AMMAGRIRE v.

0.1 amagrì, amagrido, amagriva; f: ammagriscono.

0.2 Da magro, prob. (data la natura dei testi) attraverso il fr. ant. amaigrir.

0.3 f Zucchero, Aldobr. volg., XIV in.: 1; Tristano Veneto, XIV: 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Tristano Veneto, XIV.

0.7 1 Rendere o diventare magro. Estens. Perdere forza, vigore.

0.8 Milena Piermaria 29.11.1999.

1 Rendere o diventare magro. Estens. Perdere forza, vigore.

[1] f Zucchero, Aldobr. volg., XIV in.: Si debbano guardare di tali acque [solfate] coloro che hanno rogna di collera, perciò ch'elle ammagriscono e disseccano, e scaldano loro lo fegato. || Crusca (5) s.v. ammagrire (il passo è già cit. in Crusca [1], ma con un contesto abbastanza ridotto).

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 585, pag. 540.36: Alora Tristan plançeva, che lo mal sentiva; ello suspirava spesso et amagriva et inbrutiva et pezorava tropo brutamentre.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 238, pag. 207.26: Or che dirè io a vui? Dele plage qu'ello avea recevudo, Galeoto in quella fiada fo sì amagrido qu'ello non pote portar arme infin do mesi conplidi né chavalchar granmentre lonci.

[u.r. 08.06.2006]