AMÀBILE agg.

0.1 amabel, amabele, amabil, amabile, amabili, amabilissima, amabole, amavile, amevele.

0.2 Lat. amabilis (LEI s.v. amabilis).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Lett. sen., XIII u.v.; Doc. prat., 1296-1305; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Piacevole, caro, gradito; che si fa amare, che è degno di essere amato. 1.1 Amato, da amare; [con valore attenutato:] gradito, gradevole. 1.2 Amorevole, amoroso; innamorato, amante. 2 Gradevole al gusto, dolce. 3 Favorevole?

0.8 Natascia Tonelli 10.03.1998.

1 Piacevole, caro, gradito; che si fa amare, che è degno di essere amato.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 19, pag. 254.19: Et neuna cosa è più dolce, che avere con cui tu possi sicuramente parlare le cose come con te medesmo; et neuna cosa è più amabile nè più bella, che la simiglianza di buon costumi.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 166.4: Neuna cosa è più amabole che la virtude e' belli regimenti, per le quali l'uomo è amato, tra qualunque gente elli dimora.

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 7.19, pag. 82: O amore amabele, / amore delettabele, / amore encogetabele / sopr'onne cogitato!

[4] Dante, Convivio, 1304-7, I cap. 10, pag. 44.9: sì come sarà questo comento, nel quale si vedrà l'agevolezza delle sue sillabe, le propietadi delle sue costruzioni e le soavi orazioni che di lui si fanno; le quali chi bene aguarderà, vedrà essere piene di dolcissima e d'amabilissima bellezza.

[5] Fisiognomia, c. 1320 (tosc.), cap. 11, pag. 37.3: Chi ride volontieri, sì è benigno ed amabile ad ognie gente e non pensa guari a cosa ch'egli abia a fare...

[6] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 25, pag. 63.3: Sianvi queste parole più amabili che li figli o le moglie.

[7] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 45.19: dice Costantino ke 'l creatore, vogliendo che la generatione delgli animali fosse ferma et stabile per quella operatione, et disponendo che si rinovasse per generatione, mise nel congiungnimento del maschio cola femina mirabile vertude et amabile delectatione, acciò che ·lgli animali non venissero meno per abominatione di quell'opera brutta et villana.

1.1 Amato, da amare; [con valore attenutato:] gradito, gradevole.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 22, pag. 399.5: Dico adunque che dal principio se stesso ama, avegna che indistintamente; poi viene distinguendo quelle cose che a lui sono più amabili e meno, e più odibili [e meno], e séguita e fugge, e più e meno, secondo [che] la conoscenza distingue... || In correlazione con l'anton.

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 12, pag. 90.11: Questa virtù è molto amabile a Dio, e a noi mirabile, e utile.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 31, pag. 111.6: Madre mia dolcissima e a me carissima e amabile più che mai, Il vostro figliuolo in Jesù Cristo, ma peccatore, vi si raccomanda con amoroso diletto e con maggiore desiderio del vostro bene che mai.

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 20, pag. 277.28: Deh, or donde viene in noi tanta audacia e ardire? Pensi ciascuno in se medesimo, se da nullo, quantunque distretto e amabile, tanto sosterrebbe.

1.1.1 [Relig.] Amato.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 254.5: In quelli libri Salamone, pacifico ed amabile del Signore, corregge li costumi, insegnaci la natura, congiugne la Chiesa, canta le dolci nozze. || Traduce il signif. biblico del nome di Salomone: Amabilis Domino.

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, part. 4, pag. 81, col. 2.43: Perocchè adunque la sapienzia unitiva abbandona e rimuove ne' suoi movimenti ogni contemplazione, o vero considerazione delle creature, istende il desiderio sopra se medesima all'unico diletto e amabile suo.

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re, capo 1, vol. 3, pag. 173.13: 26: Dogliomi di te, fratello mio Ionata, molto bello, e amabile più che l'amore delle femine. Sì come la madre ama uno suo figliuolo, così amava io te. || Traduce «amabilis super amorem foeminarum».

1.2 Amorevole, amoroso; innamorato, amante.

[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 132.3: La femina isguardi lo giovano con amabili occhi e sospiri di profondo petto e dimandi perché venne cusì tardi; e vegnano le lagrime e 'l dolore e lo lamento de la puttana e co li suoi diti li squarci lo viso.

[2] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. II, pag. 435.11: E però sia da· llunga ogni cosa dislicita; fa' che sia amabile se tu vuoli essere amato, la qual cosa non ti darà la sola faccia, né la sola bellezza.

2 Gradevole al gusto, dolce.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 507, pag. 168: No g'è bocon amaro ni soz ni veninento, / Ni 's guasta ni marcisce ni dà recrescimento. / Ma sempre g'è recente e san e stracompio, / Süav e delectevre, olent e ben condio / E net e pur e bello, amabil, savorio: / Lo so savor dulcissimo no pò fí diffinio. / Tant è lo pan blanchissimo, tant è quel bon condugio...

3 Favorevole?

[1] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 3, pag. 479.10: O re magnanimo, e voi altri baroni e cavalieri [...] priegovi per vostra nobilità, che, come gli dei sono amabili, così siate voi di me ascoltare e intendere quello che llo mio cuore pieno di dolore procede di dire.

[u.r. 17.01.2018]