AMMACCARE v.

0.1 amacca, amaccatu, amacco, amaccò, amacha, amachate, ammacca, ammaccarole, ammaccatu, ammaccava, ammaccavano.

0.2 Da maccare.

0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1. || Ma v. ammaccato agg.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Si registrano qui tutte le forme con a-, anche se le sequenze grafiche del tipo lamacca (1 [2]) o lamacha (2 [2]) potrebbero essere interpretate la macca, la macha (lemma maccare); conversamente, alcune att. registrate s.v. maccare potrebbero essere rif. a ammaccare (se si interpretano come aferetiche alcune forme).

0.7 1 Battere, percuotere deformando ovvero producendo contusioni (anche fig.). 1.1 Deformare la superficie di un oggetto colpendola. 2 Schiacciare.

0.8 Natascia Tonelli 20.08.1999.

1 Battere, percuotere deformando ovvero producendo contusioni (anche fig.).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 26, pag. 100.20: E già n'avea tanti uccisi dintorno a sé, che, quanto la sua accetta era lunga, per tanto spazio dintorno a sé avea di corpi morti ragguagliata l'altezza del suo cavallo; e il taglio della sua arme era perduto, ma in luogo di tagliare, rompeva e ammaccava le dure ossa degli aspri combattitori.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 249.79, pag. 298: e con questo furor<e> reo e soperchio / ciascun del cerchio / al ben comun s'atacca: / chi 'l fiacca / e chi l'amacca / e ciascun ride. / Per questo si conquide / la terra e si divide, / perché con stride l'un l'altro discaccia...

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.57, pag. 152: ma sconcio / è 'l lor guardar a squarciasacco. / Se io gli amacco / e fonne macco, / sarà pur fiacco; / il fante aralla.

- Pron. Rimanere contuso.

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 102, pag. 405.24: E rotte che ebboro le loro lance, chè l'uno per l'altro non avea già piegato in arcione, eglino missono mano a loro mazze di ferro; e davansi sì grandi colpi, che tutti gli loro elmi si rinsonavano in testa, e gli scudi si spezzavano in braccio, e le carni s'ammaccavano e rompéansi le loro ossa.

1.1 Deformare la superficie di un oggetto colpendola.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 164.7: E Menesteo da tutti tre se defendeva maraviglyosamente co la soa valente spata. Ma, chà per lo plu continuo li plu soleno vencere, quisti tre frati indurando contra lo duca Menesteo e donandoli diviersi aspri cuolpi de spata ropperole l'arme aduosso, sparterole lo scuto et ammaccarole la barbuta, e specialemente lo duca Theras, lo maiure frate de quisti tre, era quillo chi plu affannava de duri cuolpi lo duca Menesteo.

2 Schiacciare.

[1] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 593, pag. 138: Se mai de fare avesti voglia / Muri da fare perfeta foglia, / Che sia ruveda grossa e dura, / Come de' esser de natura / Per vermi da folliselli / Che fina seta façan quelli, / Tuoi la mora che sia ben nera, / E sì l'amacha, e sì la frega, / E cava fuora le animelle; / Poi le lava e secha quelle...

[2] ? Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 28.28, pag. 71: Che monta avere pur le mani a uncini, / Se ragunato aver non si dislacca, / Anzi ch'al capo c'imbianchino i crini? / Tu vedi ben, che 'l leon non ammacca / Formiche, nè 'l falcon prende la mosca; / Ma ciaschedun più ad alto s'attacca.

[u.r. 30.08.2019]