AMBIGUO agg./avv.

0.1 ambigue, ambigui, ambiguo.

0.2 Lat. ambiguus (LEI s.v. ambiguus).

0.3 Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?): 2.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Incerto, poco chiaro; equivocabile. 2 Avv.

0.8 Elena Artale 31.03.2000.

1 Incerto, poco chiaro; equivocabile.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 288.9: quali col volgare bazzesco e croio la 'ncrudiscono [[scil. la Scrittura]], come sono i Lombardi; quali con vocaboli ambigui e dubiosi dimezzandola la dividono, come i Napoletani e Regnicoli...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 20, pag. 413.32: Il secondo cavallo è chiamato Abaster, il quale tanto viene a dire quanto "nero", acciò che per questo si conosca il dolore e la tristizia de' discorrenti, li quali spessissime volte si truovano in cose ambigue e in evidenti pericoli e in paure grandissime.

2 Avv.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 7, ott. 31.5, pag. 194: Io ti credetti, e sperava per certo / santa esser la tua fede, e le parole / essere un ver certissimo ed aperto / più ch'a' viventi la luce del sole; / e tu parlavi ambiguo e coperto, / sì com'egli ora appar nelle tue fole, / ché solamente a me non se' tornata, / ma con altro uom ti se' innamorata.

[u.r. 17.01.2018]