AMMÈRGERE v.

0.1 amerga, amerse.

0.2 Da mergere.

0.3 Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sommergere, inabissare. 1.1 Fig. Punire.

0.8 Elena Artale 26.04.2000.

1 Sommergere, inabissare.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 10.39, pag. 455: Qui non ti conto com la terra aperse, / né quanto dal ciel piovve foco e solfo, / né tutte le città ch'al fondo amerse. / Ma se di là andremo, vedrai il golfo / dispettoso a mirar, che manifesta / se 'l miracolo fu più che qui nol fo.

1.1 Fig. Punire. || (Varanini).

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 6, 20.7, pag. 77: e quando l'altro dì poi fu venuto, / questo fratel del re con ogni cura / venne dinanzi a lui e fu caduto / in ginocchioni in su la terra dura: / d'ogni allegrezza era già fatto muto / e per paura che 'l re non l'amerga / tremava più che 'n acqua non fa verga.

[u.r. 18.01.2018]