ALTRIERI s.m.

0.1 altr'ier, altr'ieri, altr'jeri, altrer, altrèr, altreri, altrier, altriere, altrieri, altryery, autr'ieri, autrer, autrieri. cfr. (1 [19]) altieri.

0.2 Da altro e ieri.

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Paolo Lanfranchi (ed. Zacc.-Pard.), XIII ui.di. (pist.); Palamedés pis., c. 1300; Doc. sang., 1316 (2); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).

In testi sett.: Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Memoriali bologn., 1279-1300; Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

0.6 N Nella maggior parte delle occorrenze nel corpus non è possibile isolare con sicurezza i contesti in cui l'altrieri ha il valore oggi normale da quelli in cui significa generic. - secondo un uso prob. di origine galloromanza - 'tempo fa'. Vari esempi ordinati sotto 1 potrebbero quindi essere da spostare sotto 2.

0.7 1 [Con valore avverbiale (sempre preceduto dall'art. det.):] tempo fa, qualche giorno fa; recentemente. 2 [Con valore avverbiale (sempre preceduto dall'art. det.:] il giorno prima di ieri.

0.8 Pär Larson 21.07.2000.

1 [Con valore avverbiale (sempre preceduto dall'art. det.):] tempo fa, qualche giorno fa; recentemente.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), Genti, intendete, 31, pag. 904: «Fatti innanzi e giura Rug[g]ieri; / perchè mangiastù l'altrieri / koi pattarini crudeli e feri, / ke sonno peggio ke giuderi?»

[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 9, parr. 9-12.1, pag. 36: Cavalcando l'altr'ier per un cammino, / pensoso de l'andar che mi sgradia, / trovai Amore in mezzo de la via / in abito leggier di peregrino.

[3] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 398, pag. 170, col. 1: «Deo ve dia mala ventura: / de qui sé-vui mio compare, / che vui m'apelai vostra comare?» / Dis Rainald: «Del cavriel, / ch'eo te batiçai l'autrer / bein te devres-tu arecordar, / ch' eo te 'l teni a batiçar».

[4] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 267, pag. 649: Or toia lo cativo li figi e le muger, / li amisi e li parenti, le arme e li destrer, / li castegi e le roche k'ello lagà l'altrer, / e façase aiar, mo' k'el'i à gran mester.

[5] Paolo Lanfranchi (ed. Zacc.-Pard.), XIII ui.di. (tosc.), L'altrier pensando mi emaginai, 1, pag. 30: L'altrier pensando mi emaginai / mandare Amor a la donna mia; / ed a lui pia[c]que per sua cortesia / andar a lei; tanto ne 'l pregai.

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 34, pag. 174.11: Noi dicemmo l'altrieri in un'altra predica, quando predicammo di quella parola che disse Cristo a la madre di quelli due apostoli: «Nescitis quid petatis»...

[7] Doc. sang., 1316 (2), pag. 148.2: Sappiate che noi siamo achonci a fare la triegua col Comune di Pisa, e per ciò fare sì mandammo l'altrieri a Muzino due sindicati...

[8] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3813, pag. 149: En Roma lo vederí entrar / Allò sença plu demorar / Con lla grande hoste, ch'ello mena, / Sença travaia e sença pena, / Con soy fijolly e con sua muier, / Che allo retornar trovà l'altrier / Per molto strania ventura...

[11] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 26, pag. 58.1: I' ti scrissi l'altr'jeri, ch'i' era presso a vecchiezza, ma io dubito d'averla passata. || Cfr. Sen., Ep., 26, 1: «Modo dicebam tibi in conspectu esse me senectutis».

[12] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 115-133, pag. 486, col. 2.6: Di quella vita, l'altr'ier. Çoè: 'E' intra' in questa via l'altro die, quando la suora di colui, la serore del sole, fo redonda'...

[13] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 56.3, pag. 57: Sorrise allora Pandaro e rispose: / - Io 'l ti dirò da poi che 'l vuoi sapere. / L'altrieri, essendo in quiete le cose / per la triegua allor fatta, fu 'n calere / a Troiol ch'io con lui per selve ombrose / m'andassi diportando...

[14] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 29, pag. 188.20: alla loro [[scil. de' Longobardi]] crudeltà hanno contrastato li miracoli di Dio, de' quali ti dirò uno ch'io udii l'altrieri da Bonifazio monaco del mio monasterio... || Greg. Dial. II, 29: «adhuc ante triduum agnovi».

[15] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 4, pag. 5.13: Elli contradicevano l'altrieri, che l'uomo non desse moneta a gente d'arme, però che giammai non era fatto. || Cfr. Liv. V, 4: «Negabant nuper danda esse aera militibus».

[16] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 12.13, pag. 432: Dio vi purgò l'altrier de l'opre émpie / per eternal di Pisa morte e encendio.

[17] Contrasti Laur. XLII.38, XIV (tosc./merid.), 1, pag. 10: Dolorosa ne fu' assai; / ed io, la meschinella, or fosse io morta, / ché ssì cara l'accattai! / E pur l'altrieri ch'i' n'ebbi una mala scorta / dal messere cui tanto amai, / tutto lo 'ntorniai - di maggiorana.

[18] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.380, pag. 186: «Guarda, compagno, come va sto mondo: / l'altrèr parea resonar l'universo, / come se guerra fosse tutto in tondo / e dentro da 'Italia e per traverso; / ora par esser fatto per decreto / che 'l tempo torni pacifico e chieto».

[19] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gs 8, vol. 2, pag. 422.17: uscendone egli contro a noi, volgeremo loro le spalle, come facemmo l'altrieri [[ed.: altieri]], e fuggiremo... || Cfr. Ios 8, 5: «sicut ante fecimus».

2 [Con valore avverbiale (sempre preceduto dall'art. det.:] il giorno prima di ieri.

[1] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 51.4: E costui, l'altr'ieri, diede in guardia Cietego e Lentolu... || Cfr. Cic., In L. Catil. IV, V, 10: «Is et nudiustertius in custodiam civis Romanos dedit...».

[2] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 9, vol. 3, pag. 49.19: E dell'asine che tu perdesti l'altrieri non essere sollecito, però che sono ritrovate. || Cfr. 1 Reg 9, 20: «de asinis, quas nudiustertius perdidisti...».

[u.r. 03.07.2009]