0.1 alonna, alunna, alunne.
0.2 Lat. alumna (LEI s.v. alumna).
0.3 Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.); Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.).
In testi mediani e merid.: Ugolino da Fano, XIV pm. (fan.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Chiara Coluccia 23.05.2006.
[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 60.19, pag. 103: Quel dolce frutto di salvatïone / in me dissese e sí 'l portai nel ventre, / che il pregio fu de la redentïone. / Io fui sua alunna, io fui sua guida mentre / che piaque a Lui tener chiusa la porta / onde convien che nel suo regno s'entre.
[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 271.1, pag. 323: Da poi che Iove, florida alunna mia, / vegendo Marte quanto il mondo sface, / si dirizza a voller<e> per darti pace / che la porta di Ian<o> serrata sia, / fagliti incontro per la dritta via, / segui quel tempo d'Ottavian verace, / torna a Nettuno, che fra l'onde giace / perché non vede la tua mercanzia. || Non sembra convincente l'interpretazione florida alunna 'città che cresci fiorente' fornita in Ageno, Sacchetti, Rime, p. 447.
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 16.80, pag. 230: La vera Grecia fu dov'è Atene, / la qual cittade già si scrisse alonna / di ciascun ben, ch'a buon regno convene.
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 191.59, pag. 208: pulzelle prese, e dir: - Chi l'ha sì l'abbia! - / ed altre rifuggite in nuova gabbia / alunne co' fanciulli, e per più scempi / seguite e morte su l'altar de' tempî.
[2] Ugolino da Fano, XIV pm. (fan.), 23n.5, pag. 687: Nella festività di nostra Donna / sotto un bel manto vide saggia e vaga / tal, ch'a mirar par che gli occhie si traga / per simiglianza di lontana monna, / di cui la vita mia fu serva e alonna; / poi ritornando ove amor più s'allaga, / da buona faccia uscer parole in saga / ch'un ramo di dolcezza al cor m'artonna.
[u.r. 17.01.2018]