0.1 amichevelemente, amichevilemente, amichevolemente, amichevolmente, amighevolemente, amikivilimenti.
0.2 Da amichevole.
0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Stat. fior., a. 1284; <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.); Lett. volt., 1348-53.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1345; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).
0.8 Pär Larson 31.08.2000.
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 162.3: Li amici sono d'amonire e da riprendere sovente in tal guisa che l'amonimento non sia acerbo e la riprensione non sia con villania. E allora sono da prendere amichevolemente, quando benignamente si fanno.
[2] Stat. fior., a. 1284, I, par. 28, pag. 40.14: Anche ordiniamo che tutti quelli di questa Compagnia, così i piccioli come i grandi, si debbiano honestamente portare e amare insieme e, quando si truovano, amichevolemente honorare e salutare, acciò che l' altre persone così veggiendo, ne piglino buono exemplo, e che sia honore di Dio e dela Sua madre Madonna Sancta Maria.
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, Prologo, pag. 2.5: Dunque conciosiacosaché la vostra gloriosa nobilità abbia richiesto amichevolmente ch'io facesse un libro, che insegnasse i re e' príncipi a governare loro e 'l loro popolo; acciò che voi possiate governare naturalmente, voi e 'l vostro popolo, secondo ragione e legge...
[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 450.22: Acchille riguardando queste gioie prese in mano armi cavalleresche, per le quali conosciuto Acchille, [d]a Diomedes amichevolemente fue preso e lusingato...
[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 264.5: elli salutavano cortesemente gli uomini della plebe, e parlavano loro amichevolmente, e invitavanli alle loro case, e aitavanli, e ancora a' tribuni lasciavano fare loro concilii senza sturbarli...
[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 208.30: Ma essendo n(ost)ra inte(n)tione al tuto vole(re) el deto nostro podere, dice(m)mo già più te(m)po amighevoleme(n)te a B(er)ignone a mess(er) N. che -l relasasi lib(er)ame(n)te, e ciò ce p(ro)mixe de fare, e chosì vore(m)mo che l'avesi fato p(er) dove(re) (e) hono(r)e suo (e) n(ost)ro.
[7] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 18, par. 5, pag. 333.25: L'ordinanze altressì, le quali a lloro sull'eclesiasticha dirittura aveano fatto amichevolemente alli altri comunichanti provincie, e altressì alquna volta inn- altre provincie il contento o sisme (cioè divisioni) de' fedeli intra lloro udendo charitevolemente levano.
[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 16, pag. 143.7: Diverse lingue, cioè diversi idiomi, per la diversità delle nazioni dell'universo, le quali tutte quivi concorrono; orribili favelle, cioè spaventevoli, come son qui tra noi quelle de' Tedeschi, li quali sempre pare che garrino e gridino, quando più amichevolmente favellano...
[9] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 138.23: Et allora certi [amici di Iobbe, li quali furono per numero sette,] sentendo el ditto Iob iacere in letto de diverse infirmitati gravato, lo andaro a visitare amichevelemente.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 59.2: [[Democrito]] dicea ch'erano confuse tutte le particularitadi, le quali a caso, cioè sanza cagione, si coniungevano insieme, e facea uomini, buoi, asini, cavalli, albori, e tutte spezie; poi in capo d'alcun tempo tutte ritornavano nel detto Caos a stare in confusione insieme, e appellava il tempo della detta confusione tempo d'amistade, ch'ogni cosa amichevolmente stavano insieme; e 'l tempo ch'erano partite le spezie e le mondane cose, l'una da l'altra, appellava tempo di lite...
2 [Dir.] Per libero accordo, senza giudizio.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 102, vol. 1, pag. 431.3: a petitione d'alcuno de' detti cotali consorti, essi costregnere incontenente et con effecto elegere arbitri et arbitratori et amici comuni: et cotali arbitri et arbitratori et amici comuni, cotale questione et questioni et discordie amichevolmenteet di fatto, et secondo che alloro mellio parrà acconciare et componere debiano intra loro.
[2] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 60, pag. 243.11: E se le parti non volessono chiamare, overo compromettere, possano e siano tenuti quelli Consoli chiamare quelli cotali amici e commettere loro la detta questione a dicidirla e accordalla amichevolemente.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 2, vol. 2, pag. 21.23: Attalu [[...]] lassau per testamentu quissa medemmi Asya a lu populu di Ruma, nìn lu animu di Attali qui fu cussì cannussenti et gratu di lu serviciu ricipputu non si poti laudari con tanti paroli quanti foru li citati qui foru dati amikivilimenti et arinduti piatusamenti.
[4] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 38, par. 1, vol. 1, pag. 410.16: Se uno, doie overo tre fossero arbitre overo arbitratore alette da le parte a compositione alcuna overo difinitione amichevelemente da fare, entra otto dì puoie che a esse sirà comandato essa deggano difinire.
[5] Doc. ancon., 1345, pag. 234.21: signori Giovagni Fuscareno, Nicolò Duoco ac Nicolò Barbo tractaturi deputati per la Segnoria de Venegia con ambasciatori ac sindici de la ciptà d'Anchona predicti da mò innanzi inviolentemente da observare, concordemente et amichevelemente pervennero, infra loro fermamente fermarono per lo modo infrascripto...
[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 207.20: sapemo che Nastoccio teneva ce(r)te t(er)re dela d(e)c(t)a n(ost)ra calonicha; p(er) che ad lingua li dice(m)mo, vive(n)te Pet(r)ino, che li piacesse e d(e)c(t)i t(er)reni lassare liberame(n)te (e) amichevileme(n)te, p(er)ché quelli no(n) potevamo lassare stare così sença disnore di noi (e) gravecça di nostra co(n)sci(enti)a.
[u.r. 03.06.2006]