AMENO agg.

0.1 amen, amena, amene, ameni, amenissimi, amenissimo, amenj, ameno, amenu.

0.2 Lat. amoenus (LEI s.v. amoenus).

0.3 Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Bello, piacente (di figura umana); dilettevole, confortevole (di luogo); che reca sollievo; divertente, sollazzevole. 1.1 [Di stile:] lieve, gaio. 1.2 [Di fortuna:] prospero.

0.8 Elena Artale 17.04.2000.

1 Bello, piacente (di figura umana); dilettevole, confortevole (di luogo); che reca sollievo; divertente, sollazzevole.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 380.8, pag. 233: Epyphanio e Çovanni Damasceno / descriveno Cristo en vera figura, / ponendo sey piedi la sua statura, / [[...]] / naso prolixo e blonda pellatura, / capili lungi e di la barba ameno.

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 1, pag. 86.14: Un altro giovane bellissimo fece menare in uno molto dilettevole giardino, e quivi intra gigli bianchissimi e rose vermiglie sotto arbucelli amenissimi [[...]], il fece porre rivescio in su uno letto di piuma dilicatissimo e legare...

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 38, pag. 165.27: Kistu cavaleri vidia passari li justi pir lu ponti, et andari a killi loki dilictibili et amenj: lu ponti, ki era strictu, significa ki stricta è la via ki mina l'anima jn paradisu...

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 12, ott. 81.6, pag. 660: Già due fiate era stata cornuta / la sorella di Febo, e tante piena / similemente era suta veduta, / poi che la nobil baronia in Attena / delle contrade sue era venuta; / onde parve a ciascun, poi che la amena / festa era fatta, di tornare omai / ne' suoi paesi, quivi stati assai.

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 44, vol. 2, pag. 75.29: E di questo Paradiso poniamo, che siano diverse opinioni, pur più comunemente si crede, che è luogo amenissimo, e altissimo in Oriente, nel quale erano diverse generazioni di arbori, ma specialmente vi era lo legno della vita, e quello della scienza del bene e del male.

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 38, pag. 263.31: Per lo ponte streito se mostrà che li iusti pasavam a li logi ameni e belli, perrò che streita è la via per la qua se passa a li logi de vita eterna.

1.1 [Di stile:] lieve, gaio.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 6.4: Eu Virgiliu, haventi tractatu cum meu graciusu et amenu stilu in dui mei libri precedenti dui mayneri di vita, zo esti in la Bucolica la vita pastorali et in la Georgica la vita agriculturali, da mo innanti [[...]] intendu tractari, a piticiuni di Augustu Optavianu inperaduri di Ruma, la vita militari...

1.2 [Di fortuna:] prospero.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 10, terz. 78, vol. 1, pag. 119: Alfonso dello Imper lasciò la 'mpresa, / Conte Ricciardo ancor lasciò l'amena / fortuna, essendo con Manfredi accesa.

[u.r. 17.01.2018]