AMMEZZAMENTO s.m.

0.1 amezzamento, ammezzamento; f: amezamento.

0.2 Da ammezzare 1.

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 2.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Riduzione a metà. 1.1 [Nelle fasi lunari:] raggiungimento di uno dei quarti. 1.2 [Mat.] Divisione per due. 2 Punto di mezzo (nell'etica aristotelica, quale giusta equidistanza tra due vizi opposti).

0.8 Elena Artale 29.01.2001.

1 Riduzione a metà.

1.1 [Nelle fasi lunari:] raggiungimento di uno dei quarti.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 2, cap. 21: Et dallo amezamento del suo lume [[scil. della luna]] infino alla pieneza come la state; et dalla plenitudine infino allo amezamento secondo è fredda et seccha. || Crescenzi, [p. 53].

1.2 [Mat.] Divisione per due.

[1] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 177, pag. 146.3: E però partj, in 2 cienxj, 3 choxe, ne viene 1 1/2 e parti 90 in dua cienxj, ne viene 45; e pigla la metà di 1 1/2, che è 3/4, e multjpricha 3/4 per xè, fa 9/16; e ponj sopra 45, àj 45 9/16, e lla radicie di 45 9/16 meno la metà dell'amezzamento delle choxe, cioè 3/4, sarà la prima parte.

2 Punto di mezzo (nell'etica aristotelica, quale giusta equidistanza tra due vizi opposti).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 3, vol. 3, pag. 214.11: Aristotile dice: Virtù è abito di volontà, e governo per ammezzamento: secondo noi virtù è l'ammezzamento intra due malizie, del sopra più e del meno. || Cfr. B. Latini, Tresor, II, 52, 5: «Aristotes dit: Vertu est habit de volenté, governemenz par moieneté selonc les vertus, en la moieneté entre .ii. malices dou sorplus et de la faute».

[u.r. 03.03.2009]