AMMÉTTERE v.

0.1 admectere, admessa, admesse, admessi, admesso, admete, admetta, admettano, admettarà , admettarò, admetteno, admetterà , admettere, admetterli, admetterò, admetteròe, admettesse, admettremo, admettrò, admettuda, admettuti, admissa, admissi, admisso, admitta, amecta, amectano, amectase, amecterà , amectere, amecterle, amecterò, amessa, amesse, amessi, amesso, ametta, amettano, amettanse, amettare, amettarò, amette, amettendo, amettendola, ametter, amettere, amettesse, ametti, amettiamo, ametto, amettono, ammectere, ammessa, ammesse, ammessi, ammesso, ammettano, ammettasi, ammettere, ammetterli, ammetteva, ammisero.

0.2 Lat. admittere (LEI s.v. admittere, 1, 754, 43).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 3.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1298; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Stat. prat., 1347; Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300; Stat. vicent., 1348.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. ammettere a libra 1.3.1; ammettere eccezione 1.4.2; ammettere in giudizio 1.1; ammettere prova 1.4.2; ammettere scusa 1.4.2.

0.7 1 Lasciar entrare (in un luogo), far accedere; accogliere. 1.1 [Dir.] Concedere udienza, dare facoltà di comparire in giudizio. Fras. Ammettere in giudizio. 1.2 Permettere di accedere (ad una carica pubblica), di ottenere (un incarico). 1.3 Ascrivere, annoverare (tra i membri di un ordine, un'arte ecc.); far partecipe (di un consiglio, adunanza o altro). 1.4 Fig. Accettare; consentire, concedere (qsa). 2 Volgere verso (qsa o qno), indirizzare; rivolgere. Anche pron. 2.1 Lanciare alla caccia; istigare, aizzare (un cane). 2.2 Signif. incerto (rivolgere?). 3 Pron. Prender posto; porsi, collocarsi. 4 [Vet.] Far accoppiare (animali), mettere alla monta.

0.8 Milena Piermaria 04.04.2000.

1 Lasciar entrare (in un luogo), far accedere; accogliere.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 192.29: Tutta questa turba, la quale tu vedi, è gente insepolta; e quello nocchiere è Carone; e quelli i quali egli porta per lo fiume so sepolti. E non è concesso di trapassare l'orribili ripe e i rochi fiumi, prima che l'ossa si riposino nelle sedie sue. Cento anni vanno errando e voltandosi intorno a queste riviere; infino che ammessi riveggono gli stagni desiderati.

[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 27, pag. 151.4: O voi tutti d'Israel soccorreteci e aiutateci: ecco questo rio uomo [[scil. Paolo]] è ito predicando contro a Moisè, e contro a questo santo luogo, e, ch'è peggio, eziandio gli Pagani ammesse nel Tempio, e ha corrotto e vituperato questo santo luogo.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 279.1: E videndo Enea che ipso no poteva remanere co lloro per defenderele, consigliaole che mandassero per lo re Dyomede, homo strenuo e de grande discreccione, lo quale, no essendo admesso né receputo ne lo suo ryamo, vennerà voluntiary in loro sossidio e regimento.

- Fig. Accogliere (nell'animo).

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), proemio, pag. 1.17: lo [[peccato]] veniale si è quello, che quando l'uomo l'amette, li rimane alcuno ordine virtuoso nella mente, e con alcuno rimordimento di coscienzia, non si abandona da Dio...

1.1 [Dir.] Concedere udienza, dare facoltà di comparire in giudizio. Fras. Ammettere in giudizio.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 120, vol. 2, pag. 287.17: et chi contrafarà, per ciascuna volta sia punito et condannato, per la podestà di Siena, in XXV libre di denari, et in neuno modo sia udito o vero admesso per alcuno officiale del comune di Siena, se prima la condannagione fatta d'esso cotale exbandito o vero condannato non sarà pagata al comune di Siena...

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 6, pag. 30.31: con ciò sia cosa che non sieno ammessi overo ricevuti a provare la detta fama alcuni de la casa di colui che avesse sostenuto la 'ngiuria nè nimici di colui lo quale si dicesse ch'avesse offeso, la testimonianza de' quali non è ricevuta di ragione.

[3] Stat. pis., 1330 (2), cap. 115, pag. 551.5: Et se ad cutale testimonia quelli che così sarà condennato admetteròe, la sua testimonia s'abbia per nulla, nè pregiudichi ad colui u ad culoro contra li quali la dicta testimonia si rendesse.

[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 21, par. 3, vol. 2, pag. 59.1: Volemo ancoraké se alcuno de falso overo per cagione de falsetà condannato sirà, a testemoniare per nullo modo s'amecta e la sua testemoniança degga non valere.

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 8, pag. 688.1: se 'l no se producesse alcuno mandato per quello chi vole fire admessoin judicio, non fia admisso sença mandato...

1.2 Permettere di accedere (ad una carica pubblica), di ottenere (un incarico).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 47.24: et statuimo che se poscia che ciascuno di cotali sarà notato di scomunicatione, contendarà sodisfare infra l'anno; d'alora inanzi per essa ragione sia fatto infame, et non sia amesso a publichi officî...

[2] Stat. pis., 1321, cap. 32, pag. 219.15: Sì veramente che 'l dicto cotale misuratore lo quale arae rinonsato, di po' la dicta rinonsiatione al dicto officio chiamare nè admectere non si possa.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 327.30: Terzo, ch'egli era figliuolo naturale; lo quale la Chiesa non amette a dignitade sanza papale dispensazione...

[4] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 53, par. 6, vol. 2, pag. 399.14: Né possano ad alcuno arfeto del contado emponere overo scuotere alcuna quantità de pecunia per cagione d'alcune spese, le quale fecessero entra sé gli arfete de la cità overo per altra quegnunque cagione, conciosiacosaké esse agl'onore, briscioglie e offitia non amectano, né ad alcuno recante le predicte cose a vender a la cità de Peroscia alcuna cosa togliere possano...

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, Rubriche, pag. 732.7: Che li chierici no siano admessi alle procuracione.

1.3 Ascrivere, annoverare (tra i membri di un ordine, un'arte ecc.); far partecipe (di un consiglio, adunanza o altro).

[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 47, par. 8, vol. 1, pag. 166.4: E che el giudece overo cavaliere de la podestade overo del capetanio, el quale presente sirà ai conselgle non receva, né amecta alcuno menore de diciocto angne ad alcuno conselglo overo adunança, né alcuno brisciolo, né ad alcuna electione fare.

[2] Stat. prat., 1347, cap. 11, pag. 16.20: E dopo la terza richiesta, overo inquisitione, facta personalmente di quello cotale, overo alla casa overo sua habitatione overo bocthega, e non giurasse, overo di giurare si scusasse o non volesse, al decto Brieve, non possa nè debbia possa giurare: e non sia ricevuto overo amesso per compagno della decta arte...

[3] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.40: stantiamo ke tucti [[...]] sotoposti essare debiano ad examinatione diligemte de la fede catholica et de la obedientia emverso la predetta ghyesa catholica et se esse fermamente confessaranno et veragiamente credaranno, sciguramente porranno essare amessi et recevuti ad esso ordine.

[4] Stat. fior., 1338/70, cap. 31 rubr., pag. 292.5: Come e per quanto si debbano amettere a l'arte i parenti d'alcuno dell'arte.

- [In contesto fig.].

[5] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 76, pag. 119.27: Ecco l'uomo, che s'è accordato al postutto d'esser vostro fedele e d'intrare di vostra compagnia e osservare i vostri ammonimenti fedelmente. E le Virtú [[...]] allotta sí mi benedissero e segnaronmi ciascuna per sé, e dissero: - E noi t' amettiamo per fedele e compagno...

1.3.1 Fras. Ammettere a libra: iscrivere nel registro del catasto.

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 63, par. 1, vol. 2, pag. 410.21: E nullo offitiale del comuno de Peroscia possa esso [[scil. un contadino]] recevere overo amectere a libra, né ad esso livra fare en la cità de Peroscia overo a citadinança alcuna; ma facta, non vaglia...

1.4 Fig. Accettare; consentire, concedere (qsa).

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.106, pag. 152: Altr' atto non ci ha loco, / lassù ià non s'appressa; / quel ch'era sì se cessa / en mente che cercava; / calore, amor de foco, / né pena non ci è ammessa; / tal luce non è essa / qual prima se pensava; / quel con che procacciava, / bisogno è che lo lassi, / a cose nove passi, / sopr' onne suo sentore.

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), prol. Dan., vol. 8, pag. 8.25: In tre parti tutta la scrittura è divisa dagli ebrei; la prima parte, li libri della legge; la seconda, i libri de' profeti; la terza, i libri «agiògraphoi» , cioè libri delle sante scritture, appo loro ammesse, ma non autenticate...

1.4.1 Pron. Fig. Concedersi. || (Orlando).

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, 4.34, pag. 12: Or, figlia, per Deo, sii acorta / né no te gli ametter zamai, / ch', a la ventura, che sai / morte ·n pudrisse portare».

1.4.2 [Dir.] Fras. Ammettere eccezione, scusa, prova (o simili): accettare (per giusto, per valido), accogliere (in sede giudiziaria); approvare.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 2, cap. 7, pag. 206.13: E] se el detto convento, infra 'l detto termine di V dì, la eceptione a lui conceduta, ammessa et licita per forma di questo capitolo, non provarà enfra 'l termine detto (le quali esceptioni possa opponere et provare enfra 'l detto termine)...

[2] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 108, pag. 49.19: le quale spese, ançi ch'el Camorlingo li paghi, se debbiano fare sentire al Singnore; e quelle che approvate siranno per lui, paghi, e l'altre no; e, se le pagasse, paghi di suo, e no gli sieno amessi salvo el salario digli officiali predicti.

[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 93, pag. 121.13: e ancora tutte e ciascune cose, le quali in quelle infrascritte provisione e Ordinamenti di Giustizia, e ciascuno di loro si contengono e scritte sono, per autoritade e vigore di predetti consigli, in tutto sieno amesse e vagliano e tengano e abbiano piena fermezza, e in tutte queste cose e ciascuna si proceda, osservisi...

[4] Stat. pis., 1330 (2), cap. 12, pag. 464.3: Et contra la predicta presunsione non sia ricevuta nè admessa alcuna prova, u vero exceptione.

[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 33, par. 1, vol. 1, pag. 145.5: e, se alcuno ofitiale essa apellagione overo recurso avente amecterà overo oderà , sia punito en doiecento livre de denare al tenpo del suo scendecato.

[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 186.35: E come agli ambasciadori da Casoli che a noi ven(n)eno p(er) q(ue)sta cagione rispo(n)demo, così p(er) la p(re)se(n)te ti sc(r)iviamo che se ' Casolesi nela via ch'essere dici fra Berignone e Casoli a(n)no ragione, siamo app(ar)echiati la loro ragione udire e amectere co(n) ogni pat(er)na benignità e ma(n)suetudine, seco(n)do che dovemo (e) siamo tenuti.

[7] Stat. vicent., 1348, pag. 14.18: Ciascheduno, che vuol intrare in la frataglia delli mercadante della città de Vincentia sopraditta, primamente debba porgere la sua domanda denanti dalli Gastaldi in capitulo, e se la piacerà alla mazor parte del capitolo, che alhora ditta domanda sia admessa e ricevuta in la ditta frataglia pagando cento soldi di denari veronesi piccoli al sinico di ditta frataglia.

[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 22: decernemo che in le predicte cose a piena prova basti e per lo çudese debia fire recevuto et admessa la fama publica, per testimonij sufficienti probata, cum lo giuramento delato per lo judice a cotale appellante et da lui demandato.

[9] Stat. castell., a. 1366, pag. 123.28: Et chi fallarà el venardì, che 'l detto priore overo el sopriore el faccia vestire ella frusta (e) dicha XX paternostri (e) XX avemarie, salvo si esso non avesse grande scusa, la quale debbia amettere el priore.

2 Volgere verso (qsa o qno), indirizzare; rivolgere. Anche pron.

[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 45.19: Io mi sono volluto conciare col re Carlo molte volte, e non posso trovare con lui acordo: io mi sono amesso alla ecclesia di Roma e al papa e a' cardinali e al re di Francia e a quello d'Inghilterra e a quello di Spagna e a quello di Raona, e ciascuno m'ha dicto che pur delle lettere avevano paura di morte, non che d'imprendere per me contra lo re Carlo, tanta è sua possansa...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 72, pag. 85.17: A la terça, là u dice della buona guardia ch'ella fa delli figlioli, mostra a noi che li nostri fillioli devemo in delle loro fancelleççe guardare, corregiere e admetterli a bontà e a scientia.

2.1 Lanciare alla caccia; istigare, aizzare (un cane).

[1] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, cant. 5.17, pag. 22: Quivi trovaro pieni di furore / due orsi grandi e negli occhi focosi, / tal che ciascuna n'ebbe allor tremore. / Ma Beritola pria rassicurossi, / e, amettendo i can, della faretra / trasse saette e alquanto allungossi / e l'un ferì...

[2] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 9, cap. 78: I catellini cominciano a vedere i venti giorni: in due mesi dal parto non si disgiungono dalla madre, e menansi molti in un luogo, e ammettonsi a combattere, acciocchè || Sorio, Tratt. Agr., vol. III, p. 129.

- [In contesto metaf.].

[3] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Ab. 2, vol. 8, pag. 283.20: 7. Or non si leveranno coloro incontanente, che ti mordano, e saranno suscitati e ammessi coloro che ti làcerino, e sarai loro in rapina?

2.2 Signif. incerto (rivolgere?). || Cfr. ED s.v. ammettere 'porre, rivolgere'; Contini, Il Fiore e il Detto d'Amore, p. 822 chiosa 'far entrare', Parodi, Fiore e Detto, p. 152 'collocare'.

[1] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 452, pag. 510: e d'altra parte / Non far del tu' cuor parte; / Tutto 'n quel luogo il metti / Là dove tu l'ametti: / Ch'egli è d'Amor partito / Chi 'l su' cuor à partito...

3 Pron. Prender posto; porsi, collocarsi.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 15.20: Hercules e Telamon se ammisero ad uno monte de reto ke avea nome Figeus e la dimane pusero in terra. || Cfr. St. de Troia e de Roma Laur., pag. 15.22: «se pusero de reto ad uno monte»; St. de Troia e de Roma Ricc., pag. 15.31: «si puosero dirieto ad uno monte»; laddove il testo latino (nella stessa ed), pag. 15.5, recita: «latuere post montem».

4 [Vet.] Far accoppiare (animali), mettere alla monta. || Da 'condurre il maschio alla femmina per la monta': cfr. LEI, 1, 755, 52.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 9, cap. 59: Ammettonsi [[scil. le asine]] innanzi al Solstizio estivale, acciocchè in quel medesimo tempo nell'anno seguente partoriscano... || Sorio, Tratt. Agr., vol. 3, p. 101.

[2] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 9, cap. 59: Come e quando i tori si debbono ammettere alle vacche. || Sorio, Tratt. Agr., vol. III, p. 104.

[u.r. 26.05.2018]