0.1 amommo, amomo, amomon; f: amomu.
0.2 Lat. amomum (LEI s.v. amomum).
0.3 Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi sic.: F Vita di Sant'Onofrio, XIV sm. (sic.).
0.5 Si esclude la forma amomi di Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 52.23, in quanto in contesto lat.: «Et conficesi così: recipe salis comunis, onc. sedecim; cinnamomi onc. IIII.or; cimini onc. tres; çinçiberis, amomi, ameos, piperis, sileris montani...».
0.6 N I contesti non sempre permettono di stabilire sicuramente a quale delle due piante si faccia rif. (in partic. incerti rimangono 1 [1] e 1 [3]).
Riguardo a 2, sebbene si faccia evidente rif. ad una pianta medicinale, rimane inverificabile l'identificazione tra il colombino del Serapiom volg. citato in 2 [1] (ossia un tipo di vite) e il 'geranio volgare' suggerito da Ineichen (cfr. Ineichen, Serapiom, vol. II, p. 60).
0.7 1 [Bot.] Pianta odorifera proveniente dall'India, cennamomo. 2 [Bot.] Pianta con proprietà officinali (geranio volgare?).
0.8 Elena Artale 27.06.2006.
1 [Bot.] Pianta odorifera proveniente dall'India, cennamomo.
[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 54.29: Capitol de amomon.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.110, vol. 1, pag. 412: Così per li gran savi si confessa / che la fenice more e poi rinasce, / quando al cinquecentesimo anno appressa; / erba né biado in sua vita non pasce, / ma sol d'incenso lagrime e d'amomo, / e nardo e mirra son l'ultime fasce.
[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 70.25: A dicina di mene Vermiglione, aloe patico, borrace, cardamoni, cafistola, [[...]], tuzia, silobalsimo, aspalto, fecita, agarigo, amommo, mirabolani d'ogni ragione, caffera, castoro, carpobalsimo...
[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 371.27: E ne lo so vivere non manza Erba né biado, ma sol incenso e lagrime de amomo; E nardo, idest spica[nardo], e mira, la qual è gomba de l'albori, sono l'ultime etc., idest che se fa un pagliarollo de quelle doe cosse...
[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 24, 70-78, pag. 622.38: come dicono li savi che fa l'uccel Fenice, che dopo cinquecento anni s'accende nel suo nido fatto di nardo e di mirra e d'altre cose odorifere, e poiché è arso e fatto cenere, rinasce della cenere un altro Fenice e dice che non pasce, se non incenso et amomo.
2 [Bot.] Pianta con proprietà officinali (geranio volgare?). || (Ineichen).
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 263 rubr., pag. 275.3: De lo pè colombino. E sì è amomo. [[...]] Segondo Diascorides questa sì è una pianta a muodo de uno grapo, tuta coniuncta insembre. E fa uno fiore bianco, piçolo. E le foie è simele a quelle de la vi' biancha, la quale fi dita brionia. E sì ha li rami duri, i quale trà in colore rosso.
[2] F Vita di Sant'Onofrio, XIV sm. (sic.): Et sanautj lu ficatu cum simenza di amomu, czoe simenza di erba, et dissimi: «Eccu ki tu si sanu. Prega alu Signurj et pluj non piccarj». || Palma, Sant'Onofrio, p. 59.
[u.r. 18.01.2018]