AMMALIARE v.

1 Esercitare arti magiche su qno (al fine di influenzare la volontà o alterare qualità fisiche); stregare.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 230.3, pag. 262: Lo nom'al vero fatt'ha parentado; / le vacche par che t'abbian abracciato, / o ver che t'han le stregh'amaliato, / tanto da lunga se' partit', o' vado.

[2] Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 81, pag. 961.9: Dice qui che non si dee creder che le femine si possano amaliare e di ciò dà essempri come nel testo pone.

[3] Comm. Rim. Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 188, pag. 980.10: A madonna Circe piacque molto il fatto d'Ulixe, volealo per marito e volealo ritenere. Ulixe non volea; quella sapea fare molto malie con sue erbe e faceane beveraggi tali che chi ·nne bevea li amaliava e faceali convertire inn altri animali.

- [Rif. ad un luogo].

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14., vol. 3, pag. 156.3: La dea amaliò questo fiume, e guastollo con maravigliosi veleni...

1.1 Fig. Privare del discernimento; sedurre, ingannare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 30.139, vol. 3, pag. 508: a drizzare Italia / verrà in prima ch'ella sia disposta. / La cieca cupidigia che v'ammalia / simili fatti v'ha al fantolino / che muor per fame e caccia via la balia.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 7, vol. 2, pag. 530.24: Per la qual cosa la donna non volendo tornare in Inghilterra, se 'l re non cessasse da sé il governo del detto messere Ugo il Dispensiere e de' suoi seguaci, e di ciò fece scrivere e mandare ambasciatori al re di Francia; ma però niente valse, e de la moglie e figliuolo si mise a non calere, sì era amaliato del consiglio del detto messere Ugo.

[u.r. 08.06.2006]