AMBASCIA (1) s.f.

0.1 ambascia, ambasce, ambastia, anbascia, enbastia; x: anbascie; f: ambascie.

0.2 Etimo incerto: cfr. DELI 2 s.v. ambascia, che non ritiene adeguati né il lat. mediev. ambactia né il gr. embasis.

0.3 F Ser Pace, XIII (tosc.): 1.2; Novellino, XIII u.v. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: F Ser Pace, XIII (tosc.); Novellino, XIII u.v. (fior.); x Mazz. Bell., Storia (ed. Tommaseo), 1333 (pist.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Difficoltà di respirazione (per malattia, affaticamento, emozione o impedimento); affanno. 1.1 Estens. Impedimento, costrizione. 1.2 Fig. Sofferenza, afflizione morale; angoscia, preoccupazione. 2 Ambizione.

0.8 Milena Piermaria 07.12.1999.

1 Difficoltà di respirazione (per malattia, affaticamento, emozione o impedimento); affanno.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 96, pag. 344.2: Le genti ch'erano intorno a ser Frulli domandarlo com'era. Quelli il disse con tanta ambascia, ch'a pena poteva.

[2] Virtù del ramerino, 1310 (fior.), pag. 756.22: XXV. Se alquno sentisse di toscho o di veleno overo anbascia, sì bolla i fiori de· ramerino e usi di bere di quella decozione tiepida.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.52, vol. 1, pag. 404: La lena m'era del polmon sì munta / quand'io fui sù, ch'i' non potea più oltre, / anzi m'assisi ne la prima giunta. / «Omai convien che tu così ti spoltre», / disse 'l maestro [[...]] E però leva sù; vinci l'ambascia / con l'animo che vince ogne battaglia, / se col suo grave corpo non s'accascia.

[4] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 46-57, pag. 579, col. 2.15: Ambascia, zoè: stanchezza.

[5] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 333.5: se non fusse già che la persona avesse tossa o asma o altra infermità, che gli facesse ambascia o noia lo stare boccone.

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 3.43, pag. 435: Arabia in loro lingua vuol dir solo / qual sacra in nostra, però che qui nasce / cinnamo, mirra, incenso in ciascun brolo, / erbe turifer, sane a tutte ambasce, / odorifere e sante, e qui si trova / l'uccel fenice, che d'esse si pasce.

1.1 Estens. Impedimento, costrizione.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3 2.42, pag. 87: La verga, la cui cima il ciel acquista, / E forza violenta in giù l'accascia, / Arco faccendo di sua dritta lista, / Se 'l piegator da sua forza la lascia, / Al cielo allegra incontanente dritta / Compie suo corso libera d'ambascia.

1.2 Fig. Sofferenza, afflizione morale; angoscia, preoccupazione.

[1] F Ser Pace, XIII (tosc.): Pene d'amore passan tucte ambascie, / e pero - signoregia - c'adolora, / e nascie di piacere solké gl'abella. || CLPIO P 177 Pace.9.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 33.96, vol. 1, pag. 574: Lo pianto stesso lì pianger non lascia, / e 'l duol che truova in su li occhi rintoppo, / si volge in entro a far crescer l'ambascia...

[3] x Mazz. Bell., Storia (ed. Tommaseo), 1333 (pist.): Ma, o quanto disiderante animo neuna cosa assai s'afrecta che di quanti tormenti e anbascie serà tormentata!

[4] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 8.8, pag. 44: Bastiti questo, caro amico mio, / sentir de' miei dolor, li quai giammai / più non scoversi; e priegoti per Dio, / s'alcuna fede al nostro amor tu hai, / ch'ad altri non discovra tal disio, / ché noia men poria seguire assai. / Tu sai quel c'hai voluto; vanne, e lascia / qui me combatter colla mia ambascia.

[5] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 33, parr. 31-36, pag. 477.107: E 'l duoi, idest la lacrima che trova rintoppo, idest resistentia, Se volve in entro, idest nel core, e fa crescere l'ambassia, idest l'angossia.

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 6, terz. 99, vol. 1, pag. 73: E perchè immaginando loro ambascia, / e loro distruzione, e lor molesto / mi pesa sì, che rimar non mi lascia...

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 7.64, pag. 357: Poi mi contò sì come l'orsa ingenera / e quanto porta il parto e, quando nasce, / come la sua figura è poca e tenera. / Ancor mi divisò con quante ambasce / l'alleva, prima che in forza vegna / e di quel ch'essa lo nutrica e pasce...

- Ambascia della morte.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 160, pag. 388.27: Alla perfine colui, di cui egli erano, tutto uscito di sé con l'ambascia della morte n'andò là a ripigliarli.

1.2.1 Patimento, dolore fisico.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4716, pag. 173: Lo toro caldo e afochado, / Che iera de rame traçitado, / Intro lo qual era serady / Li quatro martori biady, / Començà a brayr e cridar / E tal enbastia menar, / Como ello sentisse veramente / Lo calor del fuogo ardente, / E fosse stado de carne vivo.

2 Ambizione.

[1] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 5., pag. 165.3: La vita de lo qua per exemplo de li fideli in monto extandandose per gram tempo, lo so arcidiacono, aceiso d'ambastia de ese' vesco e dolendose che Savin vivea tanto, percurà de ocîrlo per venim. || Trad. «acceso di ambizione» di Cavalca, Dialogo S. Greg., pag. 134.6.

[u.r. 31.05.2006]