0.1 admennati, amena, amenà , amenada, amenagli, amena-me, amenando, amenandu, amenano, amenar, amenarà , amenare, amenarlu, amenasse, amenasti, amenata, amenati, amenato, amenatu, amenay, amené, amenerà , amenerò, ameni, ameniamo, aminauli, aminirà , ammenano, ammenare, ammenerò.
0.2 Da menare.
0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. fior., 1310/13.
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito); Tristano Veneto, XIV.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Il signif. 'addurre' di 1 [9] e 1 [10] è francesismo semantico (cfr. Tobler-Lommatzsch s.v. amener), dal perduto intermediario attraverso il quale passa il lat. adducere.
0.7 1 Condurre; portare, recare; accompagnare (anche fig.). 1.1 [Di colpo:] vibrare, assestare. 1.2 Assol. Farsi innanzi, avanzare. Ammenare contra: farsi contro qno (per minaccia). 1.3 Assol. Andare avanti, procedere. 2 Colpire, percuotere.
0.8 Elena Artale 12.12.2000.
1 Condurre; portare, recare; accompagnare (anche fig.).
[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 2.20, pag. 123: La boc[c]a e li denti / e li gesti piacenti m'han conquiso / e tutte l'altre gioi de lo bel viso. / Traditrice ventura, / perché mi ci amenasti, / ca io non era ausato a esta partuta?
[2] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 4, pag. 231.11: Si cum cointa lo Vangeli d'un hom qui fo amenà davan Iesu Christ, qui avea una legiun de diables e·l corp.
[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 4, pag. 110.21: e nol potè durare, per ciò che fu preso da coloro che si tenevano da Pompeo, e menârlo in Antioccia. Allora furo admennati ne le mani di Scipione che allora era ne la città con una legione di cavalieri, lo quale lo' ferío lo capo con una scure.
[4] Intelligenza, XIV in. (tosc.), 106.6, pag. 172: Uno scudo, ch'al tempo di Pompile / portavano i Romani a processione, / cadde da ciel, che no l'aveano a vile, / ch'aveano in esso gran divozione; / Airone tornò al tempio molt'umile, / e fecesi ammenare un gran torone, / e lavogli la fronte con buon vino, / e poi pres'un coltello il gran devino, / e miseglile su dal gargazzone.
[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.104, pag. 226: Voi che sei forte de natura, / se, per far vita pu dura, / dé per voi esse conquiso / maor logo in Paraiso, / se aor cozì vorei / per preicar como sorei, / digando che streito senter / e spinos'amena in cer, / poi che tanto è meritoria / passion de eterna gloria, / assai ge porrei meritar / e vita eterna conquistar.
[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 73.16: Guardinusi li fimini di li Indiani, li quali, con chò sia cosa que segundu la lur custuma unu maritu avia multi mulieri, mortu lu lur maritu issi venennu in questiuni dananti lu judici quali issu amava plù. E quilla ki vinci la questiuni, saltandu d'alegria et amenata da li soy stritti parenti, li quali la acumpagnanu cu alegri vultu, se gitta supra lu focu di lu maritu et ardissi con sicu commu beatissima.
- [In luogo di giudizio:] presentare.
[7] Stat. fior., 1310/13, cap. 42, pag. 40.13: E che neuno ardischa amenare seco alcuno avogado o procuratore o altro notaio o altra persona a la corte de la detta arte nè in alcuno consiglio o congregatione de l'arte e compagnia predetta, il quale avogado o procuratore ardisca o presuma avogadare, dire o procurare, overo avogadi, dichii o procuri alcuna cosa che sia contraria a l'onore e giurisdiçione de la detta arte e compagnia.
[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 141.11: Adonca eu ricontirò di ti, o Simpronia, sururi di Tiberiu e di Gayu, Gracci [ambiduy], e mulyeri di Scipio Emiluanu, non qui eu volya diri alcunu malu di ti, ma però ca tu, citata et amenata ananti lu populu da issu lu tribunu, tu non sfurlignasti nenti da la nobilitati di li toy mayuri.
- [Di sentenza autorevole o argomentazione:] addurre.
[9] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 1, par. 3, pag. 127.13: Ma nella seconda dizzione di questo libro, io andrò ordinatamente e pianamente, primieramente inn amenando l'auttorità del santo chanono con alqune infinte e strane interpretazioni d'alquni... || Cfr. Defensor pacis, II, 1, 3: «primum adducendo sacri canonis auctoritates».
[10] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 3, par. 10, pag. 140.29: A queste cose perseguendo appartiene od è convenante d'amenare alqune arghomentazioni come politicies, le quali per aventura ad alquni farebbono fantasia e credenza della conchiusione di su ddetta. || Cfr. Defensor pacis, II, 3, 10: «hiis consequenter adducere convenit argumentaciones quasi politicas».
- [Di arma:] levare in alto.
[11] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 37, pag. 42.2: Alcuni cuoprono la macina con panno di colore rosato: alcuni cingono tutto l'orto di viti bianche: alcuni ammenano fortemente le scuri inverso il cielo: alcuni la coccoveggia coll'ale stese suffumicano... || Cfr. Palladio, Op. Agr., I, 35: «item cruentae secures contra caelum minaciter levantur».
1.1 [Di colpo:] vibrare, assestare.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 78, pag. 158.15: E lo ree Marco fue ala porta e vide T. e disse a T.: «Oramai non puo' tu dire che ttue non sii lo piue disleale e lo piue falso uomo del mondo». Ed amenagli uno colpo dela spada e T. lo ricievette in sul braccio, ov'egli avea avolto il mantello.
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 74, pag. 96.32: Tristan fo navrado d'una lança avelanada. Puo' elli incontinente meté man ale spade, et sì se trasfiere de sì grandissimi colpi como elli pote amenar de alto ala forsa de braço...
1.2 Assol. Farsi innanzi, avanzare. Ammenare contra: farsi contro qno (per minaccia).
[1] Stat. perug., 1342, III.69.9, vol. 2, pag. 124.1: E se alcuno amenerà contra alcuno con l'arme overo acto farà overo mano porrà ad alcuna generatione d'arme, sia punito cusì co' se contra esso asagliemento farà.
1.3 Assol. Andare avanti, procedere.
[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 182, pag. 167.30: Ma quando la cossa sè tanto amenada che Blanor, lo qual tuto era voydado de sangue et tanto navrado qu'ello era tuto altrosì morto, ave perdudo lo seno e la força, quando ello non pote plui de là in avanti, ello se lassà caçier indriedo tuto aroversso con la spada in man e lo scudo altrossì...
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 240, vol. 2, pag. 334.5: Et se alcuno senese, assiduo abitatore, ad alcuno senese, assiduo abitatore, ingiuriosamente amenarà con ferro o vero alcuno genere di metallo, sia punito et condannato al comune di Siena in L libre di denari...
[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 6, docum. 4.15, vol. 3, pag. 27: Ài molti teco e combatter convieni / con altri che t'avieni: / non far ragion ch'a te ognun ameni. / Pensa di vincer tuttor confidando / dell'arme ch'ài, pensando / che gli altri èn vili e vanno dubitando. || Cfr. glossa lat. «non cogites te quemlibet feriturum» (Egidi, Doc. Am., vol. 3, p. 27).
[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 31, pag. 664.12: E se alcuno contra alcuno desnudarà alcuna generatione d'arme o gli amenarà iniuriosamente cum lança ferrata e non desnudarà, sia punito in meçço della dicta pena.
[u.r. 21.05.2014]