0.1 amezato, amezzato, ammezzato.
0.2 V. ammezzare 1.
0.3 Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Milena Piermaria 25.01.2000.
1 Che è compiuto, percorso per metà.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 170.27: Ed io già ti lasso; sta in pace, chè l'umida notte già volle il suo amezzato corso, e il crudele oriente già m'à percosso co suoi stanchi cavalli. Aveva detto, e fuggie nell'aire sì come fummo. Allora dice Enea: O Padre, dove t'affretti tu?
[1] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), componim. 25.2, pag. 741: Io non trovo omo che viva contento, / non giovane, non vecchio o ammezzato, / il qual sia secolare o vòi prelato, / quando con meco ragionar lo sento. / Ciascun mostra de aver seco tormento / o mal di testa o d'occhi od è sciancato, / qual mal di fianco, sordo o scilinguato, / o qual è d'altra sanitate spento.
[2] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 9.2, pag. 262: Uomo non truovo che viva contento, / né giovane né vechio né amezato, / qual sia secolar o regolato, / quando co· meco rasonar lo sento.
[u.r. 03.03.2009]