0.1 amenuļa, amenuida, amenuido, amenuļo, amenuļr, amenüir, amenuire, aminuire, aminuito.
0.2 Fr. ant. amenuir.
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).
0.7 1 Rendere minore, diminuire.
0.8 Chiara Coluccia 26.08.1999.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 194, pag. 183: Ma per aguadhaniar divin possessļon, / Li ben del paradiso k'amenüir no 's pon, / No vol portar incarego ni tribulatļon, / Ma tost se scandaliza per pizena cason.
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 74, vol. 3, pag. 488.2: Tu non dči dunque tanto apprezzare nulla cosa, nč tanto volere tuo pro', che tu perda nome di buono uomo, perchč quello guadagno non ti puņ valere tanto quanto tu perdi, per perdere il nome di buono uomo, e amenuire tua fede e giustizia.
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 13, par. 7, pag. 74.33: Ché ggiassia che per loro e' non sappino trovare la veritą e' profitti dengni d'essere instituiti e staboliti, tuttavia posson ellino disciernere di quelli per altrui trovati e a lloro proposato e giudichare s'elli ą nulla ad agiustare, cioč ad arrogiere, o aminuire o ddel tutto a rrimutare o cche ssia a dispregiare e rrifiutare in quelle proposate.
[u.r. 19.06.2006]