0.1 amicto, amictu, amito, amitti, amitto, ammitto.
0.2 Lat. amictus (LEI s.v. amictus).
0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.): 2.
0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Sacchetti, Rime (ed. Ageno), XIV sm. (fior.), [1365]; Simone da Cascina, 1391/92 (pis.).
In testi sett.: Elogio Buzzacarini, 1392/97 (padov.).
In testi sic.: Stat. catan., c. 1344.
0.5 Locuz. e fras. porgere amitto 2.1.
0.6 N Si tiene conto di Basaldella, Lessico materiale, pp. 214-15.
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Relig.] Panno, di vario materiale e colori, che copre le spalle del sacerdote durante l'ufficio liturgico. 2 Velo (usato specif. per coprire il capo nella preghiera o il viso in segno di lutto). 2.1 Fras. Porgere amitto a qsa: velare, coprire. 3 Mantello, veste (in senso fig.).
0.8 Milena Piermaria; Sara Ravani 07.04.2022.
1 [Relig.] Panno, di vario materiale e colori, che copre le spalle del sacerdote durante l'ufficio liturgico.
[1] Doc. sen., 1325, pag. 74.12: Anco, due amitti per la messa. Anco, sei sciugatoiuoli da altare, co' quali el prete s' asciuga le dita.
[2] Stat. catan., c. 1344, cap. 8, pag. 38.4: Ecciamdeu divi lavari li purificaturi di li calici e lu amictu e la tuvagla, la quali sta supra lu altaru, in la quali lu previti si purifica li manu, lu misi una fiata.
[3] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 1, cap. 2, pag. 32.15: Sforsati, divota figliuola, quando il prete si para, ad ornare l'anima di veste consimile. Come si mette l'ammitto sopra il capo e le spalle dove siede la forsa, così tu, rimovendo da te la negrigensa, pigrisia e osio, fa' la fortessa dell'animo, che porti ogni fatica e carico con gran diletto, e con fervore sii solicita e allegra a l'opre vertuose.
[4] Elogio Buzzacarini, 1392/97 (padov.), 11, pag. 85.20: Ancora fé e fé fare la predita madona de San Benedecto uno altro paro de paramenti verde de soa seda filà con soa man, retorto, cuerto de trifoii d'oro, cum uno friso a figure, instoriado, belisimo de oro fin rechamado a gusela, de M.c.IIJ.cLXXXVIJ, fornido tuto de chamese, amito, stola, manipolo e cordum.
2 Velo (usato specif. per coprire il capo nella preghiera o il viso in segno di lutto).
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 3, pag. 262.11: E poi che lle navi staranno transmisse di là dal mare di quelli Greci, e renderai già li voti nella riva, posti li altari, velerai le chiome de' capegli, cuperto d'amicto purpureo, acciò che nulla faccia inimichevole occorra fra li fuochi santi nelli honori delli dèi e turbi li agurii.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 3, pag. 266.21: Noi allora preghiamo le sante maiestadi de la santa Pallas, dea dell'armi, la quale prima ci ricevette allegri, e veliamo i capi nostri dinanzi alli altari di frigio amicto, e secondo li comandamenti di Heleno, li quali elli maximi aveva dati a noi, accresciamo rettamente i comandati honori alla greca Iunone.
[3] Gl Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez. 24, vol. 7, pag. 483.2: 22. E farete come io feci; non vi velerete la faccia con amitto, cioè con copritura, e non mangerete cibi di piagnenti.
2.1 Fras. Porgere amitto a qsa: velare, coprire.
[1] Cecco di Meletto, Quando redire, a. 1374 (tosc.), son. 101f.8, pag. 263: Quando redire al nido fu disdicto / a Giulio Cesar, perché fûr deliri / gli padri col Senato et gli altri siri, / volse prima mostrar l'amar conflicto / el ciel prodigïoso, stando picto / di fiamme rogge et d'ardenti papiri / di terribil comete, e i color' miri / a la solar quadriga porse amicto.
3 Mantello, veste (in contesto fig.).
[1] Lancillotto Anguissola, Alzi lo 'ngegno, a. 1359 (tosc.-pad.), son. 101c.1, pag. 261: Alzi lo 'ngegno ogn'uom con quello amicto / che aver conviensi a' valorosi viri, / et l'un pianeto né l'altro martiri / o nòi natura in quanto ha Dio prescritto.
[2] Sacchetti, Rime (ed. Ageno), XIV sm. (fior.), [1365] son. 114.6, pag. 140: Se mai facesti grazia, o seva Morte, / a nessun che per morbo fosse aflitto, / torcendo il corso tuo veloce e dritto, / lasciando l'alma e 'l corpo in una sorte, / falla a costui, in cui le Muse accorte / vestiron sempre il cor di lor amitto, / e sol per tanto priego abbi respitto, / perché l'aspettan le paterni porte.
[u.r. 10.07.2023]