AMMIRATIVO agg.

0.1 amirativa, ammirativo.

0.2 Lat. admirativus (LEI s.v. admirativus).

0.3 Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che contempla rispettosamente, ammirato. 2 Che esprime meraviglia, stupore.

0.8 Chiara Coluccia 27.07.1999.

1 Che contempla rispettosamente, ammirato.

[1] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 379, pag. 32: LXIII. A lode nè a lusinghe non attende, / E del valor altrui parlar non cura / E fa sofrir la sua alta natura, / Nè è di cose grandi amirativa, / Delle moral virtù è luce viva.

[2] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Lc 19, vol. 9, pag. 421.11: [48] Ma non trovavano cosa alcuna, per la qual a lui potessero opponere meritamente; imperò che, udendolo, tutto il popolo stava ammirativo.

2 Che esprime meraviglia, stupore.

[1] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 7, pag. 65.4: In prima, che pape è avverbio ammirativo, Satan nome proprio d'alcun diavolo, cioè d'alcun male volere, alep in lingua ebrea e in latina A, e altri dissero alpha...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 125.6, pag. 119: Quanti son i pensieri, ond'io divegno / spesso in parte ch'è amirativa: / amor, fortuna e morte successiva / e di molt'altri che n'è il mondo pregno!

[u.r. 18.01.2018]