura, sì come è scritto in libro de Coelo et Mundo, se ne allegròe e divenne più chiara; che doveva fare io, che sono di natura alterativa, ed adatto a ricevere ogni influenzia?

[u.r. 22.05.2006]