AMMIRÀBILE agg./s.m.

0.1 admirabile, admirabili, amirabel, amirabil, amirabile, amirabili, amirabilissimo, amirabilj, ammirabele, ammirabile, ammirabili.

0.2 Lat. admirabilis (LEI s.v. admirabilis).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Dante, Convivio, 1304-7; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Che suscita ammirazione o meraviglia; straordinario; lodevole, encomiabile. 1.1 [In relazione alla divinità o ai suoi misteri:] meraviglioso, ineffabile; prodigioso.

0.8 Elena Artale 15.01.2001.

1 Che suscita ammirazione o meraviglia; straordinario; lodevole, encomiabile.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9c, pag. 20.5: Inella terça parte seguita una amirabile questione: con ciò sia cosa ke ognie peccato, secondo k'è rasgione di colpa, ène volontario, ke se volontario non ène secondo ke dice s(an)c(t)o Agustino non àne rasgione di peccato né dia seguitare ad esso punitione...

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 12, pag. 34.18: Ricunta sanctu Gregoriu ky in chillu midemj locu, in una vallj chi se clama vallj Interorina - in alcunj autri ky parllano pluj grossalimenti si clama vallj Intero[c]rina -, in chilla vallj sì era unu homu de amirabilj virtuti, lu qualj avia nome Severu, lu qualj era previte de una ecclesia de Sancta Maria.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 342.11: Dunque la dolcezza della umanitade passa l'ingegni crudelissimi e fieri de' barbari [[...]]. Ella vince l'ira, abbatte l'odio, il sangue dell'uno nimico mescola colle lagrime dell'altro nimico, e trasse l'amirabile voce d'Annibale per la sepoltura de' Romani, recarsi gli arbitrii de l'ordinatore. || Cfr. Val. Max., V, 1, Ext. 6: «quae etiam Hannibalis admirabilem vocem pro funeribus Romanorum ducum arbitria statuentis expressit».

- [Di rimedio:] portentoso.

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 5, col. 2.14: Item alla ottalmia. Polvere fine bianca alla ottalmia calda e gran dolore et amirabile: R(ecipe) sercocolla notrita con latte d'asina o di femina d. X, amili d. IIII, oppio d. I ½, canfora d. ½, fanne alcocol, cioè polvere sottilissima a cciò diputata, e è fine experto.

1.1 [In relazione alla divinità o ai suoi misteri:] meraviglioso, ineffabile; prodigioso.

[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 123, pag. 632: Lasù è sempro virdi li broli e li verçer / en li quali se deporta li sancti cavaler, / li quali no à mai cura né lagno né penser / se no de benedir lo Creator del cel; / lo qualo è 'n meço lor sì se' su un tron reondo, / e li angeli e li santi tuti Ge sta de longo, / laudando dì e noto lo So amirabel nomo / per lo qual se sosten la çent en questo mondo.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 73, pag. 355.19: E in questo si trovano doni e dignitadi altissime, le maggiori di questo mondo, da quattro parti, che fuoro in questa ammirabile concezione, però che questa concezione fue sine semine, sine libidine, sine corructione, et sine rubore; cioè che fu sanza seme d'omo, sanza concupiscenzia, sanza corruzione, e sanza vergogna.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 19, pag. 382.17: Di questa nobilitade nostra, che in tanti e tali frutti fruttificava, s'accorse lo Salmista, quando fece quel Salmo che comincia: «Segnore nostro Dio, quanto è ammirabile lo nome tuo nell'universa terra», là dove commenda l'uomo, quasi maravigliandosi del divino affetto in essa umana creatura...

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 22, vol. 2, pag. 342.3: Lo primo dunque suo nome è Ammirabile; e per questo ci si dà ad intendere, che nullo intelletto angelico, nè umano puote mai al tutto comprendere questo suo altissimo misterio, e sacramento della sua incarnazione, perciocchè eccede ogni ragione, ed è contra natura, ed uso. E però maravigliar ce ne possiamo...

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 44, col. 2.2: così consumata la ruggine, e per lo fuoco dell'amore fatta lieve, stupita e levata più su, colle penne dell'affezione certissimamente sente ammirabile colui che in prima non sapea, acciocchè per molte affezioni e continuati desiderii molto tempo trovando il desiderato sposo dice maravigliandosi per l'allegrezza: veramente tu se' Iddio nascosto.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 4, pag. 381.3: E i Greci ancora chiamano li lor preti «papas», quasi «ammirabili»: e ammirabili sono in quanto possono del pane e del vino consecrare il corpo e 'l sangue del nostro signor Gesù Cristo...

1.1.1 Sost. Oggetto mirabile. || (Ageno).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 85.5, pag. 343: O amore, che ami, che non trovi chi t'ami, / chi sal per li toi rami sempre se chiama engrato. / O sine grato nobele, sommerso en ammirabele, / non pòi salire equabele d'amore adoguagliato.

[u.r. 18.01.2018]