AMICIZIA s.f.

0.1 amicicia, amicitia, amicitie, amicizia, amicizie.

0.2 Lat. amicitia (LEI s.v. amicitia).

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Stat. vicent., 1348; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.).

0.6 N In it. ant., il termine generico e normale per esprimere il concetto di 'amicizia' era amistà : il sinon. amicizia va considerato un latinismo.

0.7 1 Sentimento di affetto, solidarietà e stima tra due o più persone; rapporto basato su tale sentimento, dimestichezza, familiarità. 1.1 [Rif. al trattato ciceroniano De amicitia]. 1.2 Relazione sessuale extraconiugale. 2 [Relig.] Il rapporto del cristiano con Dio; l'amore di Dio per i cristiani. 3 [Tra stati, comunità o altri enti collettivi:] alleanza. 4 [Con valore collettivo:] alleati.

0.8 Pär Larson 04.09.2000.

1 Sentimento di affetto, solidarietà e stima tra due o più persone; rapporto basato su tale sentimento, dimestichezza, familiarità.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 292.24: Vespatiano [[...]] prese la filia de Vetilio e deola a molge con grande dota ad uno splendidissimo homo commosso de amicitia.

[2] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 32, pag. 279: Così in molte guise / son l'amistà divise, / perché la gente invizia / la verace amicizia: / ch'amico che maggiore / vuol essere a tutt'ore, / parte come leone; / amor bassa e dispone...

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 233.9, pag. 264: Né bon per sé sperando ha certo segno, / e sì non reo in Dio dea desperare: / misericordia è tutto el magior regno / che bono aggia o non bono unde fidare. / Giustizia e Pietate hanno amicizia, / e che vol l'una, l'autra in Dio disia.

[4] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 109, pag. 31: XXVIII. L'omo sens'amicitia, castellu sensa mura: / Sgarda lu amicu et bidilu per piçul'apertura; / Quella è bona amicitia, ked onne tempu dura, / Povertate non partela, neu nulla rea ventura...

[5] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 43.9: Disse Christo: Io aiuto l'omo, perch'elli eie una cosa meco. Dunqua faccio come fa lo buono amico l'uno per l'aultro et ogna cosa d'amicitia, et anco che siamo due in persona, sono pur uno in volere et in opera.

[6] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 11, pag. 218.8: Da questo nasce lo vocabulo del suo propio atto, [cioè] Filosofia, sì come dello amico nasce lo vocabulo del suo propio atto, cioè Amicizia. Onde si può vedere, considerando la significanza del primo e del secondo vocabulo, che Filosofia non è altro che amistanza a sapienza o vero a sapere...

[7] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 133, pag. 24: lassù dove tu stai, dove ài la dignitade: / et gran mercé demàndote per toa gran pietate, / che tòlli allo diabolu de mi la potestate: / perciò che è tanto plino de malitia, / àione cura della soa amicitia.

[8] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.21, pag. 201.21: La gente cominciò a riposarsi, e molto si parlò della sua mala morte in varii modi, secondo l'amicizia e inimicizia: ma parlando il vero, la sua vita fu pericolosa, e la morte reprensibile.

[9] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Canz. 1.50, pag. 5: Solicito se rende tutor troppo, / ed à oppo - che la pura amicicia / per malicia - de lüy non si stempre.

[10] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 13, pag. 92, col. 1.24: Non potrebbe humano intellecto considerare la perfecta amicitia che fu infra Christo e gli apostoli quando nel mondo conversavano, tanto era el nostro dilecto Christo Iesu mirabile in virtù e singulare in doctrina e glorioso in aspecto...

[11] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, proemio, pag. 401.17: Poi procede al suo trattato, quivi - Ed io più lieve ec.: e puotesi dividere in VJ parti. Nella prima tratta un poco dell'amicizia, o amore che ssi contrae per virtù, per lo quale Vergilio amò Stazio: e dice onde, e quando questo amore nacque...

[12] Stat. vicent., 1348, pag. 13.21: podere, e quelli che faranno contra gli statuti et ordini della ditta frataglia condenerò, e farò scoder li bandi o pene, et le farò scrivere in libro, e nissuno offenderò per odio, nè subleverò per amicitia.

[13] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 3, pag. 127.9: In Roma aveva alquanti giovani gentili uomini, i quali a' figliuoli del re avevano avuto compagnia ed amicizia, e con loro aveano più liberamente fatto le loro volontà, ch'eglino non potevano fare allora. || Cfr. Liv. II, 3: «aequales sodalesque adulescentium Tarquiniorum».

[14] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 123.15: Esendo nel tenpo de' signori Nove el chomuno di Siena in pace e in amicizia, el chomuno di Fiorenza andoro richiedendo tutti e' loro amici, e' quali lo' poteseno dare alchuno aiuto...

[15] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 8, pag. 679.25: Quello che le sante leggi della amicizia vogliono che l'uno amico per l'altro faccia, non è mia intenzione di spiegare al presente, essendo contento d'avervi tanto solamente ricordato di quelle, che il legame dell'amistà troppo più stringa che quel del sangue o del parentado, con ciò sia cosa che gli amici noi abbiamo quali ce gli eleggiamo e i parenti quali ce gli dà la fortuna.

[16] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, parr. 16-18, pag. 129.10: Con lieto volto - e questo dice a mostrare segno de grande amicitia, quando l'omo porge la mane ad alcuno e spetialmente quando li mostra bon volto, como dice qui D.

[17] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 22.4, pag. 53: Io son stato compagno, et or sun streto / molto più forte per novo legame: / ma sì nel cuor aciese eran le fiame / de l'amicicia et de l'afecto dretto, / che non dovrey zà vostro esser più creto.

[18] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 78, comp. 13.1, pag. 81: Procede - da vertù vera amicicia. / Sevicia - mal oprar sempre rechede.

1.1 [Rif. al trattato ciceroniano De amicitia].

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 53, pag. 123.32: E perciò dice bene Tullio nel libro dell'amicizia che, se la umanità non è estirpata dall'animo del savio, che la perturbazione pure li cade nella mente recevendo le cose avverse.

1.2 Relazione sessuale extraconiugale.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 189, pag. 218.20: fatte con gli Egiziaci certe battaglie e vintigli, a Cleopatra, nella cui amicizia congiunto s'era, [[Cesare]] concedette il reame, quasi in guiderdone dell'adulterio commesso.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 194, pag. 219.30: oltre a tutte l'altre [[Cesare]] amò Servilia, madre di Marco Bruto, la figliuola della quale, chiamata Terzia, si crede che egli avesse. Usò ancora l'amicizie d'alcune altre forestiere, sì come quella della figliuola di Nicomede...

2 [Relig.] Il rapporto del cristiano con Dio; l'amore di Dio per i cristiani.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 7.3, pag. 82: Amor, la tua amicizia / è piena di letizia: / non cade mai en trestizia / lo cor che t'ha assaiato.

[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 2, pag. 8.12: E però se Iddio avesse ricomperato l'uomo per altro modo più leggieri, già non era l'uomo tratto ad amore perfetto, perchè non averebbe amato Iddio di puro amore d'amicizia, ma per rispetto della propria utilitade, come amava l'altre creature...

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 32, pag. 161.11: Certo io intesi più volte di molte essere oppinione me di tanta amicizia essere congiunta con Dominedio, che niuna grazia a lui da me dimandata, negata sarebbe...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2 part. 3, pag. 54, col. 1.37: O buono Padre, questo addomando non disperandomi della tua bontà che inseparabilmente tu mi leghi a te con amiciziad'amore, sapiendo che se l'ardore del tuo amore trarrà me misero a te, agevolmente legato con sì fatto legame io dispregierò tutte le cose contrarie, e inseparabilmente m'accosterò a te.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (ii), par. 26, pag. 270.6: [[Dio]] primieramente fece Abraàm degno della sua amicizia e a lui aperse parte del suo secreto, cioè di quello che fare intendeva nel seme suo; né a lui perciò alcune singulari leggi diede, se non in tanto che, a distinzione de' suoi discendenti dagli altri popoli, gli comandò la circuncisione, la qual sempre perseverò e persevera in quegli che de' suoi discendenti si dicono; e questa medesima amicizia ritenne con Isaàc e con Iacòb, discendenti d'Abraàm.

3 [Tra stati, comunità o altri enti collettivi:] alleanza.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 11, pag. 568.1: Et ne lo muro de Santo Basile fo una granne tabola murata de rame, narata, là dove fo scripto l'amicitia bona la quale fo infra li Romani et li Iudei ne lo tempo de Iuda Machabeo.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 12.4: eloquenzia congiunta con ragione d'animo, cioè con sapienzia, piùe agevolemente àe potuto conquistare e mettere inn opera ad hedifficare cittadi, a stutare molte battaglie, fare fermissime compagnie et anovare santissime amicizie. || Traduce il lat. sanctissimas amicitias.

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.22, pag. 151.21: Con la parte di messer Corso Donati tennono messer Rosso messer Arrigo e messer Nepo e Pinuccio dalla Tosa, per grande usanza e amicizia; messer Gherardo Ventraia, messer Geri Spini e suoi consorti, per l'offesa fatta; messer Gherardo Sgrana e messer Bindello per usanza e amicizia; messer Pazino de' Pazi e suoi consorti, i Rossi, la maggior parte de' Bardi, i Bordoni, i Cerretani, Borgo Rinaldi, il Manzuolo, il Pecora beccaio, e molti altri.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 371.10: Tutta questa regione, e la plaga pinea dell'alto monte ceda all'amicizia de' Trojani, e componiamo leggi equali di pace, e chiamialli compagni nei regni...

[5] Doc. fior., 1311-50, 94. (1350), pag. 682.28: considerando la benivolentia et lunga amicitia durata tra' vostri passati et voi col nostro Comune, la quale si può dire che sia innata...

[6] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 126.31: E l'altro giorno prese chumiato e andone a Fiorenza chom' è detto, e per viceré rafermando l'amicizia e la legha e rachomandazioni aveva e' Fiorentini cho' re di Napoli.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 67, pag. 33.16: essendo a Roma venuti ambasciadori indiani e di Scizia, genti ancora appena da' Romani conosciute, a domandare l'amicizia e la compagnia sua e de' Romani...

[8] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 4, pag. 197.12: E in Alessandria a Tolomeo e a Cleopatra re furono mandati M. Attilio e Manio Acilio ambasciadori a commemorare e a rinnovare l'amicizia, e loro portarono doni...

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 56.24: Questo re Massinissa sempre avea in guardia de soa perzona doi granni cani, granni mastini, e non se renneva securo senza essi, benché avessi guardie de pedoni e de cavalieri, avesse lo potente e ricco reame de Numidia, sopra tutto questo avesse la bona amicizia de Romani, per li quali era signore, era salvo, securo e temuto.

4 [Con valore collettivo:] alleati.

[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 115.46: e la notte questo Nicolucc[io] si mosse cho' la sua amicizia; una notte con molti Todini e' quai erano suoi amici, e' quai erano suoi consorti, e la sera sulle tre ore, quando credeteno che misere Ufredi fusse a letto, atorniaro el suo palazzo e intraro...

[2] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 5, pag. 312.14: E veggiendo il marchese che per forza no gli poteva avere, pensò d'inghannargli e fecie pacie cho' parmigiani e cierchò avere amicizia in Bolognia e venire a ttanto cho' suoi trattati che in Bolognia furono grandi dischordie e furonvi assai confinati.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 45, terz. 76, vol. 3, pag. 9: Sentendo Messer Corso la milizia, / che gli veniva addosso, ardito, e fiero / armato fu con tutta sua amicizia, / e asserragliò la Piazza di San Piero / da ogni parte, e con grosse balestra / pensò di riparare a tal mestiero.

[u.r. 17.01.2018]