AMMALATTIRE v.

0.1 amarotì, ammalattire.

0.2 Da ammalattia. || DEI s.v. ammalattire rimanda alla forma 'malatto' per 'malato' (ma non registra ammalattia).

0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>.

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ammalarsi.

0.8 Elena Artale 22.11.1999.

1 Ammalarsi.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 1.12: Ma siccome il nostro Signore piantò paradiso terrestro pieno di buoni alberi e di buoni frutti, e nel miluogo piantò un arbore ch'è appellato albore di vita, perciocchè 'l suo frutto avea vertudi di guardare la vita a quelli, che ne mangiavano, sanza morire e sanza ammalattire, e sanza invecchiare, e sanza afiebolire. Così fae spiritualmente nel cuore il grande giardiniero, cioè Dio padre che elli sì pianta li albori di vertù...

[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 23, pag. 194.7: E' dùm morir avanti che ti, ma tutavia va' e como te par apareia lo sepulcro». Andà quello monego e apareiàse lo sepulcro. E de lì a pochi dì l'abao amarotì grevementi e, vegandose morir, dise a quelo monago: «Sepelisseme in lo to sepulco».

[u.r. 23.04.2014]