0.1 amicca, ammicca.
0.2 Etimo incerto: forse da avvicinare al lat. micare 'scintillare' (DELI 2 s.v. ammiccare).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Chiara Coluccia 26.08.1999.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 21.109, vol. 2, pag. 365: Io pur sorrisi come l'uom ch'ammicca; / per che l'ombra si tacque, e riguardommi / ne li occhi ove 'l sembiante più si ficca...
[2] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 225.5, pag. 365: Giovanni allor a Niccodemo amicca / che li die chiovi, senza dirli verbo...
2 Trans. Fare avvicinare (a sé).
[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott.63.7, pag. 324: E po' quel servo Malco a sé amicca: / l'orecchia sana al capo li rappicca.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 18.38, pag. 388: E quando avièn che 'l cacciator la caccia, / il figliuol ch'ama più a sé ammicca / e con quel fugge dentro a le sue braccia.
[u.r. 12.06.2006]